Il settore turistico italiano continua a mostrare segnali positivi nel 2025, con una crescita significativa sia della spesa dei visitatori stranieri che delle presenze complessive. I dati raccolti nei primi mesi dell’anno rivelano un aumento costante rispetto agli anni precedenti, confermando l’attrattiva del nostro Paese come meta preferita in Europa. L’analisi si concentra su numeri chiave come la durata media del soggiorno, i flussi aeroportuali e le performance delle diverse regioni italiane.
Andamento della spesa turistica estera e crescita delle presenze
Nel primo trimestre del 2025 la spesa turistica proveniente dall’estero ha superato gli 8,6 miliardi di euro. Questo dato segna un incremento del 6,44% rispetto al 2024 e una crescita superiore al 29% se confrontata con il periodo pre-pandemico del 2019. La ripresa economica legata al turismo internazionale rappresenta quindi uno degli elementi trainanti per l’intero comparto.
Le presenze turistiche sono aumentate quasi del 7% rispetto al livello registrato nel 2019. In particolare l’Italia si posiziona seconda tra le destinazioni europee per tasso di crescita nelle visite straniere: +8,3%, dietro solo alla Spagna che registra un +11,2%. Il contributo principale arriva proprio dai visitatori internazionali che hanno incrementato le loro notti trascorse sul territorio nazionale di circa il 16% rispetto a quattro anni fa.
Questi dati confermano la solidità dell’industria turistica italiana nonostante le sfide globali ancora presenti. Il ministero del Turismo sottolinea come questo trend positivo coinvolga anche segmenti diversi dal turismo tradizionale.
Durata media dei soggiorni e flussi aeroportuali
La permanenza media degli ospiti stranieri si attesta sulle tre notti e mezza , mentre quella dei viaggiatori italiani è leggermente inferiore ma comunque stabile a circa due giorni e mezzo . Questi valori indicano una maggiore propensione da parte degli stranieri a prolungare il soggiorno in Italia per scoprire più località o godere appieno dell’esperienza culturale ed enogastronomica.
I movimenti aeroportuali riflettono questa dinamica: ad aprile sono stati registrati oltre diciannove milioni di passeggeri negli scali nazionali con una crescita superiore al sette percento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Milano Linate guida questa classifica positiva insieme agli aeroporti di Bari e Napoli che mostrano incrementi significativi nei voli internazionali ed interni.
Questi numeri evidenziano non solo la capacità degli aeroporti italiani di gestire flussi crescenti ma anche l’interesse crescente verso destinazioni meno tradizionali o mete meridionali che stanno guadagnando terreno tra i viaggiatori europei ed extraeuropei.
Saturazione ota prezzi medi e sentiment dei viaggiatori nelle regioni italiane
A giugno il livello medio di saturazione sulle piattaforme OTA raggiungeva quota 46,7%, valore superiore a quello rilevato nei principali paesi concorrenti sul mercato europeo. Il prezzo medio per notte si mantiene contenuto intorno ai €146,40 risultando secondo soltanto alla Francia tra le nazioni più richieste dal turismo internazionale.
Tra le regioni italiane con maggior affluenza figurano la Provincia Autonoma di Bolzano insieme alla Campania ed alla Sardegna; queste aree presentano infatti i tassi più elevati sia nella prenotazione online sia nell’occupazione reale durante i mesi estivi primaverili.
Il giudizio complessivo espresso dai viaggiatori nel periodo gennaio-aprile è molto positivo: su una scala fino a cento punti il sentiment raggiunge quota ottantaquattro virgola cinque grazie alle valutazioni favorevoli ricevute in tutti gli ambiti rilevati – dalle attrattive culturali ai servizi gastronomici passando per intrattenimento ricettività trasporti ed affitti brevi.
Questa soddisfazione diffusa contribuisce ad alimentare ulteriormente interesse verso nuove mete italiane emergenti così come conferma lo status consolidato delle località storiche più frequentate dagli stranieri durante tutto l’anno.