Il progetto “Viaggio in Italia” torna nelle scuole secondarie di secondo grado da settembre, con un calendario che si estenderà fino a giugno 2027. L’iniziativa coinvolgerà tutte le regioni italiane e le province autonome di Trento e Bolzano, portando i giudici costituzionali a incontrare gli studenti per spiegare il ruolo della Corte nella tutela dei diritti fondamentali e l’impatto delle sue decisioni sulla vita quotidiana.
La genesi e lo sviluppo del viaggio in italia nelle scuole
L’idea di far incontrare i giudici costituzionali con gli studenti delle scuole superiori è nata nel 2018. Da allora ha raccolto interesse tra i giovani e supporto da parte degli insegnanti, diventando un appuntamento atteso. Il progetto ha subito una pausa durante la pandemia da Covid-19 ma è ripreso con forza negli ultimi anni, tornando a coinvolgere migliaia di ragazzi in tutta Italia.
Gli incontri si svolgono direttamente nelle scuole o presso sedi istituzionali, permettendo ai giovani cittadini di comprendere meglio come funziona la Corte costituzionale. Vengono approfonditi temi come i diritti sanciti dalla Costituzione italiana, i doveri civici e alcune sentenze storiche che hanno segnato il cammino democratico del Paese. Questi momenti educativi aiutano gli studenti ad avvicinarsi alla giurisprudenza costituzionale con esempi concreti.
Settantesimo anniversario della corte
L’edizione attuale si inserisce nel contesto del settantesimo anniversario della Corte previsto per il 2026, sottolineando l’importanza storica dell’istituzione come pilastro della democrazia italiana.
Modalità degli incontri e obiettivi formativi
Gli appuntamenti organizzati dal “Viaggio in Italia” sono pensati per stimolare nei giovani una consapevolezza diretta sul funzionamento dello Stato di diritto attraverso il racconto dei magistrati stessi. I giudici illustrano non solo le funzioni principali della Corte ma anche come vengono prese decisioni che influenzano situazioni concrete nella vita dei cittadini.
Le lezioni prevedono dialoghi aperti dove gli studenti possono porre domande sui temi trattati: dalla libertà personale all’uguaglianza davanti alla legge fino al rispetto delle minoranze. Questa forma interattiva favorisce un confronto vivo sulle questioni più rilevanti legate ai diritti umani garantiti dalla Costituzione.
Inoltre viene mostrato l’impatto quotidiano delle sentenze su aspetti quali lavoro, famiglia o istruzione; così emerge quanto sia cruciale mantenere saldo il principio della tutela costituzionale affinché ogni cittadino possa godere pienamente delle proprie libertà senza discriminazioni o abusi.
Dialogo con studenti
I giudici spiegano come “le sentenze non sono solo decisioni astratte ma toccano la vita reale di ogni persona”, stimolando così una partecipazione attiva degli studenti.
Accordo tra corte costituzionale e ministero dell’istruzione per valorizzare progetti scolastici
A Palazzo della Consulta è stata firmata una nuova carta d’intenti tra la Corte costituzionale ed il Ministero dell’Istruzione e del Merito guidato dal ministro Giuseppe Valditara. Questo documento rafforza la collaborazione finalizzata a promuovere iniziative educative rivolte agli studenti delle scuole superiori coinvolti nel programma “Viaggio in Italia”.
Tra le novità c’è l’introduzione di un premio dedicato alle classi partecipanti chiamato “La Scuola incontra la Corte a Palazzo della Consulta”. Il riconoscimento sarà assegnato al miglior progetto realizzato dagli studenti sui temi trattati negli incontri: possono essere testi scritti, fotografie, video o podcast oltre a presentazioni multimediali tipo PowerPoint.
Promuovere la creatività negli studenti
Questa iniziativa punta ad incoraggiare approfondimenti creativi sugli argomenti riguardanti la Costituzione italiana, stimolando così interesse continuo verso lo studio dei principi democratici attraverso modalità didattiche differenti dal tradizionale approccio scolastico.
La sinergia tra istituzioni mira ad alimentare nei giovani non solo conoscenza teorica ma anche capacità critica rispetto alle questioni civili più attuali affrontate dalla nostra società grazie all’attività giudiziaria svolta dalla Corte stessa lungo questi decenni.
