Incendio doloso dell’auto della sindaca di monteodorisio: indagini in corso e solidarietà dalle istituzioni
Un incendio ha distrutto la jeep renegade della sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio, dopo minacce precedenti. Le autorità indagano su un possibile atto doloso e ricevono solidarietà istituzionale.

La jeep della sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio, è stata distrutta da un incendio doloso, dopo precedenti minacce con scritte offensive; le autorità indagano mentre le istituzioni esprimono solidarietà. - Unita.tv
Un incendio notturno ha distrutto la jeep renegade della sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio. L’episodio, avvenuto in provincia di Chieti, fa seguito a un precedente gesto di intimidazione con scritte offensive apparse pochi giorni fa sul muro del cimitero comunale. Le autorità locali, insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri, hanno subito avviato le indagini per chiarire la responsabilità di quanto accaduto. La vicenda ha suscitato reazioni forti da parte delle istituzioni regionali e parlamentari.
I fatti: incendio doloso che colpisce la sindaca di monteodorisio
Nella notte tra lunedì e martedì Monteodorisio si è svegliata con un episodio preoccupante che ha colpito la massima rappresentante del comune. L’auto personale di Catia Di Fabio, una jeep renegade parcheggiata nei pressi della sua abitazione, è stata distrutta da un incendio divampato in circostanze che fanno pensare ad atto doloso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per domare le fiamme e i carabinieri che hanno avviato le operazioni di rilievo.
Tre settimane prima, sul muro del cimitero comunale era comparsa la scritta “Sindaca fascista”, un chiaro segnale di ostilità verso la prima cittadina. Quell’episodio aveva già suscitato una forte reazione di condanna e solidarietà da parte del mondo politico e della comunità locale. L’incendio suona come un’escalation di minacce e intimidazioni nei confronti della sindaca, con un passaggio dai messaggi offensivi ai gesti violenti. Al momento le forze dell’ordine stanno approfondendo ogni pista e valutano eventuali filmati di sorveglianza e testimonianze raccolte tra i residenti.
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Reazioni e solidarietà da parte delle istituzioni abruzzesi
La vicenda ha scosso oltre Monteodorisio anche la politica regionale e nazionale. Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, ha commentato la gravità di quanto accaduto. Ha definito il gesto “violento e vile” e ha espresso vicinanza a Catia Di Fabio “sia come rappresentante delle istituzioni sia come donna”. Il presidente ha ribadito l’importanza di condannare tali azioni, sottolineando che la piccola comunità del Chietino non deve essere teatro di intimidazioni simili.
Oltre all’esponente regionale, ha espresso solidarietà anche Etelwardo Sigismondi, senatore di Fratelli d’Italia eletto in Abruzzo. Il senatore ha definito l’incendio un atto “gravissimo” che colpisce la democrazia e le istituzioni, ricordando come si tratti di una preoccupante escalation dopo le scritte offensive di pochi giorni prima. Sigismondi ha auspicato che le indagini riescano a identificare rapidamente i responsabili di questo gesto che mina la convivenza civile e il rispetto delle figure istituzionali.
Le indagini: attenzione alle piste sull’origine dolosa del gesto
Le forze dell’ordine stanno continuando con attenzione le indagini per stabilire con certezza le cause dell’incendio. I carabinieri sono impegnati a raccogliere testimonianze e materiali utili a risalire agli autori. Il fatto che l’auto della sindaca sia stata l’unico mezzo colpito da questo incendio fa pensare ad un’intenzione precisa, mirata a intimidire direttamente la prima cittadina.
Non a caso le autorità non escludono altri elementi che potrebbero essere emersi durante i dettagli dei rilievi tecnici. Immagini da telecamere e indicazioni dei cittadini potrebbero indicare la presenza di persone sospette nella zona nella notte dell’incendio. Nel frattempo la comunità locale è rimasta colpita da questo atto, mentre si attende che la giustizia faccia chiarezza. Il clima teso imposto da questi eventi potrebbe avere conseguenze sulla sicurezza e la tranquillità del paese.
Monteodorisio tra tensioni politiche e gesti violenti
Monteodorisio vive così un momento complesso in cui la tensione tra cittadini e ambienti politici sfocia in azioni violente. La vicenda resta sotto stretta osservazione, mentre la sindaca continua a portare avanti il suo incarico con il sostegno di molte persone e delle istituzioni.