Il piccolo adam da gaza potrebbe arrivare a milano per cure mediche dopo il raid
Il piccolo Adam, unico sopravvissuto della pediatra Alaa Al-Najjar, potrebbe essere trasferito a Milano per cure specializzate, ma le trattative diplomatiche con Israele sono ancora in corso.

Adam, bambino di Gaza gravemente ferito e unico sopravvissuto tra i figli di una pediatra locale, potrebbe essere trasferito a Milano per cure specializzate; le trattative diplomatiche per il trasferimento sono ancora in corso. - Unita.tv
La vicenda del piccolo adam, l’unico sopravvissuto tra i dieci figli della pediatra di gaza alaa al-najjar, ha attirato l’attenzione delle autorità italiane. Se verrà trasferito in italia per ricevere cure, la destinazione sarà milano, dove sono pronti diversi ospedali specializzati. Gli aspetti diplomatici e logistici restano tuttora in fase di trattativa, ma la disponibilità clinica c’è.
Lo stato di salute di adam è ancora da accertare
Al momento le condizioni di adam non sono chiare. Circolano notizie contrastanti sul tipo e la gravità delle sue lesioni: alcuni affermano che ha ustioni estese, fino al 60%, mentre altri parlano di fratture e traumi ossei. L’assessore al welfare della regione lombardia, guido bertolaso, ha dichiarato di attendere la cartella clinica completa per avere un quadro preciso. Nonostante le incertezze sul quadro clinico, adam è ritenuto trasportabile e le strutture sanitarie milanesi sono pronte a riceverlo.
Gli ospedali indicati come possibili centri di cura sono il niguarda, il buzzi, il pini e il papa giovanni; tutte strutture con reparti in grado di gestire casi complessi pediatrici e trattare traumi gravi o ustioni estese. La presenza di competenze avanzate nella regione lombardia rappresenta un fattore decisivo nella scelta.
Le complesse trattative diplomatiche per il trasferimento da gaza
Il passaggio di adam e sua madre dalla striscia di gaza all’italia non è solo una questione clinica. Serve il consenso delle autorità israeliane per lasciare la zona e raggiungere il nostro paese. bertolaso ha sottolineato che la parte più difficile è questa: ottenere l’autorizzazione nel contesto politico e militare attuale. Per ora si lavora intensamente su questo fronte, con l’ottimismo cautelare di poter riuscire.
Il trasferimento è strettamente vincolato a permessi e accordi che coinvolgono più soggetti, tra cui ambasciate e organizzazioni umanitarie. Questi passaggi sono fondamentali per consentire il passaggio sicuro e protetto del bambino e della madre. Senza tali autorizzazioni non si può procedere.
Milano come punto di accoglienza per bambini in condizioni critiche da gaza
L’attenzione verso adam non deve far perdere di vista la situazione più ampia di molti altri bambini nella regione. La lombardia ha già manifestato la disponibilità a ricevere altri minori in condizioni di salute critiche, che abbiano urgente bisogno di cure specializzate. La rete ospedaliera locale ha la capacità per gestire più casi e garantire assistenza adeguata.
bertolaso ha chiarito che non si tratta solo di un aiuto mediatico nei confronti di adam ma di un impegno concreto verso tanti bambini esposti a rischi e privazioni sanitarie a gaza. Occorre aspettare che arrivino richieste formali dalle organizzazioni competenti per procedere con ulteriori trasferimenti. La regione si prepara e mette a disposizione le strutture necessarie.
Milano centro di riferimento per minori vittime di conflitti
In questo quadro, milano si pone come un centro di riferimento per accogliere e curare minori vittime di conflitti, con strutture attrezzate e personale qualificato. Lo sforzo è rivolto a rispondere a situazioni di emergenza con risposte mediche tempestive e adeguate.