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Il Tar conferma la decadenza delle concessioni d’uso nella galleria vittorio emanuele per av srl

Il Tar di Milano conferma la revoca delle concessioni d’uso degli spazi in Galleria Vittorio Emanuele a AV srl, evidenziando morosità e irregolarità nella gestione dei contratti.

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Il Tar di Milano ha confermato la revoca delle concessioni a AV srl per gli spazi nella Galleria Vittorio Emanuele, motivata da morosità, irregolarità amministrative e la subconcessione non autorizzata a Leonardo3. - Unita.tv

La sentenza del Tar di Milano ha rigettato il ricorso della società AV srl, confermando così la decisione del Comune di Milano di revocare le concessioni d’uso degli spazi nella centralissima Galleria Vittorio Emanuele. La vicenda, che coinvolge anche il Museo leonardo3 e mette in luce complessi rapporti contrattuali e legali, si è svolta tra contestazioni amministrative e battaglie giudiziarie durate oltre un anno.

Le difese di av srl e la disputa sulla morosità e le garanzie

AV srl ha contestato la configurazione della morosità come causa di decadenza, evidenziando di aver chiesto una rateizzazione che avrebbe dovuto esonerarla dalla presentazione di garanzie, come da delibera comunale del 2021 in vigore per la pandemia. I legali hanno inoltre minimizzato il rapporto con leonardo3, qualificandolo come mera collaborazione e non come subconcessione.

Dal canto suo, Palazzo Marino ha rigettato la fideiussione presentata da AV, indicando che la società di mutuo soccorso coinvolta non era riconosciuta tra quelle titolate a fornire garanzie adeguate. Il tribunale ha condiviso questo punto di vista, sostenendo che le procedure devono seguire criteri precisi e che la delibera del 2021 si applica solo ai canoni riferiti al periodo pandemico, non a quelli successivi richiesti nel 2023.

Le contestazioni di palazzo marino e la procedura di decadenza

Dopo i mesi successivi, il Comune ha formalizzato una seconda contestazione, dichiarando l’avvio della procedura di decadenza. Sono stati indicati tre motivi principali per la revoca: la mancata presentazione della scia antincendio, l’esecuzione di lavori senza autorizzazioni e la cessione non autorizzata degli spazi a uso espositivo a leonardo3 srl, attraverso una subconcessione. Palazzo Marino ha poi aggiunto la questione del mancato pagamento delle utenze negli anni 2022 e 2023.

Il 2 luglio 2024 è stata notificata ad AV la decisione formale di decadenza, con una ingiunzione di rilascio degli spazi entro quattro mesi. Da quel momento il caso è passato al vaglio del tribunale amministrativo. La complessità della vicenda ha richiesto un attento esame della documentazione e dei rapporti contrattuali tra le parti.

Le cronache della gestione delle concessioni e l’ingresso di av srl

Nel dettaglio, la società AV srl ha preso in carico la gestione degli spazi commerciali nella galleria a partire dal primo aprile 2019, subentrando a Neves srl che deteneva le convenzioni dal 2012. Gli spazi in questione erano destinati all’uso alberghiero e si trovano con accesso su via Pellico, una delle vie strategiche della città. Nel 2015, il Comune di Milano e le società coinvolte hanno concordato un nuovo accordo con scadenza al settembre 2031, rivisto per allineare i termini delle varie autorizzazioni precedenti. Il canone stabilito per l’uso degli spazi ammontava a 980mila euro annui.

La questione ha iniziato a incrinarsi nel maggio 2023 quando Palazzo Marino ha segnalato ad AV srl il mancato pagamento dei canoni degli anni 2020, 2021 , 2022 e 2023. La cifra totale non versata supera i tre milioni di euro, una somma che l’amministrazione comunale considera decisiva per la revoca delle concessioni. Questi pagamenti sono fondamentali dato il valore commerciale e storico dei locali in Galleria.

Il ruolo di leonardo3 e la qualificazione del rapporto con av

Sul versante leonardo3 il Tar ha confermato la tesi del Comune andando a qualificare correttamente come subconcessione la cessione degli spazi da parte di AV a leonardo3. La giustificazione si basa sul fatto che leonardo3 ha assunto piena autonomia nella gestione e nell’organizzazione delle iniziative, incluse le responsabilità per la sicurezza e la tutela della salute nei locali. Addirittura leonardo3 ha svolto pratiche ufficiali in modo indipendente, come la presentazione autonoma della scia antincendio relativa alla mostra dedicata a leonardo da Vinci.

Inoltre AV non ha mai preso parte alle fasi successive di controllo o vigilanza, compresi gli interventi da parte della commissione comunale, rafforzando l’idea che leonardo3 abbia operato come soggetto distinto all’interno degli spazi concessi. Questo elemento è stato determinante nella decisione finale del Tar che ha riconosciuto la decadenza delle concessioni.

La pronuncia del tribunale si concentra su aspetti formali e sostanziali che hanno portato alla revoca e mette in chiaro come le garanzie amministrative, i contratti di sublocazione e i pagamenti siano centrali nel controllo degli spazi pubblici in luoghi così prestigiosi come la galleria milanese. Una vicenda che potrebbe avere sviluppi nel Consiglio di Stato, ma per ora segna una tappa importante nella gestione degli locali storici.