Home Il festival dell’adolescenza a Milano si chiude con gli stati generali delle politiche sociali

Il festival dell’adolescenza a Milano si chiude con gli stati generali delle politiche sociali

Dodici comuni dell’hinterland milanese, coordinati da Spazio Giovani Martesana, hanno organizzato il primo festival dell’adolescenza a Vimodrone per discutere strategie educative e coinvolgere i giovani nel futuro.

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Dodici comuni dell’hinterland milanese, coordinati da Spazio Giovani Martesana, celebrano 25 anni di collaborazione con il festival dell’adolescenza, promuovendo il dialogo tra giovani, educatori e amministratori per costruire strategie condivise a sostegno delle nuove generazioni. - Unita.tv

Dodici comuni dell’hinterland milanese si sono uniti da 25 anni con l’obiettivo di offrire risposte concrete ai giovani. L’evento conclusivo del primo festival dell’adolescenza, ospitato a Vimodrone, apre le porte a un confronto fra amministratori, educatori e adolescenti, per discutere le strategie da adottare in futuro. Questa rete si basa sul coordinamento di Spazio Giovani Martesana e coinvolge Comuni come Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio e altri.

La rete dei comuni dell’hinterland e il ruolo di spazio giovani martesana

Da 25 anni dodici comuni collaborano per costruire una rete di supporto ai ragazzi del territorio. La principale cabina di regia è Spazio Giovani Martesana, un coordinamento che si occupa di intercettare le esigenze e i sogni degli adolescenti. I comuni coinvolti spaziano da Bussero e Cambiago fino a Vimodrone, e questa rete si è evoluta per adattarsi alle esigenze in mutamento mantenendo un filo diretto con i giovani.

L’esperienza ha permesso di scambiare metodi educativi e proposte pratiche e di attivare iniziative che tengono conto della realtà locale. Il coordinamento pedagogico, gestito dalla cooperativa LaFucina, assicura un approccio unificato che mette al centro i bisogni espressi dagli adolescenti, con un occhio attento alle trasformazioni sociali e culturali. Questo modello ha creato una base solida attorno alla quale amministratori e educatori si confrontano regolarmente per migliorare gli interventi sul territorio.

Il festival dell’adolescenza: eventi e tematiche affrontate

Il festival ha occupato una settimana, toccando vari aspetti della vita dei ragazzi con oltre 70 eventi distribuiti in 12 città. A Pioltello, per esempio, l’attenzione si è concentrata sull’uso consapevole dei social media, un argomento cruciale vista l’incidenza delle tecnologie sulle nuove generazioni. Accanto a questo tema, si è esplorato l’impatto ambientale, collegando la sensibilità giovanile all’attenzione per la sostenibilità, un aspetto che cresce sempre più fra i partecipanti.

L’insieme degli eventi ha stimolato riflessioni sulle sfide che i ragazzi affrontano oggi, come la ricerca di identità in un mondo digitale e complesso. Tante attività hanno coinvolto direttamente i giovani, ottenendo riscontri concreti grazie a laboratori, dialoghi e testimonianze che hanno contribuito a delineare nuove possibilità per la crescita personale e sociale.

Il confronto di vimodrone e la centralità dei giovani nelle decisioni future

L’appuntamento più importante si è svolto a Vimodrone, in via Battisti, dove adulti e ragazzi hanno partecipato insieme a un confronto aperto. La discussione ha avuto come focus l’azione educativa e le strategie per fronteggiare le difficoltà attuali e creare opportunità. Monica Brotto, presidente della cooperativa LaFucina, ha sottolineato come la vera differenza rispetto al passato non stia nei giovani ma negli adulti, spesso più fragili e disorientati.

Secondo la pedagogista, è essenziale dare tempo ai ragazzi, senza sovraccaricarli di stimoli, mettendo l’ascolto e la presenza al centro del rapporto con le nuove generazioni. Durante il workshop, le varie parti si sono messe fianco a fianco per co-progettare soluzioni, mettendo in evidenza che il compito di trasformare i bisogni in azioni spetta agli adulti.

La visione degli amministratori e l’impegno per il futuro

Marta Gerli, assessore ai giovani di Pioltello, ha evidenziato come il festival rappresenti un momento significativo. L’iniziativa mette sotto la luce i giovani e il dialogo fra generazioni, incoraggiando la riflessione su come rispondere alle loro necessità. La settimana di eventi ha tracciato una strada da seguire, non solo per questa edizione ma anche per gli anni a venire, confermando la volontà di tenere vive queste discussioni sul territorio.

L’approccio scelto durante il festival, con eventi che privilegiano l’ascolto e la partecipazione diretta dei ragazzi, prova a costruire una comunità che sappia affrontare insieme i cambiamenti sociali. Il lavoro fatto dalle amministrazioni, insieme a educatori e operatori, dovrebbe portare alla definizione di strategie più mirate, rispettose del contesto locale e delle esigenze che emergono nelle diverse realtà coinvolte.