
Il Tuscia Pride 2025 a Viterbo ha visto quasi 300 partecipanti sfilare per il centro storico, promuovendo diritti LGBTQIA+, inclusione e lotta alle discriminazioni, con il sostegno di istituzioni locali e un fitto programma di eventi. - Unita.tv
Il tuscia pride 2025 ha animato il centro storico di viterbo con la seconda edizione della manifestazione dedicata ai diritti Lgbtqia+. Quasi trecento persone hanno sfilato per le strade della città, portando colori e messaggi di inclusione e lotta contro le discriminazioni. La presenza di gruppi, bandiere e rappresentanti istituzionali ha sottolineato l’impegno locale su temi di grande attualità sociale.
Il corteo e i partecipanti: un’occasione di visibilità e partecipazione
La manifestazione è partita dal parcheggio delle Fortezze alle 16.30, con un lungo corteo che si è snodato attraverso alcune delle piazze più rappresentative di viterbo: porta Romana, piazza del Comune, piazza del Sacrario, piazza del Teatro e piazza delle Erbe. La sfilata si è conclusa in piazza Dante, dove sono previsti interventi e un dj set proseguito fino a notte tarda.
Quasi 300 persone hanno preso parte, portando bandiere arcobaleno, quelle dell’Arci, della Rete degli studenti medi e anche quella della Palestina. Il corteo è stato animato da cori, musica, striscioni e cartelli, tutti a sostegno dei diritti civili e contro ogni forma di discriminazione basata su orientamento sessuale e identità di genere. L’atmosfera ha rispecchiato la volontà di visibilità e dialogo della comunità Lgbtqia+ e dei suoi sostenitori.
Slogan e rappresentanza politica in prima fila
In testa al corteo è stato portato lo striscione con lo slogan ufficiale dell’edizione 2025: “Orgoglio locale, rumore globale”. Questo messaggio sottolinea l’importanza del radicamento nei territori, unito alla volontà di farsi sentire su scala più ampia. Alla manifestazione hanno partecipato attivamente diverse figure politiche, tra cui le consigliere comunali Alessandra Troncarelli e Francesca Sanna, entrambe del Partito democratico.
L’impegno nel consiglio comunale
Le due consigliere sono state protagoniste anche nell’annuncio di una mozione che sarà presentata durante il consiglio comunale il 10 giugno. Insieme ai colleghi Lina Delle Monache e Alvaro Ricci intendono rafforzare l’impegno del comune di viterbo nel contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. La manifestazione si inserisce così in un percorso politico e sociale che punta a difendere i diritti delle persone Lgbtqia+ a livello locale.
Il significato della manifestazione per la città di viterbo
Il tuscia pride 2025 si conferma un evento di rilievo per viterbo, capace di mobilitare persone e sensibilizzare sui temi dell’inclusione. Il passaggio del corteo attraverso le vie più frequentate della città è una scelta simbolica: l’idea è farsi vedere, portare le richieste al centro della vita pubblica e rompere l’isolamento delle persone Lgbtqia+.
Le realtà presenti alla manifestazione, dai gruppi studenteschi alle associazioni culturali, hanno contribuito a creare una rete di supporto e confronto. La presenza di bandiere diverse, tra cui quella della Palestina, mostra anche una solidarietà trasversale verso altre situazioni di discriminazione e ingiustizia.
L’evento si è svolto in un contesto locale dove, dopo anni di attività in sordina, la comunità Lgbtqia+ emerge in pubblico con richieste precise e un profilo più acceso. Il tuscia pride non è quindi solo una festa, ma un momento per mettere in luce problemi sociali e politici ancora aperti in molti territori italiani.
La conclusione del pride e le iniziative serali in piazza dante
Dopo la sfilata il corteo si è radunato in piazza Dante, punto di arrivo e di confronto con diversi interventi pubblici. Qui, fino a notte inoltrata, è stato organizzato un dj set che ha accompagnato la conclusione della giornata. La musica ha accompagnato un momento di socialità e condivisione, fondamentale per un evento che vuole unire le persone attorno a un tema delicato e urgente.
La scelta di prolungare la manifestazione nel cuore della città rafforza l’idea di un pride come evento partecipato, non solo da chi sfila, ma anche da chi vive la città in quei momenti. Questo contribuisce a mantenere alta l’attenzione sulla questione dei diritti civili e a costruire legami tra cittadinanza e comunità Lgbtqia+.
Il pride di viterbo porta così avanti il lavoro iniziato nel 2024, con l’obiettivo di trasformare le piazze in spazi di libertà e di rispetto per tutte le identità.