il marito di Vasilica Potincu si costituisce a Brescia, negando coinvolgimento nell’omicidio di Legnano
Il marito di Vasilica Potincu si è consegnato ai carabinieri a Brescia, negando il coinvolgimento nell’omicidio della moglie, mentre le indagini continuano per chiarire la sua posizione.

Il marito di Vasilica Potincu, donna uccisa a Legnano, si è consegnato spontaneamente ai carabinieri di Brescia, negando il coinvolgimento nell’omicidio mentre è ricercato per reati precedenti in Romania. - Unita.tv
La vicenda legata alla morte di Vasilica Potincu, la donna romena di 35 anni trovata uccisa a Legnano, ha registrato una svolta ieri quando il marito 37enne si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Brescia. Richiesto da un mandato di arresto europeo per reati antecedenti in Romania, l’uomo ha escluso ogni responsabilità nell’omicidio della consorte durante l’interrogatorio.
Il contesto del caso di Vasilica Potincu e la ricerca del marito
Il caso di Vasilica Potincu ha suscitato scalpore a Legnano, nel milanese, dove la donna è stata rinvenuta senza vita. Le indagini si sono concentrate sul marito, un autotrasportatore di 37 anni, latitante a causa di un mandato di arresto europeo spiccato dalla giustizia romena per precedenti reati. L’uomo è stato ricercato con insistenza dalla polizia italiana dopo il ritrovamento del cadavere della moglie, suscitando particolare attenzione mediatica.
L’arresto europeo rappresenta uno strumento che consente la cooperazione tra paesi UE per catturare persone coinvolte in infrazioni penali. In questo caso specifico, oltre al sospetto di partecipazione nell’omicidio, esisteva una serie di accuse pendenti contro l’uomo in Romania, motivo principale della sua latitanza. Il suo gesto di presentarsi alle forze dell’ordine ha interrotto questa fase di fuga.
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La consegna spontanea come segnale di collaborazione
Il fatto che l’uomo si sia consegnato spontaneamente ai carabinieri è stato interpretato come un possibile segnale di collaborazione o volontà di chiarire la sua posizione di fronte alle accuse.
La consegna ai carabinieri di Brescia e le dichiarazioni dell’uomo
Nel pomeriggio di ieri, il marito di Vasilica Potincu si è consegnato presso una caserma dei carabinieri a Brescia, città distante da Legnano ma dove probabilmente si era nascosto. L’uomo ha parlato ai militari, respingendo le accuse riguardanti la morte della moglie. Ha sostenuto di non aver avuto alcun coinvolgimento nel delitto, dichiarazione che ora sarà verificata dagli inquirenti.
Il 37enne, autotrasportatore di professione, ha ammesso invece la propria presenza sul territorio italiano ma ha voluto chiarire che i problemi giudiziari aperti nei suoi confronti riguardano episodi passati in Romania, non collegati all’omicidio. Le autorità hanno preso atto della sua spontanea decisione di consegnarsi, procedendo al fermo per i reati già accertati e a ulteriori accertamenti sulla morte di Vasilica.
Il ruolo della professione e dello spostamento geografico
L’attività lavorativa dell’uomo come autotrasportatore potrebbe essere stata un elemento cruciale nella sua capacità di spostamento, così come la scelta di nascondersi proprio a Brescia.
Gli sviluppi delle indagini dopo la costituzione del marito
Dopo la consegna del marito ai carabinieri, il lavoro degli inquirenti si focalizza sulla verifica della ricostruzione fornita dall’uomo. La Procura di Legnano e gli investigatori stanno analizzando i dettagli del caso e le eventuali prove legate al delitto. Il fatto che l’arrestato sia ricercato principalmente per reati precedenti in Romania complica le valutazioni sull’eventuale responsabilità nel decesso della consorte.
La collaborazione tra le autorità italiane e quelle romene è essenziale in questa fase, soprattutto per approfondire la posizione legale dell’uomo e i reati che lo riguardano in patria. Ai carabinieri spetta anche il compito di ricostruire con accuratezza gli ultimi movimenti della coppia e di verificare eventuali testimonianze o indizi che possano collegare il 37enne all’omicidio. L’attività investigativa va avanti, alla ricerca di elementi concreti e risposte sul tragico episodio di Legnano.