Il consiglio comunale di milano propone di illuminare palazzo marino con la scritta “all eyes on gaza” in segno di solidarietà

Milano si mobilita per Gaza con una mozione che chiede di illuminare Palazzo Marino con “all eyes on gaza”, richiamando l’attenzione sulla sofferenza dei civili colpiti dalla guerra.
Milano propone di illuminare Palazzo Marino con la scritta "all eyes on gaza" per sensibilizzare sulla crisi umanitaria a Gaza e mostrare solidarietà alle vittime della guerra. - Unita.tv

La città di milano si mobilita contro la tragedia che colpisce la popolazione civile di gaza, ora più che mai sotto i riflettori per le gravissime conseguenze della guerra in corso. Una mozione presentata in consiglio comunale chiede di illuminare palazzo marino con la scritta “all eyes on gaza”, richiamando l’attenzione sulla sofferenza di chi vive sotto i bombardamenti. Questa iniziativa, sostenuta da diversi gruppi politici, punta a mettere in luce le piccole e grandi vittime di un conflitto che continua a mietere vite innocenti, soprattutto bambini e sfollati.

La mobilitazione dei consiglieri comunali per un gesto simbolico di solidarietà

Il 12 maggio 2025, i consiglieri comunali di milano Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini, entrambi dei Verdi, hanno annunciato la discussione in consiglio di una mozione che propone un gesto di visibilità per la popolazione di gaza. L’idea che palazzo marino venga illuminato con la scritta “all eyes on gaza” nasce dalla volontà di non restare indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. Questa proposta ha raccolto l’appoggio esteso di tutto il partito democratico, della lista sala e del gruppo misto.

Un impegno concreto per i diritti umani

La mozione rappresenta un impegno concreto da parte della città, che da sempre si è distinta per la difesa dei diritti umani, nel testimoniare vicinanza alle vittime di un conflitto che provoca sofferenze inaccettabili. I consiglieri sottolineano che si tratta di un segnale per mantenere accesi i riflettori su una crisi umanitaria troppo spesso ignorata o ridotta a cronaca di passaggio.

Le gravi conseguenze della guerra e l’urgenza di una risposta pubblica

Negli ultimi giorni, gli attacchi militari israeliani hanno colpito direttamente strutture civili, tra cui scuole frequentate da sfollati. I bombardamenti hanno causato la morte di numerosi civili, molti dei quali bambini. Questa realtà tragica viene denunciata apertamente dai promotori della mozione, che sottolineano come la comunità internazionale non abbia mai riservato a gaza un momento di cordoglio degno di questo nome.

Un appello a mantenere viva l’attenzione

Parlare della guerra significa raccontare soprattutto il prezzo pagato da chi non ha alcun coinvolgimento diretto nella politica o nei conflitti militari: donne, uomini e bambini che vivono nell’ombra di una violenza che sembra non fermarsi mai. Da qui nasce l’appello di “all eyes on gaza”, che chiede di non distogliere lo sguardo dal dolore che si ripete, per non abituarsi a queste tragedie.

Milano e il suo ruolo nella difesa dei diritti umani: un impegno oltre la retorica

Milano ha da sempre mostrato un’attenzione particolare per i temi legati ai diritti umani, alle minoranze e alle situazioni di emergenza umanitaria. La proposta di illuminare palazzo marino con un messaggio forte nasce da questo spirito civico, oltre che dalla consapevolezza che l’azione locale può contribuire a tenere alta la sensibilità generale.

Un segnale chiaro contro la violenza

La città vuole schierarsi in modo chiaro contro la violenza e a favore di una presa di coscienza collettiva. L’iniziativa ha un valore simbolico ma anche pratico: serve a scuotere le coscienze e a invitare le istituzioni e i cittadini a non abbassare mai la guardia di fronte a eventi che minano la dignità umana. La mobilitazione superpartes in consiglio dimostra quanto sia condiviso il bisogno di prendere posizione, soprattutto in momenti di crisi così drammatici.

Palazzo marino, cuore istituzionale di milano, rifletterà così un messaggio che richiama la responsabilità morale di ogni singolo cittadino, ricordando che dietro le notizie ci sono persone reali, con nomi e volti. L’attenzione verso gaza si traduce in un’azione visibile che vuole rompere l’indifferenza e trasformare il silenzio in segno di denuncia.