Il pd rafforza la sua posizione a cernusco con il 26,6%, mentre vivere e fratelli d’italia inseguono
Il pd si conferma primo partito a Cernusco con il 26,6% dei voti, seguito da Vivere al 16,19%. Il centrodestra registra un calo significativo e prepara strategie per il ballottaggio.

Le elezioni amministrative a Cernusco confermano il PD come prima forza con un netto aumento di consensi, seguito dalla lista Vivere di Danilo Radaelli. Il centrodestra registra risultati in calo, mentre il confronto tra le forze di centrosinistra sarà decisivo per il ballottaggio. - Unita.tv
Le elezioni amministrative a cernusco hanno confermato un panorama politico con il pd saldamente al comando. Il partito ha raggiunto un risultato importante rispetto a tre anni fa, segnando un aumento netto nelle preferenze degli elettori locali. Al secondo posto, ma con un distacco significativo, si è collocata la lista Vivere, guidata da Danilo Radaelli, mentre Fratelli d’Italia mantiene una presenza significativa, seppure inferiore rispetto alle ultime europee. I dettagli delle preferenze personali e le dinamiche interne ai partiti delineano un quadro ricco di tensioni e strategie in vista del prossimo impegno elettorale.
L’affermazione netta del pd e il peso delle preferenze personali
Il pd si è imposto come prima forza politica a cernusco con il 26,6% dei voti, marcando un aumento di oltre cinque punti percentuali rispetto alle elezioni amministrative di poco più di tre anni fa. Questo risultato sancisce la conferma della città come roccaforte dem. Numerosi candidati nella lista del pd hanno raccolto consensi significativi, con l’assessore uscente ai Lavori pubblici, Alessandro Galbiati, in testa con 491 preferenze personali. Seguono altri dieci candidati dem che hanno superato le cento preferenze a testa, un dato che sottolinea l’efficacia della campagna “porta a porta” promossa dal partito. La candidata a sindaco Paola Colombo ha evidenziato come il sostegno da parte di esponenti di rilievo, seppur meno presenti in prima linea, abbia contribuito al risultato. Tra questi, spiccano figure come Pietro Melzi e Daniele Pozzi. Anche l’assessora Eleonora Fiorillo ha ottenuto un buon numero di voti, con 242 preferenze.
Giovani leve e impegno politico
Un ruolo significativo è stato giocato da giovani emergenti come Lucia Albini e Jacopo Gariboldi, con rispettivamente 97 e 100 preferenze, segno di un coinvolgimento crescente delle nuove leve nella politica locale. Il gruppo dirigente del pd intende continuare a mantenere un rapporto stretto con i cittadini; per questo motivo il giorno successivo al voto è stata programmata una presenza al mercato locale per discutere insieme alla cittadinanza della visione futura della città. La fase successiva vedrà l’avvio di confronti con alleati e possibili partner, tra cui Danilo Radaelli, la cui lista Vivere ha ottenuto un risultato record.
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Vivere e la sfida del centro sinistra oltre il pd
Vivere ha raggiunto il 16,19%, posizionandosi come seconda forza dietro il pd, ma con una distanza di circa dieci punti percentuali. La lista progressista, guidata da Danilo Radaelli, ha brillato in questa tornata elettorale, nonostante l’esclusione del suo leader dal ballottaggio. Radaelli ha ottenuto il 22,36% dei voti, un risultato σημαντικό che testimonia la fiducia raccolta in città. Il lavoro di questa formazione ha generato un’impennata nei consensi rispetto alle passate tornate elettorali, sottolineando un fermento nella politica locale.
Rapporto tra pd e vivere
Il rapporto tra pd e Vivere sarà determinante nelle prossime settimane, soprattutto per le trattative che definiranno alleanze e strategie nel ballottaggio. La capacità di dialogo e accordo tra queste due anime del centrosinistra potrebbe influenzare l’esito finale delle elezioni, con l’obiettivo di costruire un progetto comune per amministrare cernusco. La fase post voto, dunque, presenta ancora molte incognite, ma invita a considerare la possibilità di una coalizione allargata tra le forze progressiste.
Le difficoltà del centrodestra e i risultati delle formazioni civiche
Il centrodestra ha registrato risultati contrastanti nella competizione elettorale del 2025 a cernusco. Fratelli d’Italia è rimasto stabile all’11,92%, un dato lontano dal 24% conseguito alle ultime elezioni europee. Tra i candidati, Daniele Cassamagnaghi, ex sindaco e figura di riferimento della coalizione conservatrice, si è presentato con la lista “Cernusco al Centro” ottenendo 433 preferenze personali, che lo pongono come primo tra i candidati del centrodestra e secondo assoluto nel computo generale.
Riflessioni e preoccupazioni nel centrodestra
Tuttavia il centrodestra ha accolto con difficoltà un calo complessivo rispetto a precedenti appuntamenti elettorali. Le forze moderate, rappresentate da civiche quali Dimensione Cernusco e Cernusco al Centro, hanno ottenuto insieme una quota aggregata attorno al 13%. La Lega, nella zona, non è riuscita a sfondare superando appena il 4,9%. Cassamagnaghi ha espresso preoccupazione sull’effetto negativo che l’appello di alcuni esponenti nazionali del centrodestra a disertare i referendum potrebbe avere sull’affluenza e sul voto al ballottaggio nelle città. La distanza ridotta rispetto alle consultazioni di tre anni fa lascia immaginare una campagna elettorale finale molto combattuta.
Le cifre confermano un quadro in cui il centrodestra deve riflettere sulle strategie da adottare e su come recuperare consenso in vista del secondo turno. Il ruolo delle civiche appare centrale e potrebbe rappresentare un elemento decisivo nel bilanciamento delle forze politiche in campo. Questi fattori rendono la competizione a cernusco aperta e incerta, con uno sguardo particolarmente attento alle prossime settimane.