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Il comune di rho promuove eventi culturali per la giornata nazionale della legalità contro le mafie

Il Comune di Rho celebra la Giornata nazionale della legalità con iniziative per giovani, tra cui mostre artistiche e incontri, per promuovere la memoria delle vittime di mafia e l’impegno civile.

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Il Comune di Rho ha organizzato una serie di eventi educativi e culturali, coinvolgendo scuole e parrocchie, per commemorare la Giornata nazionale della legalità e promuovere la lotta contro mafia ed ecomafie tra i giovani. - Unita.tv

Il Comune di Rho ha organizzato numerose iniziative per celebrare la Giornata nazionale della legalità del 23 maggio, giorno che ricorda la strage di Capaci del 1992. In quella tragica occasione persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Le manifestazioni coinvolgono soprattutto scuole e parrocchie del territorio, con attività che avevano l’obiettivo di far riflettere soprattutto i giovani sul tema della lotta alla mafia e al crimine organizzato. L’iniziativa pone al centro dell’attenzione sia i personaggi storici che le vittime di mafia meno conosciute, affrontando pure il fenomeno delle ecomafie.

Mostra “la legalità negli occhi delle ragazze e dei ragazzi”: arte e memoria a villa burba

Il 23 maggio alle 11.30 nella sala delle colonne di Villa Burba si è tenuta l’inaugurazione di una mostra realizzata dagli studenti di diverse scuole della città. Il progetto, intitolato “la legalità negli occhi delle ragazze e dei ragazzi”, ha coinvolto i ragazzi nella creazione di opere artistiche ispirate all’impegno civile di figure chiave contro le mafie. Nel percorso espositivo ci sono lavori che raccontano la storia di sacerdoti impegnati in prima linea contro il crimine, oltre a testimonianze visive su personaggi come Peppino Impastato, Giovanni Falcone e la testimone di giustizia Lea Garofalo. La mostra presenta anche riflessioni sulle vittime innocenti della mafia e sul fenomeno delle ecomafie, per sottolineare l’importanza di combattere ogni forma di illegalità.

Gli studenti hanno lavorato sia in classe che sul territorio, raccogliendo informazioni e condividendo storie che spesso non fanno parte della narrazione ufficiale. L’obiettivo è stato stimolare un dialogo aperto tra coetanei sul ruolo dell’etica civile e sulla responsabilità individuale nella difesa della legalità. Gli organizzatori hanno voluto dare spazio alla creatività giovanile per far emergere idee concrete e sentimenti, mettendo in luce temi complessi e drammatici attraverso il linguaggio dell’arte. Villa Burba, luogo centrale per la cultura cittadina, ha offerto uno spazio adatto per accogliere queste riflessioni e dare visibilità al lavoro degli studenti.

Serata di incontri e testimonianze sulla legalità: voci dalla parrocchia e dalla lotta antimafia

La sera del 23 maggio, sempre a Villa Burba, nella sala convegni si è tenuto un incontro dal titolo “legalità: itinerari educativi e partecipazione”. Qui sono intervenuti protagonisti legati alla lotta antimafia e a progetti di impegno sociale che coinvolgono i giovani. Tra i relatori don Pasquale Incoronato, noto per il suo ruolo alla guida della Locanda di Emmaus a Ercolano, un punto di riferimento per molti ragazzi in difficoltà. Ha portato la voce diretta di giovani impegnati in quella realtà, raccontando le difficoltà e le speranze di chi sceglie di stare dalla parte della legalità in territori segnati dalla criminalità.

Elena Comignani, ausiliaria diocesana nella parrocchia del Buon Rimedio a Scampia, ha parlato delle attività sul territorio napoletano, di come la comunità si mobiliti per accogliere e sostenere i giovani nelle periferie più problematiche. L’incontro ha messo in luce diverse modalità di fare educazione alla legalità, puntando sulla partecipazione diretta e sulla costruzione di reti di solidarietà. Questo spazio ha permesso di confrontarsi su esperienze concrete, dando voce a chi opera quotidianamente contro mafie e disagio sociale, non solo sulle carte o nei libri.

Apporto delle scuole: performance, tornei e premi per mantenere viva la memoria

Le iniziative organizzate dal Comune di Rho vanno al di là della giornata del 23 maggio. Venerdì successivo, alle 11, nel Parco della Legalità di via San Bernardo si svolgeranno performance offerte dalle scuole secondarie cittadine. I ragazzi proporranno momenti artistici e teatrali dedicati alle vittime di mafia, un modo per coinvolgerli attivamente e rafforzare la consapevolezza collettiva sull’importanza di non dimenticare. Questi eventi in spazi aperti facilitano la partecipazione anche delle famiglie e della cittadinanza.

Lunedì 26 maggio, nella palestra della scuola Salvatore di Giacomo, si tiene un torneo di pallavolo misto intitolato “combattiamo la mafia”. Vi partecipano istituti come il Liceo Majorana, il Liceo Rebora, il Liceo Falcone e Borsellino, il Cannizzaro, il Mattei e l’Istituto Puecher-Olivetti. Nel corso della giornata verranno consegnate targhe alle scuole, dedicate a ricordare alcune vittime della criminalità organizzata. Questo evento ha finalità educative e sportive, unendo al movimento fisico il ricordo e la partecipazione attiva alla lotta contro la mafia.

Coinvolgimento e memoria attiva nelle scuole

Il coinvolgimento delle scuole rappresenta un aspetto chiave di questa serie di iniziative. Gli studenti diventano protagonisti e non solo spettatori della memoria, sperimentano varie forme di espressione e di partecipazione civile. Così facendo, il messaggio della legalità si trasferisce direttamente alle nuove generazioni, che sono chiamate a mantenere viva questa attenzione nel futuro. Il calendario ricco di appuntamenti reso possibile dalla collaborazione fra istituzioni, scuole e comunità di fede conferma l’importanza della lotta contro ogni forma di illegalità sul territorio di Rho.