il preparatore anatomico parla della frattura alla vertebra di liliana resinovich durante l’autopsia del 2022

La confessione di un preparatore anatomico sull’autopsia di Liliana Resinovich potrebbe rivelare nuove dinamiche nella sua morte, influenzando le indagini condotte dal pubblico ministero Ilaria Iozzi.
Il preparatore anatomico coinvolto nell’autopsia di Liliana Resinovich ha confessato di poter aver causato accidentalmente la frattura vertebrale riscontrata, aprendo nuovi sviluppi nelle indagini sulla sua morte. - Unita.tv

L’attenzione degli inquirenti si concentra ancora sulla morte di liliana resinovich, la donna triestina trovata senza vita il 5 gennaio 2022. Una novità è emersa in queste settimane con la confessione spontanea di un preparatore anatomico che partecipò all’autopsia eseguita l’11 gennaio 2022 nella sala anatomica dell’obitorio di via Costalunga. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo, l’esperto avrebbe ammesso di poter essere l’autore della frattura alla vertebra riscontrata sul corpo della donna. Il caso è seguito dal pubblico ministero ilaria iozzi, che coordina le indagini sul decesso.

il ruolo del preparatore anatomico nell’autopsia di liliana resinovich

Il 5 gennaio 2022 liliana resinovich venne trovata priva di vita nella sua abitazione a Trieste, in circostanze che da subito apparvero misteriose. Dopo l’esame esterno, l’11 gennaio venne eseguita l’autopsia nella sala anatomica dell’obitorio di via Costalunga. A prendere parte alla procedura era presente anche un preparatore anatomico, specialista incaricato di supportare il medico legale nell’analisi del corpo.

Compiti e responsabilità del preparatore anatomico

Questo professionista ha il compito di gestire e preparare i tessuti durante l’esame, favorendo così una migliore visibilità e accesso agli organi interni e strutture ossee. Nei giorni scorsi, l’uomo si è presentato spontaneamente agli inquirenti dicendo di poter aver causato, involontariamente, la frattura della vertebra che spiccava nel referto autoptico. La sua ammissione ha destato interesse perché suggerisce una possibile spiegazione tecnica per quella lesione, che finora non era stata chiara nelle dinamiche della morte.

L’indagine chiarirà il modo in cui si è verificata la lesione vertebrale. I dettagli del procedimento autoptico e il contributo dell’operatore saranno messi a confronto con gli altri elementi raccolti sul caso. Lo specialista dovrà spiegare le modalità del proprio intervento sul corpo di liliana resinovich e cosa potrebbe aver causato quella frattura, individuando se essa può essere riconducibile a un atto accidentale interno all’autopsia o all’episodio che ha provocato la morte.

Le implicazioni legali e investigative della confessione

La comunicazione spontanea del preparatore anatomico potrebbe aprire una nuova fase nelle indagini che il pubblico ministero ilaria iozzi conduce ormai da oltre un anno. La frattura alla vertebra rappresenta un elemento cruciale nel ricostruire la dinamica della morte di liliana resinovich. La causa di quel trauma potrebbe mutare la visione dell’intero caso, soprattutto se si comprendesse che non è da attribuire a un episodio esterno alla sala autoptica ma ad una manovra interna durante l’esame.

Il pm dovrà valutare con attenzione la dichiarazione e metterla a confronto con i riscontri medico-legali già disponibili. Verrà dunque sentito il preparatore anatomico per raccogliere un racconto dettagliato sul suo ruolo e le circostanze di quell’autopsia. Se confermata questa versione, l’indagine potrà focalizzarsi maggiormente sul procedimento interno e stabilire eventuali responsabilità o criticità legate alla pratica autoptica.

Riflessi sul procedimento giudiziario

Non mancano riflessi sul procedimento giudiziario più ampio, che già aveva considerato varie ipotesi sul decesso della 63enne triestina. L’inizio degli accertamenti aveva riguardato anche condizioni di salute pregresse e possibili segnali di violenza esterna. Ora questa testimonianza, se ritenuta attendibile, potrà orientare la magistratura verso una maggiore precisione tecnica sulle cause della frattura e del decesso.

Lo scenario attuale delle indagini e i prossimi passi

A un anno dall’apertura dell’indagine sulla morte di liliana resinovich, la situazione si arricchisce di nuovi elementi acquisiti dalla dichiarazione dello specialista. Il pubblico ministero ilaria iozzi ha in programma di ascoltarlo a breve, per iniziare a chiarire modalità e conseguenze di quella frattura alla vertebra.

Questo passaggio sarà fondamentale per orientare i successivi accertamenti. Potrebbero essere necessarie nuove perizie mediche o una revisione complessiva della relazione autoptica per tenere conto della nuova versione del fatto. È inoltre probabile che le autorità cerchino ulteriori testimonianze o si concentrino su altre circostanze in cui l’integrità del corpo è stata messa in discussione.

Se l’eventualità che la frattura sia avvenuta in sala anatomica venisse confermata, si aprirebbe una discussione più ampia sul protocollo utilizzato e sulle condizioni della struttura di via Costalunga. Il monitoraggio dell’iter giudiziario rimane alto, in attesa di sviluppi che offriranno una visione più chiara delle cause della morte di liliana resinovich e del contesto in cui si è svolta l’autopsia.