Home In Italia addio ai soffioni, le lance antincendio diventano protagoniste per spegnere gli incendi boschivi

In Italia addio ai soffioni, le lance antincendio diventano protagoniste per spegnere gli incendi boschivi

La lotta agli incendi boschivi in Italia evolve con l’adozione di lance antincendio più efficaci, sostituendo i tradizionali soffioni per migliorare la sicurezza e l’efficacia delle operazioni di spegnimento.

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L’articolo descrive il passaggio in Italia dalle tradizionali tecniche antincendio con i soffioni all’uso di lance antincendio più potenti e versatili, adottate per migliorare efficacia e sicurezza nella lotta agli incendi boschivi sempre più frequenti e intensi. - Unita.tv

Negli ultimi anni, la lotta agli incendi boschivi in molte regioni italiane ha subito un cambiamento radicale. Le tradizionali tecniche impiegate con i “soffioni”, strumenti manuali ormai datati, lasciano spazio a lance antincendio più potenti e versatili. Questo passaggio nasce dalla necessità di migliorare la risposta agli incendi sempre più frequenti e intensi, seguendo un progresso tecnologico con implicazioni operative importanti per vigili del fuoco, volontari e forze forestali.

L’Italia continua a fronteggiare periodi con ondate di incendi devastanti, amplificate dalle condizioni climatiche e dal terreno complesso. In questo contesto si colloca l’adozione di strumenti più efficaci, capaci di agire rapidamente e in sicurezza, soprattutto in territori difficili. Da questo scenario prende forma un cambiamento che coinvolge attrezzature, formazione e modus operandi delle squadre impegnate nella lotta al fuoco.

Gli incendi in italia: numeri, territori e sfide crescenti

L’ultima decade ha visto un aumento rilevante degli incendi boschivi in diverse aree italiane, specialmente al Sud e lungo gli Appennini. Dati recenti dell’ISPRA attestano che solo nel 2023 oltre 7.000 incendi hanno interessato il nostro territorio, con più di 50.000 ettari di terreno coperto di vegetazione bruciata. Numeri che impongono un cambio di strategie e strumenti operativi.

Rischi e condizioni climatiche

Il rischio d’incendio resta alto perché le condizioni climatiche rendono i boschi più secchi e infiammabili. Le alte temperature e i venti forti complicano le operazioni di spegnimento. Terreni scoscesi e aree poco accessibili richiedono attrezzature che consentano di operare con rapidità e precisione. I tradizionali “soffioni” mostrano limiti evidenti in queste situazioni, rendendo urgente l’impiego di tecnologie adeguate per garantire la sicurezza degli operatori e l’efficacia dell’intervento.

Le autorità responsabili della protezione civile e le squadre antincendio hanno riconosciuto questa emergenza, sollecitando l’adozione di sistemi più moderni per aumentare la capacità di controllo e spegnimento. La trasformazione non riguarda solo i mezzi tecnici, ma anche la formazione e il coordinamento delle risorse sul campo.

Soffioni: strumenti storici tra limiti e usi ormai ridotti

I soffioni sono stati per decenni un elemento presente nelle operazioni di spegnimento a terra. Si tratta di strumenti semplici, che sfruttano un getto d’aria per soffocare piccole fiamme, interrompendo l’ossigeno necessario alla combustione. Leggeri e poco costosi, sono stati largamente utilizzati anche grazie alla facilità di trasporto e impiego.

Il contesto attuale però ha evidenziato il loro scarso adattamento agli incendi più grandi, dove la portata limitata e la necessità di avvicinarsi al fuoco diventano criticità. Usare il soffione richiede uno sforzo fisico rilevante perché la concentrazione del getto si mantiene solo su distanze molto brevi, e in caso di vento o terreni accidentati la qualità dell’intervento cala rapidamente.

Le squadre impegnate devono proteggersi da rischi diretti a causa della vicinanza alle fiamme e limitano la loro efficacia su incendi che si propagano velocemente. Questo ha portato a riconsiderare il ruolo dei soffioni, reimpostando strategie di spegnimento con strumenti che garantiscano un maggior raggio d’azione, potenza del getto e sicurezza.

Non a caso, molte organizzazioni hanno iniziato a sostituire questi strumenti con lance ad alte prestazioni, più adatte per gli incendi moderni che dominano le stagioni calde italiane.

Caratteristiche tecniche dei soffioni

I soffioni sono semplici da usare ma limitati nel potere estinguente, soprattutto in contesti che richiedono interventi rapidi e a distanza di sicurezza.

Lance antincendio: tecnologie, funzioni e opportunità operative

Le lance antincendio rappresentano la nuova frontiera della lotta manuale contro gli incendi. Questi dispositivi sono in grado di sprigionare getti d’acqua a pressione elevata, configurabili in diverse modalità come pioggia fine, getto concentrato o ventaglio. Oltre all’acqua, si possono usare miscele con schiumogeni o altri agenti per potenziare l’azione estinguente.

Le lance sono costruite con materiali leggeri ma resistenti, spesso alluminio e compositi, per permettere lunghe ore di operatività senza ridurre la mobilità degli operatori. Possono essere collegate a pompe portatili o veicolari, offrendo così flessibilità e potenza in zone impervie o lontane.

Vantaggi delle lance

A pressione superiore ai 10 bar, il getto arriva fino a diverse decine di metri, garantendo sicurezza a chi le manovra e amplificando la rapidità d’azione. Gli operatori possono modulare l’intensità e la forma del getto in base all’evoluzione dell’incendio, un vantaggio importante rispetto ai soffioni.

Questo strumento consente l’intervento in molteplici contesti, da boschi e foreste a centri urbani, migliorando la capacità di spegnimento e la protezione degli operatori. L’utilizzo non è riservato solo ai professionisti, ma si sta estendendo anche ai volontari dopo una formazione specifica, per ampliare la risposta su più territori.

Chi guida il cambiamento: istituzioni e protagonisti in prima linea

Il rinnovo degli strumenti antincendio coinvolge attivamente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, le Regioni e le associazioni di volontariato. Il comandante generale del corpo ha sottolineato come l’adozione delle lance migliori la sicurezza degli operatori, riducendo i rischi sul campo e rendendo più efficaci le operazioni di spegnimento.

La regione Toscana è fra le prime a investire risorse nella diffusione di questi dispositivi, destinando oltre 2 milioni di euro all’acquisto e all’addestramento degli addetti. Altrove, associazioni come l’ANVAB hanno accolto positivamente questi cambiamenti, ma evidenziano l’importanza di un’adeguata formazione per evitare incidenti.

Nel marzo del 2025 il direttore operativo del Corpo Forestale ha spiegato in un’intervista a “La Repubblica” che “le lance permettono di intervenire rapidamente e con precisione dove il tempo è fondamentale.” Ha anche precisato che il soffione resta utile per casi limitati, ma “il futuro passa dalla diffusione delle lance come strumento principale.”

Questo processo coinvolge più soggetti istituzionali e volontari, che riconoscono la necessità di rinnovare attrezzature e metodi per affrontare incendi più vasti e impegnativi.

Situazione attuale sull’adozione delle lance in italia

Secondo un rapporto del Dipartimento della Protezione Civile d’aprile 2025, circa il 65% delle squadre anti incendio in Italia ha oramai adottato le lance come strumento principale per le operazioni di spegnimento. Questo valore indica una diffusione rapida e decisiva, soprattutto nelle regioni più esposte al rischio incendi.

I fondi destinati all’acquisto delle lance e alla formazione hanno permesso di ampliare la capacità di intervento e di ridurre il ricorso a strumenti tradizionali o impropri. Il confronto fra il 2020 e oggi segna una svolta netta: sempre più squadre, anche formate da volontari, si affidano alle lance per agire in condizioni difficili e in situazioni ad alta pericolosità.

Benefici rilevati

Il monitoraggio delle prestazioni ha mostrato una riduzione del tempo di spegnimento e un calo degli incidenti legati all’esposizione diretta alle fiamme. In più luoghi le lance stanno aiutando a contenere rapidamente focolai che avrebbero potuto propagarsi con effetti devastanti.

Il cambiamento rimane comunque complesso e progressivo, con situazioni ancora differenziate in varie aree d’Italia. Restano impegnativi gli investimenti per aggiornare tutti i mezzi sul territorio e garantire uniformità d’azione tra i diversi corpi e squadre attive.

L’evoluzione delle tecnologie antincendio e la loro diffusione sono temi che continueranno a essere al centro dell’attenzione nelle prossime stagioni, mentre il clima resta un fattore che rende sempre più difficile la gestione degli incendi.