
L’indagine 2025 di Confindustria Lombardia evidenzia un mercato del lavoro regionale più stabile, con calo delle dimissioni volontarie, aumenti salariali, consolidamento dello smart working e crescente integrazione dell’intelligenza artificiale per migliorare produttività ed efficienza. - Unita.tv
L’indagine 2025 di Confindustria Lombardia ha coinvolto oltre 700 aziende e restituisce dati nuovi e significativi sul mercato del lavoro regionale. Tra conferme e sorprese, il rapporto mostra un calo delle dimissioni volontarie, una crescita media delle retribuzioni e l’uso sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale, che non spaventa più le imprese, ma le aiuta a migliorare produttività e efficienza. Lo smart working si consolida come pratica lavorativa stabile. Ecco il quadro dettagliato.
Il calo delle dimissioni volontarie dopo anni di aumento
Da quando la cosiddetta ondata delle “Grandi Dimissioni” ha colpito il lavoro in Italia e in Lombardia, si era assistito a un crescente numero di persone che lasciavano spontaneamente il posto di lavoro. Nel 2019 il tasso era fermo al 4,2%, per salire fino al picco del 6,4% nel 2023. Nel 2024 però il fenomeno dà segni di rallentamento, scendendo al 5,4%. Questo dato, raccolto sulle aziende lombarde con a totale 150.000 dipendenti, indica una possibile stabilizzazione del mercato.
Parole del presidente
Il presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Pasini, ha sottolineato che “questi dati evidenziano un mercato del lavoro più maturo.” Le aziende hanno imparato a gestire la relazione con i dipendenti, cercando di ridurre la distanza tra offerte di lavoro e domanda, proprio in un contesto di persistente incertezza economica e sociale.
Il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nelle aziende lombarde
L’adozione dell’intelligenza artificiale nelle imprese lombarde segna un passaggio cruciale. Più del 59% delle aziende ha già integrato o sta valutando di introdurre strumenti di AI nei propri processi. A sorpresa, questa tecnologia non sembra destinata a ridurre i posti di lavoro ma a migliorare la produttività e la creatività.
Principali ambiti di applicazione
Lo uso della AI riguarda principalmente:
- l’analisi e gestione dei dati
- l’automazione dei processi produttivi
- le attività di ricerca e sviluppo
Anche la gestione delle risorse umane e il supporto clienti rappresentano ambiti di applicazione rilevanti, con un coinvolgimento del 24% delle imprese.
Ostacoli e soluzioni
Pure se l’introduzione della tecnologia si scontra con ostacoli concreti, come:
- la complessità tecnica
- la mancanza di competenze interne
le aziende rispondono con azioni mirate. Un 27% ha già pianificato interventi per colmare le lacune, privilegiando:
- la formazione interna
- il ricorso a consulenti esterni
- solo una minoranza punta su assunzioni di personale specializzato
Pasini interpreta questo atteggiamento come “la presa di coscienza che l’innovazione può sostenere la crescita e la competitività, senza necessariamente trasformarsi in un mezzo per tagliare organici.” Le imprese lombarde sembrano quindi orientate a un uso sostenibile e funzionale dell’intelligenza artificiale.
Aumenti salariali nel 2024 e la ripresa del potere d’acquisto
Le imprese lombarde hanno pianificato un aumento degli stipendi per il 2024 attorno al 3,1% in media. Per gli operai è prevista una crescita retributiva del 3%, mentre impiegati e dirigenti potranno contare su incrementi del 3,4%. Questi dati sono in linea con le previsioni del Centro Studi di Confindustria per il panorama nazionale.
Elementi di contesto
Questo aumento deriva da una volontà di adeguare i salari a un’inflazione che resta presente ma rallenta rispetto al passato recente. Di fatto, i lavoratori in Lombardia vedranno una crescita reale del potere d’acquisto. È un elemento significativo, considerato che l’economia globale mantiene ancora zone di incertezza e volatilità.
Le strategie retributive giocano un ruolo nello stabilire un equilibrio con la domanda di lavoro e la pressione sui costi delle aziende. Questi incrementi aiutano a trattenere il personale e a evitare tensioni sociali, che nel recente passato hanno caratterizzato alcune aree del mercato del lavoro.
La stabilizzazione dello smart working nelle aziende lombarde
Dopo gli scossoni dovuti alla pandemia di Covid-19, lo smart working nelle aziende lombarde si è assestato a una nuova normalità. Il 47% delle imprese ha creato regole formali per gestire il lavoro da remoto, che oggi coinvolge il 28% dei dipendenti.
Bilanci dell’esperienza
Non si tratta più di uno strumento emergenziale né di un completo ritorno in ufficio, ma di una prassi che fa parte della vita lavorativa quotidiana e ben organizzata. Le imprese hanno trovato un equilibrio tra esigenze operative e aspettative dei lavoratori.
Questo modello consente di sostenere la produttività anche fuori dall’ambiente tradizionale, favorendo una diversa qualità della vita e riducendo tempi e costi di spostamento. Al tempo stesso, le aziende monitorano con attenzione gli effetti sul coinvolgimento e la collaborazione interna.
L’esperienza acquisita in questi anni ha portato a procedure più strutturate e chiare, permettendo di mantenere bilanci tra flessibilità e controllo, aspetti fondamentali nel contesto attuale del mercato del lavoro lombardo.