Incendio in casa di riposo a caltagirone: una donna di 68 anni perde la vita, 20 evacuati

Un incendio in una casa di riposo a Caltagirone ha causato la morte di una donna di 68 anni. Ventidue persone sono state evacuate dai vigili del fuoco, mentre le indagini proseguono.
Un incendio in una casa di riposo a Caltagirone ha causato la morte di una donna di 68 anni; una ventina di ospiti sono stati evacuati e sono in corso indagini per chiarire le cause del rogo. - Unita.tv

Un incendio improvviso è scoppiato in una casa di riposo di Caltagirone, in provincia di Catania, causando la morte di una donna di 68 anni. La struttura ospita anziani e pazienti psichiatrici. Le cause del rogo sono ancora al vaglio degli inquirenti mentre una ventina di persone sono state evacuate per precauzione e messe in sicurezza dai vigili del fuoco.

Il contesto dell’incendio alla casa di riposo di caltagirone

L’incendio si è sviluppato nella mattinata di martedì 17 giugno 2025, all’interno di una struttura dedicata a anziani e pazienti psichiatrici nel centro abitato di caltagirone. La vittima, una donna di 68 anni, era ospite nella casa di riposo da tempo. Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio potrebbe essersi originato proprio nella stanza della donna, ma questa ipotesi è ancora in fase di verifica. La struttura, in cui vivono circa 30 persone, è stata interessata da fumo e fiamme che hanno reso necessario l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco.

La rapidità nella gestione dell’emergenza ha permesso di evacuare circa 20 ospiti, tra anziani e persone con problemi psichiatrici, evitando conseguenze più gravi. I soccorritori hanno attuato procedure di sicurezza per portare fuori dalla struttura il maggior numero possibile di persone, tenendo conto delle condizioni di salute di ciascuno. Sul posto sono giunti anche carabinieri e personale medico, pronti a intervenire con ambulanza e assistenza specializzata.

Le indagini e le misure adottate dalla procura di caltagirone

La procura di caltagirone ha subito aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica e le cause dell’incendio. Nei giorni successivi al rogo, è stato disposto il sequestro dei locali colpiti dal fuoco per evitare ogni contaminazione della scena e permettere una perizia tecnica dettagliata. Questa azione è fondamentale per identificare con certezza il punto di partenza del fuoco e capire se si sia trattato di un incidente, di un guasto tecnico o di altro.

È prevista inoltre l’autopsia sul corpo della donna deceduta, passaggio necessario per escludere cause alternative di morte o per approfondire eventuali lesioni interne causate dal fumo o dalle fiamme. Le indagini sono affidate al commissariato di pubblica sicurezza di caltagirone, impegnato nel raccogliere testimonianze, verificare le condizioni dei dispositivi antincendio e ascoltare personale e ospiti della struttura.

Le autorità lavorano anche per valutare eventuali responsabilità rispetto alla manutenzione della casa di riposo e rispetto alle norme di sicurezza previste per strutture di questo tipo. L’obiettivo è garantire che episodi simili non si ripetano e assicurare maggiore tutela agli ospiti.

L’attenzione sulle criticità delle case di riposo e la gestione delle emergenze

Il tragico incendio riaccende il dibattito sulla sicurezza all’interno delle case di riposo, soprattutto quelle che gestiscono pazienti fragili come gli anziani e i pazienti psichiatrici. Questi luoghi richiedono infatti protocolli specifici per il trattamento delle emergenze, data la complessità nell’evacuare persone con mobilità ridotta o disturbi mentali.

Lo sappiamo, i rischi aumentano se le strutture non sono sufficientemente attrezzate o se il personale non è addestrato per affrontare situazioni di pericolo improvviso. Diversi episodi precedenti in Sicilia e nel resto d’Italia hanno sollevato questioni sulle condizioni edilizie, sui sistemi antincendio e sull’efficacia delle procedure di evacuazione.

A caltagirone, gli interventi dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine hanno evitato conseguenze peggiori, ma la morte di una donna resta un campanello d’allarme. L’attenzione deve spostarsi sulla prevenzione, con ispezioni regolari, formazione del personale e investimento in tecnologie che possano prevenire e contenere incendi. La gestione dell’emergenza impone tempi rapidi, chiarezza di ruoli e coordinamento tra soccorritori, per tutelare vite fragili e garantire una risposta efficace in ogni circostanza.