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Il ministero della difesa riorganizza la comunicazione con i media in una fase di crisi internazionale

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La crisi internazionale ha spinto il ministero della Difesa a rivedere il modo in cui comunica con i media, affidando il compito a figure militari di alto livello. L’intervento mira a garantire maggiore chiarezza e precisione nelle informazioni fornite sui fatti militari e sulle scelte strategiche, in un contesto considerato particolarmente delicato per la sicurezza nazionale e internazionale.

La nuova struttura di comunicazione al ministero della difesa

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha deciso di riorganizzare la gestione dei rapporti con la stampa. Il ruolo principale è stato attribuito a tre generali: il capo di Stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano, il comandante del Covi, Giovanni Maria Iannucci, e il capo di Upicom, Diego Fulco. Questi tre responsabili formeranno il cuore del sistema di comunicazione del ministero, coordinando il flusso di notizie e informazioni rivolte ai media.

Ruolo centrale di upicom nella comunicazione

Upicom, l’Ufficio per le comunicazioni della Difesa, assume un ruolo centrale nella nuova architettura. Agirà su impulso diretto del gabinetto del ministro e in collegamento con lo Stato maggiore della Difesa, assicurando un controllo stringente sul linguaggio utilizzato e sulla qualità delle notizie diffuse. La scelta di figure in uniforme per guidare questa attività riflette la volontà di mantenere sotto stretto controllo la comunicazione in tempi di tensione.

L’importanza di un linguaggio chiaro e definito

Tra i compiti principali del gruppo di lavoro, figura l’adozione di “norme di linguaggio chiare e definite” per interfacciarsi con i giornalisti. In passato, la comunicazione militare si è spesso scontrata con difficoltà dovute a messaggi poco comprensibili o ambigui. Ora, il ministero punta a fornire aggiornamenti precisi e univoci, evitando fraintendimenti che potrebbero alimentare disinformazione o allarmismo.

Esperti in comunicazione strategica

La presenza di esperti in comunicazione strategica e operativa nel team si concentra proprio su questo aspetto: tradurre i dettagli tecnici e le decisioni militari in messaggi accessibili ma rigorosi. L’obiettivo è rendere la comunicazione trasparente, senza cedere alla spettacolarizzazione o a interpretazioni fuorvianti. Questa scelta risponde alla consapevolezza che nelle situazioni di crisi il modo in cui si raccontano i fatti può influire sull’opinione pubblica e sulla stabilità del momento.

Coordinamento tra ministero, stato maggiore e upicom

Il coordinamento tra il gabinetto del ministro Crosetto, lo Stato maggiore della Difesa e Upicom è strutturato per garantire una linea unica e coerente nella comunicazione. Il gruppo coinvolge anche specialisti della comunicazione che assistono i vertici militari nella gestione dei rapporti con i media. Questi esperti sono fondamentali per mediare il linguaggio tecnico militare verso un pubblico più ampio e variegato come quello giornalistico.

Gestione attenta delle informazioni

Il flusso di informazioni verrà gestito tenendo conto delle esigenze operative e della sensibilità del momento politico e internazionale. Ciò significa che ogni messaggio dovrà essere calibrato con attenzione per evitare tensioni inutili o interpretazioni errate. I media saranno aggiornati costantemente sul lavoro svolto dal ministro e dalle Forze armate, in modo da assicurare correttezza e tempestività nelle comunicazioni ufficiali.

Una risposta alla delicatezza della situazione internazionale

La riorganizzazione della comunicazione della Difesa avviene in un frangente segnato da tensioni globali e incertezze geopolitiche. Il ministero riconosce la gravità della crisi e per questo vuole offrire ai media una fonte affidabile e univoca di informazioni, per strumenti giornalistici più efficaci e puntuali.

Il coinvolgimento diretto del capo di Stato maggiore e del comandante del Covi si traduce in una gestione della comunicazione strettamente legata agli aspetti operativi e strategici dell’apparato militare. Lo sappiamo, in mezzo a crisi, notizie imprecise o contraddittorie possono insinuare dubbi e confusione tra cittadini e autorità.

Con questa misura il ministero si allinea a un modello comunicativo più disciplinato e rigoroso, necessario per mantenere ordine e responsabilità nell’informazione in tempi incerti. La comunicazione diventa dunque uno strumento essenziale non solo per il pubblico ma anche per la gestione interna del sistema di Difesa nazionale.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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