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Incendio doloso a Nettuno: furgone di azienda di infissi preso di mira con molotov all’alba

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Furgone aziendale a Nettuno dato alle fiamme all’alba. - Unita.tv
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Un attacco incendiario ha colpito un furgone parcheggiato all’interno di una ditta di infissi nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio a Nettuno, in via dei Caprioli. L’incendio, appiccato con bottiglie molotov, ha provocato danni consistenti al mezzo, ma l’intervento tempestivo di un socio dell’azienda ha impedito che le fiamme si propagassero all’intero capannone. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini sul luogo per chiarire le motivazioni dietro all’agguato, senza escludere alcuna pista.

Dinamica dell’attentato e intervento tempestivo del personale

L’episodio si è verificato nelle prime ore dell’alba del 23 luglio. Un’esplosione improvvisa ha svegliato la zona, seguita dalla visione delle fiamme che si diffondevano rapidamente nella zona di parcheggio interna alla ditta di infissi. Il bersaglio era un furgone utilizzato dall’azienda, dato alle fiamme attraverso più bottiglie incendiarie lanciate con precisione.

Il cancello di ingresso era chiuso, un fatto che ha fatto subito pensare agli inquirenti che la persona o le persone coinvolte conoscessero con esattezza orari e modalità di accesso. In effetti, un socio dell’azienda ha notato il fuoco quasi subito, avvertendo un odore di benzina e scorgendo i primi bagliori. La sua rapidità nello spegnere con gli strumenti disponibili ha evitato che l’incendio si diffondesse al resto dell’area aziendale, limitando i danni e prevenendo conseguenze più gravi.

Il gesto si è rivelato decisivo, dimostrando un alto livello di concentrazione nonostante la situazione improvvisa. Senza quell’intervento, infatti, il rogo avrebbe potuto intaccare l’intera struttura, mettendo a rischio anche la sicurezza degli altri dipendenti e delle proprietà limitrofe.

Rilievi dei carabinieri e raccolta delle prove sul luogo del fatto

Poco dopo la segnalazione, i carabinieri della compagnia di Anzio sono intervenuti rapidamente sul posto. Hanno ricostruito la scena dell’attentato trovando tracce evidenti dei materiali incendiari: frammenti di bottiglie di vetro sparsi a terra, residui di liquido infiammabile e un forte odore di benzina ancora percepibile nell’aria.

Questi elementi confermano che si è trattato di un atto doloso, con l’uso di molotov progettato per provocare un incendio e creare danni mirati. I militari hanno effettuato rilievi fotografici e raccolto campioni per le analisi scientifiche che potrebbero tracciare l’origine del liquido infiammabile o eventuali impronte rimaste sulle bottiglie.

Le investigazioni proseguiranno su diversi fronti. Non vengono escluse motivazioni personali, dispute legate a rapporti commerciali o intimidazioni rivolte ai titolari della ditta. La presenza del cancello chiuso punta verso una conoscenza preventiva della zona e degli orari, elemento che potrebbe indirizzare gli accertamenti verso persone con accesso o legami diretti.

Dichiarazioni dei titolari e contesto delle indagini a Nettuno

I responsabili dell’azienda hanno dichiarato di non aver mai ricevuto minacce o segnali diretti che potessero preannunciare un attentato di questa natura. Lo shock è evidente nelle loro parole, ma non mancano determinazione e volontà di collaborare con le forze dell’ordine.

La scelta di colpire proprio il furgone – probabilmente il mezzo più visibile e utilizzato per gli spostamenti lavorativi – suggerisce un’intenzione di mettere pressione senza danneggiare l’intera attività, anche se il gesto resta grave e pericoloso. Le forze dell’ordine ovviamente mantengono un’impostazione aperta alle diverse ipotesi, senza escludere che si tratti di un avvertimento o di una vendetta legata a questioni economiche oppure personali.

Nel contesto di Nettuno, un comune in provincia di Roma, questo episodio desta attenzione anche per la modalità e la scelta del tempo. Proprio nelle ore in cui la zona è più isolata, l’aggressione ha scelto di colpire il mezzo aziendale in modo netto, segno di un’azione pianificata e mirata.


Le indagini proseguono per individuare i responsabili e chiarire i motivi del gesto incendiario. Le forze dell’ordine mantengono alta la presenza sul territorio nelle prossime ore per evitare che si ripetano atti simili. La comunità locale resta in attesa di risposte chiare sull’accaduto, mentre l’azienda cerca di ripartire dopo questo episodio di violenza.

Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Andrea Ricci

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Andrea Ricci

Andrea Ricci non cerca l’ultima notizia: cerca il senso. Blogger e osservatore instancabile, attraversa cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile essenziale, quasi ruvido. I suoi testi non addolciscono la realtà, la mettono a fuoco. Scrive per chi vuole capire senza filtri, per chi preferisce le domande alle risposte facili.

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