Nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, un incendio ha devastato una falegnameria in via Francesco Duodo, quartiere valle aurelia a roma. Un uomo di 70 anni è rimasto intossicato mentre si trovava all’interno del laboratorio, finendo ricoverato in ospedale in condizioni serie. L’intervento dei vigili del fuoco e l’allarme lanciato da alcuni giovani residenti hanno evitato conseguenze peggiori.
Le cause e le dinamiche dell’incendio in via Francesco Duodo
L’incendio si è sviluppato intorno alle 21, in un laboratorio di falegnameria situato in via Francesco Duodo, poco distante dall’incrocio con via Angelo Emo. Le fiamme sono divampate con violenza, coinvolgendo materiali infiammabili come legno, vernici e solventi contenuti nel laboratorio. Quel che preoccupa è stato il rapido propagarsi dell’incendio e la presenza di alcune bombole di gas all’interno del locale, che avrebbero potuto provocare esplosioni o danni ben più gravi.
Alcuni scooter parcheggiati davanti alla serranda della falegnameria hanno riportato danni dovuti al calore e al fumo. Proprio da quell’area è possibile che l’incendio sia cominciato, ma le indagini dei carabinieri sono tuttora aperte per capire come sia nato il fuoco. La facciata del palazzo adiacente ha subito annerimenti dovuti al fumo e alle alte temperature sprigionate dal rogo. Fortunatamente, nessun altro residente ha riportato ferite o intossicazioni.
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Il salvataggio del falegname e l’allarme lanciato dai residenti
Il falegname, Giancarlo O., di 70 anni, era dentro il laboratorio al momento dell’incendio. Dormiva nel seminterrato e non è riuscito ad uscire autonomamente. Bloccato all’interno, è rimasto esposto per tempo al fumo denso e al calore insopportabile. I vigili del fuoco lo hanno raggiunto passando da un ingresso secondario che si apre sul cortile interno del palazzo, riuscendo ad estrarlo in tempo prima che la situazione potesse peggiorare.
Dopo l’estrazione, Giancarlo era in piedi ma completamente coperto di fuliggine, segno del forte fumo inalato. È stato soccorso dagli operatori del 118 in codice rosso e trasferito d’urgenza al policlinico Gemelli per il trattamento delle intossicazioni da fumo. Sul posto si sono mossi anche carabinieri e vigili urbani per la gestione dell’emergenza e la messa in sicurezza dell’area.
L’allarme è stato dato da alcuni giovani residenti che, vedendo le fiamme, hanno subito citofonato agli inquilini del palazzo, invitandoli a uscire dalle loro case in fretta e evitando così che altri venissero coinvolti dal fumo o dalle fiamme. Il loro tempestivo intervento ha contribuito a evitare la tragedia.
L’intervento dei vigili del fuoco e le operazioni di spegnimento
I vigili del fuoco hanno combattuto a lungo contro le fiamme, alimentate da materiali altamente infiammabili presenti nel laboratorio. Il legno, unito alle vernici e ai solventi, ha complicato le operazioni di spegnimento, richiedendo l’uso di diverse squadre e risorse per domare il rogo. Le alte temperature e il fumo denso hanno reso difficile l’accesso all’edificio e hanno messo a rischio anche le strutture adiacenti.
Nonostante la violenza delle fiamme, il pronto intervento ha evitato danni maggiori al palazzo e impedito che l’incendio si estendesse oltre la falegnameria. I danni materiali sono però ingenti: il laboratorio è stato completamente distrutto e l’area circostante annerita dal fumo. Diverse moto parcheggiate vicino alla serranda sono state danneggiate dal calore.
L’intervento si è concluso solo dopo un certo tempo, quando i vigili del fuoco hanno potuto verificare l’assenza di rischi per la sicurezza e procedere alle prime verifiche tecniche per capire l’origine dell’incendio. Il fatto di trovare ancora presenti bombole di gas all’interno del laboratorio ha aggiunto un ulteriore elemento di pericolo, gestito con cautela dalle squadre intervenute.
Le indagini e le verifiche sui danni causati dall’incendio
Le autorità hanno avviato le indagini per comprendere le cause scatenanti dell’incendio. Saranno analizzati i materiali presenti nella falegnameria, la posizione dei mezzi parcheggiati, e i sistemi di sicurezza dell’edificio. Le verifiche puntano anche a escludere eventuali responsabilità esterne o dolose, ma al momento nessuna ipotesi si esclude.
I carabinieri hanno anche riferito che nessun altro residente ha subito danni fisici, ma sarà necessario valutare meglio le condizioni dell’edificio per escludere problemi strutturali dopo l’incendio. Non sono stati segnalati altri intossicati o feriti.
Il recupero del laboratorio e la messa in sicurezza del palazzo saranno passaggi delicati e richiesti controlli specifici per ripristinare le condizioni di abitabilità e sicurezza. La vicenda ha attirato attenzione non solo nel quartiere di valle aurelia, ma anche tra le squadre di emergenza, che hanno dimostrato prontezza e coordinamento.