
La vasca di laminazione delle Trobbie, inaugurata vicino a Gessate, è una grande struttura idraulica progettata per prevenire alluvioni, contenere fino a 126 mila metri cubi d’acqua e proteggere una vasta area densamente popolata dopo l’alluvione del maggio 2024. - Unita.tv
La vasca di laminazione delle Trobbie è stata inaugurata nei pressi di Gessate, a pochi passi da Bellinzago Lombardo, con l’obiettivo di limitare i danni causati dalle inondazioni nella zona. L’opera copre un’area di cinque ettari, grande come sette campi da calcio, e può contenere più di 126 mila metri cubi d’acqua. Questa struttura rappresenta un tassello importante tra diverse vasche nate per ridurre il rischio di allagamenti in una zona densamente popolata e strategica.
Un intervento chiave dopo l’alluvione del maggio 2024
Il territorio di Gessate e Bellinzago Lombardo è stato teatro di una delle alluvioni più pesanti del recente passato, avvenuta il 15 maggio 2024. Quel giorno, l’esondazione della Trobbie e del Naviglio Martesana ha sommerso diverse abitazioni, aziende e attività commerciali, portando tre metri d’acqua nei quartieri più colpiti e causando danni milioni di euro. Il ricordo resta vivo in tutta la comunità, forse una delle ragioni per cui la realizzazione della vasca è stata portata avanti spedita. Infatti, l’opera si è conclusa in appena 548 giorni, segno della priorità data dai municipi e dalle autorità per mettere al sicuro un territorio molto delicato e soggetto a rischio idraulico.
L’investimento per questa vasca ha superato i sei milioni di euro, e il progetto si inserisce in un più vasto programma regionale dedicato alla protezione del territorio. La vasca si pone come un vero alleato contro le piene, pronta a contenere enormi quantità d’acqua e a gestire flussi che si intensificano proprio nei momenti critici, evitando così che l’acqua si riversi su abitazioni, aziende e infrastrutture importanti.
Caratteristiche tecniche della vasca e funzionamento
La vasca di laminazione di Gessate è divisa in due settori, pensati per attivarsi a seconda dell’intensità della piena. Il direttore tecnico del Consorzio Est Ticino Villoresi, Stefano Burchielli, ha spiegato come la portata in ingresso possa oltrepassare i 50 metri cubi al secondo, mentre quella in uscita è limitata a 13 metri cubi al secondo. Questo sistema riduce sensibilmente la velocità e la quantità di acqua che può mettere a rischio i centri abitati.
A completare la struttura, una soluzione che permette di filtrare detriti, rami e altri materiali trascinati dall’acqua. Questo dispositivo “selettore” evita che materiali estranei rimangano nella vasca e compromettano il suo funzionamento. Quando il livello dell’acqua diminuisce, l’area torna a mostrarsi come un terreno aperto. Il progetto ha pertanto anche un impatto ambientale contenuto, con attenzione a mantenere il paesaggio oltre alla sicurezza.
La zona coperta dall’opera riguarda decine di migliaia di abitanti e coinvolge infrastrutture vitali come strade e linee della metropolitana. Il monitoraggio e la gestione di questo tipo di vasche si inseriscono quindi in una strategia più ampia per la prevenzione degli allagamenti e per garantire continuità alle attività quotidiane nei comuni della Martesana.
La partecipazione delle autorità e le dichiarazioni ufficiali
La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del governatore lombardo Attilio Fontana e di una numerosa rappresentanza di amministratori locali, fra cui i sindaci di Gessate, Lucia Mantegazza, e di Bellinzago Lombardo, Michele Avola. Fontana ha sottolineato come l’opera sia frutto di un lavoro collettivo fra Regione e consorzi di bonifica, che dal 2020 hanno portato avanti 118 progetti con un investimento complessivo di circa 170 milioni di euro dedicati alla sicurezza idraulica.
La sindaca di Gessate ha ricordato la giornata del 15 maggio 2024 come un momento difficile ancora impresso nella memoria dei cittadini. Ha definito la realizzazione della vasca un risultato atteso, fondamentale per prevenire nuove emergenze. Oltre ai sindaci, hanno preso la parola anche l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi e il presidente del consorzio Est Ticino Villoresi, Alessandro Rota, che hanno posto l’accento sulla rete di interventi necessaria per ridurre il rischio alluvioni in tutta l’area.
La nuova vasca di laminazione delle Trobbie si inserisce quindi in una sfida che riguarda non solo Gessate ma una vasta porzione della Lombardia, a difesa di cittadini, imprese e infrastrutture. Il progetto dimostra come, dopo eventi calamitosi, le scelte tecniche mirate possano trasformare un’area fragile in un terreno più sicuro nel lungo periodo.