Home Il centrodestra spinge per una seconda farmacia: polemiche sulla mancata apertura a palazzo cusano

Il centrodestra spinge per una seconda farmacia: polemiche sulla mancata apertura a palazzo cusano

Il centrodestra chiede l’apertura di una seconda farmacia nel quartiere Strecia, mentre l’amministrazione evidenzia ostacoli burocratici e tecnici che bloccano il progetto da anni.

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Il centrodestra chiede l'apertura di una seconda farmacia nel quartiere Strecia, mentre l'amministrazione comunale evidenzia ostacoli tecnici e burocratici che hanno bloccato il progetto. - Unita.tv

Nel cuore della città si riaccende la questione sulla necessità di una seconda farmacia che possa servire meglio il quartiere della Strecia, piazza Marcellino e le vie Zucchi e Manzoni. Mentre il centrodestra organizza gazebo in vista di una raccolta firme per sostenere un progetto fermo da anni, l’amministrazione risponde spiegando le difficoltà incontrate e ribadendo una posizione prudente sull’apertura del nuovo servizio. Il confronto politico e amministrativo si concentra sui ritardi e sulle motivazioni tecniche dietro la mancata realizzazione della farmacia.

La richiesta del centrodestra: una seconda farmacia per il quartiere strecia e zone limitrofe

Il centrodestra ha rilanciato l’appello per installare una seconda farmacia, definendola un servizio essenziale che la comunità attende da tempo. Negli ultimi giorni, i rappresentanti di questa parte politica hanno allestito gazebo in varie zone del quartiere, proprio per raccogliere firme e creare pressione sull’amministrazione affinché riattivi un progetto rimasto fermo. I promotori sostengono che la decisione del comune di non procedere con l’apertura di questo punto farmacia, fissato nell’area di Palazzo Cusano, rappresenti un grave danno per i cittadini.

La posizione dell’opposizione e le motivazioni della petizione

Secondo l’opposizione, l’assenza della seconda farmacia penalizza soprattutto chi abita nella zona Strecia e nelle vie vicine, dove la presenza di un presidio sanitario faciliterebbe l’accesso ai farmaci e aumenterebbe la comodità per tutti, specie per chi ha difficoltà di spostamento. La petizione lanciata si basa proprio sull’urgenza di garantire un servizio medico-sanitario anche in queste aree, per migliorare la qualità della vita e rispondere alle esigenze quotidiane dei residenti. L’iniziativa politica si è fatta anche portavoce di una critica verso l’amministrazione, accusata di non aver dato seguito in passato alle risorse e agli spazi individuati.

Le spiegazioni dell’amministrazione sullo stop al progetto e i problemi tecnici

L’amministrazione comunale ha risposto alle accuse ricordando che il tema della seconda farmacia non è stato ignorato, ma è stato oggetto di rilevanti ostacoli concreti nel corso degli ultimi anni. Secondo quanto dichiarato da Massimo De Rosa, assessore all’Innovazione e smart city, il progetto nacque nel 2018 con uno spazio già pronto a Palazzo Cusano. Tuttavia, in quasi cinque anni non si è potuto procedere all’apertura vera e propria, per diversi fattori che hanno rallentato i lavori e le autorizzazioni.

I vincoli imposti dalla soprintendenza e altri ostacoli

Uno dei principali problemi riportati riguarda l’intervento della Soprintendenza, che ha imposto vincoli limitativi rispetto alle modifiche possibili nell’edificio storico dove sarebbe stata collocata la farmacia. Le lungaggini burocratiche si sono sommate alla rinuncia dell’impresa incaricata, che ha abbandonato il progetto per difficoltà organizzative. Inoltre, un parere tecnico negativo emesso dal Cda della municipalizzata ha certificato alcune criticità, tra cui l’assenza di parcheggi nell’area, elemento ritenuto fondamentale per garantire accessibilità e sicurezza ai frequentatori del servizio.

Il quadro complessivo presentato dall’assessore De Rosa spiega una fase di stallo che dipende non solo da volontà politica ma da problemi reali legati agli spazi, ai tempi e ai vincoli normativi. In questo senso, l’amministrazione sottolinea come la priorità rimanga la tutela della salute e che l’apertura di un nuovo punto farmacia dovrà rispettare criteri di sostenibilità economica e utilità concreta per i residenti.

Il confronto politico dentro e fuori le istituzioni

Il blocco della seconda farmacia ha innescato una disputa politica che assume toni accesi soprattutto nel confronto tra maggioranza e opposizione in città. L’opposizione accusa l’attuale governo comunale di bloccare un progetto utile e chiede che le firme raccolte siano un segnale forte per avviare la pratica senza ulteriori indugi. Dall’altra parte, l’amministrazione respinge le polemiche, sottolineando come molte delle difficoltà riscontrate risalgano a periodi in cui la stessa opposizione era parte della maggioranza e non ha fatto partire l’intervento.

Le dichiarazioni ufficiali dell’amministrazione

Il sindaco e assessori hanno ribadito che l’apertura di un nuovo presidio sanitario sarà valutata solo al verificarsi di condizioni concrete di fattibilità e sicurezza normativa, escludendo ogni strumentalizzazione politica. L’assessore De Rosa ha specificato che la salute dei cittadini resta una questione seria, che non si presta a campagne elettorali o proteste basate su slogan.

La tensione rimane alta e il confronto potrà proseguire non solo nella sfida tra opposti schieramenti, ma anche nella ricerca di soluzioni tecniche più adeguate. Nel frattempo, la città continua a discutere sul valore di avere uno sportello farmaceutico in più, che possa davvero rispondere alle esigenze di un quartiere con una popolazione numerosa e sempre più bisognosa di servizi accessibili sul territorio.