
Un incendio ha colpito la facoltà di agraria dell’università della Tuscia a Viterbo, causando l’evacuazione di edifici e l’intervento dei vigili del fuoco; le autorità stanno gestendo l’emergenza e pianificando la ricostruzione. - Unita.tv
Un incendio ha colpito la facoltà di agraria dell’università della Tuscia a Viterbo, provocando fiamme e fumo denso sul tetto e nei laboratori sottostanti. L’evento ha causato l’evacuazione di tre edifici attigui e mobilitato vigili del fuoco e autorità locali per gestire l’emergenza e tutelare la popolazione.
Il corso dell’incendio e le operazioni di spegnimento
Nella mattina del [data specifica non fornita], un incendio di ampie dimensioni ha interessato la copertura della facoltà di agraria dell’università della Tuscia, situata nel campus di Viterbo. Le fiamme si sono propagate rapidamente al piano inferiore, coinvolgendo alcuni laboratori. Il fumo nero ha interessato un’area estesa, spingendo i presenti a un’evacuazione immediata e mettendo in sicurezza anche gli edifici vicini.
I vigili del fuoco sono arrivati subito con mezzi speciali, assistiti da squadre provenienti da Roma e Terni. Hanno lavorato per diverse ore cercando di bloccare l’avanzata del fuoco e evitare danni più gravi. Sul posto, le operazioni sono state rese difficili dalla struttura e dall’intensità delle fiamme, richiedendo un impegno costante per contenere il rogo. L’evacuazione, gestita con rapidità, ha evitato feriti o intossicati, nonostante la situazione fosse resa complessa dalla presenza di sostanze chimiche e materiali nei laboratori.
Misure di sicurezza adottate sul posto
Le autorità cittadine di Viterbo hanno vietato l’accesso all’area interessata, chiudendo le strade che conducono all’università per non intralciare le operazioni di soccorso. Il Comune ha invitato la popolazione a mantenersi lontana dalla zona, con un messaggio ufficiale, per salvaguardare l’incolumità pubblica.
Misure di sicurezza e gestione dell’emergenza da parte delle autorità
A tutela dei residenti nelle immediate vicinanze — in particolare in un raggio di un chilometro dal rogo — è stato suggerito di tenere chiuse le finestre, per evitare che il fumo potenzialmente tossico penetrasse negli ambienti domestici. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha garantito il rispetto di queste disposizioni.
Parallelamente, l’Arpa Lazio ha installato un dispositivo di monitoraggio della qualità dell’aria. L’obiettivo è rilevare eventuali contaminazioni derivanti dall’incendio e fornire dati precisi alle autorità sanitarie e ambientali, per una valutazione rapida e accurata dei rischi.
Interventi delle autorità e messaggi ufficiali
Il ministro dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ha espresso solidarietà al rettore Stefano Ubertini e a tutta la comunità universitaria. Ha assicurato l’appoggio del ministero, in particolare per garantire la continuità delle lezioni e la salvaguardia degli strumenti didattici e scientifici danneggiati.
Anche la Regione Lazio, tramite l’assessore all’università Luisa Regimenti, ha seguito l’evolversi dell’incendio con attenzione. Regimenti ha contattato telefonicamente il rettore, manifestando vicinanza agli studenti e al personale. Ha ringraziato vigili del fuoco e forze dell’ordine per il loro pronto intervento.
L’assessore ha sottolineato che l’università della Tuscia rappresenta un nodo centrale per il sistema accademico regionale. Ha promesso che la Regione avrebbe sostenuto ogni iniziativa utile a un rapido ripristino delle strutture colpite. Il sostegno riguarda non solo la ripresa dell’attività didattica ma anche la protezione del patrimonio scientifico e culturale.
Prospettive di ricostruzione e indagini sulle cause
Nei prossimi giorni si concentreranno le indagini per capire con precisione l’origine dell’incendio. L’attenzione sarà rivolta anche a valutare i danni strutturali agli edifici coinvolti, tra cui laboratori e aule.
La comunità universitaria, composta da studenti e docenti, ha espresso preoccupazione e tristezza per quanto accaduto. Le strutture di agraria erano un punto di riferimento per la ricerca e la formazione nel territorio di Viterbo, riconosciuto come centro culturale di rilievo.
Il lavoro di ricostruzione potrebbe richiedere tempi significativi, ma è già partita la mobilitazione per tutelare l’attività didattica e garantire la prosecuzione dei progetti scientifici. Le istituzioni locali e accademiche stanno programmando soluzioni temporanee per limitare l’impatto del disastro sulla vita universitaria.