
Il generale Maurizio Stefanizzi, tra i carabinieri con il servizio più lungo d’Italia, ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Trieste prima del suo imminente pensionamento, riconoscendo una carriera di quasi 50 anni dedicata a sicurezza e impegno sociale. - Unita.tv
Il generale di corpo d’armata Maurizio Stefanizzi, tra i più longevi nella storia dell’Arma dei carabinieri, ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Trieste. Nato nel 1960 a Bisignano, in provincia di Cosenza, Stefanizzi si avvicina alla pensione dopo quasi cinquant’anni di servizio, un record per durata che supera anche quello del comandante generale dell’Arma. Il ruolo e il percorso di questo ufficiale raccontano un pezzo importante della storia recente dell’Arma e della sua vicinanza alla società.
Il percorso lungo quasi mezzo secolo nell’arma dei carabinieri
Maurizio Stefanizzi si è arruolato il 26 settembre 1976, intraprendendo una carriera che dura ormai da 49 anni. Nonostante non sia formalmente il carabiniere più anziano anagraficamente, detiene il primato per la durata del servizio in attività attiva. Questa continuità è un dato raro in un corpo militare che ha visto molti cambiamenti nelle decadi trascorse. Stefanizzi ha attraversato epoche diverse, adattandosi a ruoli e responsabilità che hanno coinvolto territori molto vasti e complessi.
Comando interregionale e competenze gestionali
Nel 2023 ha assunto il comando interregionale che comprende quattro regioni: Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, una zona di particolare interesse strategico per l’Arma. In questa veste, ha dimostrato capacità di gestione sia delle risorse operative sia delle relazioni con le comunità locali. Il comandante ha sottolineato più volte il ruolo centrale dei carabinieri nel proteggere i cittadini più vulnerabili, un compito che ha costantemente ribadito durante la sua lunga carriera.
Radici famigliari e formazione accademica del generale stefanizzi
La passione per l’Arma prende le mosse da lontano per Stefanizzi. Sia suo padre che suo nonno erano carabinieri, e quest’ultimo aveva combattuto nella Grande guerra. Questo legame familiare ha segnato profondamente la sua scelta di vita e il modo in cui ha interpretato il suo ruolo. La continuità generazionale è un elemento che spesso si ritrova in storie come la sua, dove il senso di appartenenza e il dovere si tramandano come valori fondamentali.
Preparazione e titoli accademici
Sul piano formativo, Stefanizzi ha accumulato una serie di qualifiche di rilievo. Ha conseguito due lauree, frequentato l’Accademia Militare di Modena, e completato il Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze presso il Centro Alti Studi della Difesa. A questi titoli si aggiungono due master, che hanno contribuito a consolidare le sue competenze in settori delicati come la sicurezza e la gestione strategica. Il suo curriculum accademico riflette una preparazione approfondita e multidisciplinare, utile nell’interpretare i complessi compiti di comando.
Onorificenze e riconoscimenti nel corso della carriera
Il generale Stefanizzi ha guidato diversi reparti e comandi, affrontando sfide operative variegate. Nel corso degli anni ha ricevuto numerose medaglie e riconoscimenti che testimoniano non solo la sua longevità ma l’impegno e la dedizione dimostrati. Questi attestati spesso riflettono interventi in contesti critici, il coordinamento di missioni importanti, e la capacità di mantenere alta la disciplina e la morale delle forze.
Il conferimento della cittadinanza onoraria a Trieste rappresenta un ulteriore segno di stima da parte di una città alla quale Stefanizzi è legato da motivazioni personali e storiche. Ha definito il legame con trieste come una “parentesi personale”, presagio della prossima conclusione della sua carriera attiva. In effetti, ha annunciato di andare in pensione a venti giorni dalla cerimonia, un evento che chiude un lungo capitolo di lavoro nell’Arma.
La figura di Maurizio Stefanizzi incarna dunque un esempio di servizio duraturo e di continuità generazionale nell’Arma dei carabinieri. Il riconoscimento di Trieste si aggiunge alle attestazioni ricevute lungo la sua carriera, costruita su un misto di radici personali, formazione rigorosa e operatività sul campo.