La piscina Argelati di Milano resta un bene pubblico. Dopo mesi di tentativi andati a vuoto per affidarne la ristrutturazione a un privato, l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire direttamente. Il Comune investirà tra i 15 e i 20 milioni di euro per rimettere a nuovo l’impianto vicino al Naviglio Grande chiuso ormai dalla fine dell’estate 2022. L’operazione prevede tempo, risorse e impegno per restituire alla città uno spazio sportivo importante, seguendo una linea che punta a mantenere la gestione pubblica.
La chiusura della piscina argelati e i tentativi di collaborazione privata
Nel settembre del 2022 la piscina Argelati ha chiuso i battenti, lasciando un vuoto significativo nel quartiere attorno a Naviglio Grande. La struttura separata dal centro città, rappresentava un punto di riferimento per centinaia di residenti e appassionati di nuoto. L’assessora allo Sport Martina Riva ha cercato di trovare un partner privato disposto a investire in un restyling funzionale e nel contempo valorizzare la funzione sociale del luogo.
Questa strada però si è rivelata impraticabile. Nessuna società ha presentato proposte soddisfacenti, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto sociale che l’amministrazione reputa fondamentale per la gestione del bene pubblico. La ricerca di un privato che garantisse investimenti e continuità nella manutenzione e nell’uso dell’impianto si è arenata, costringendo la giunta a ripensare il progetto sulla base delle esigenze della città e delle condizioni attuali del mercato.
Le richieste emerse da cittadini e associazioni hanno orientato la decisione verso una soluzione pubblica. Lo stop ai tentativi di cedere in gestione privata la piscina ha segnato una svolta nel modo di affrontare la riqualificazione dell’impianto, spingendo verso un intervento diretto da parte del Comune.
La decisione di investire pubblicamente: tempi, risorse e sfide
Durante un incontro pubblico organizzato lunedì 2025 a Palazzo Marino dalla Lista Sala, Martina Riva ha ufficializzato la nuova strategia del Comune. Lo stanziamento previsto per rimettere in funzione la piscina Argelati si aggira tra i 15 e i 20 milioni di euro. La cifra coprirà sia la progettazione sia i lavori di ristrutturazione. I tempi stimati sono di circa cinque anni dall’avvio all’apertura al pubblico.
Il percorso non si ferma al finanziamento: l’iter amministrativo coinvolgerà più passaggi istituzionali, dal ciclo di commissioni consiliari all’approvazione di un ordine del giorno in Consiglio comunale. Il Comitato indirizzerà l’assessorato ad avviare l’intervento mantenendo un approccio pragmatico, volto a salvaguardare l’uso pubblico e sociale della piscina. L’assessorato al Bilancio, con Emmanuel Conte presente all’incontro, gioca un ruolo chiave nel sostenere l’investimento. L’operazione evidenzia un impegno concreto dell’amministrazione milanese nell’offrire spazi sportivi accessibili, anche se il processo richiede pazienza, progettazione approfondita e risorse finanziarie consistenti.
I lavori tecnici riguarderanno la ristrutturazione degli impianti, adeguamenti normativi, miglioramenti della sicurezza e probabilmente interventi per rendere più sostenibile l’edificio, vista la crescente attenzione per l’efficienza energetica negli spazi pubblici. La piscina, una volta riaperta, dovrebbe rispondere non solo alle esigenze sportive ma anche a una funzione sociale più estesa, includendo programmi rivolti a scuole e associazioni territoriali.
La reazione del pd milanese e il ruolo dei consiglieri comunali
Il Partito democratico cittadino ha accolto con favore la decisione del Comune di investire risorse pubbliche per l’Argelati. Il segretario metropolitano Alessandro Capelli e la capogruppo Beatrice Uguccioni hanno ribadito come si tratti di un risultato frutto di anni di impegno da parte dei consiglieri democratici.
Il lavoro nelle commissioni Sport e Olimpiadi, presiedute da Angelica Vasile e Alessandro Giungi, ha spinto il Comune a prendere una posizione chiara, mettendo da parte l’ipotesi di privatizzazione. Secondo i rappresentanti del Pd la scelta conferma la volontà di far vivere la piscina come spazio pubblico, accessibile e aperto a tutti.
Il coinvolgimento diretto dei consiglieri ha mantenuto all’ordine del giorno la questione, sollecitando il Comune a trovare soluzioni efficaci. Le risorse pubbliche destinate all’Argelati rappresentano un segnale dell’attenzione verso impianti sportivi aperti alla collettività. Questo caso può diventare un modello per altre strutture in difficoltà, sottolineando l’importanza del ruolo comunale sia nelle scelte di investimento che nella salvaguardia degli spazi pubblici.
Prospettive future per la piscina argelati
L’argomento ha assunto rilievo anche in vista delle prossime occasioni sportive, in cui il Comune punta a garantire strutture adeguate per la cittadinanza e gli eventi. La disponibilità finanziaria e amministrativa del Comune apre la strada a una nuova fase per la piscina Argelati e il suo quartiere.
“Un investimento che punta a confermare la vocazione sociale e sportiva di questo spazio, con un occhio rivolto all’innovazione e alla sostenibilità,” ha commentato Martina Riva durante l’incontro.