Il casolare Peppino Impastato di Cinisi affidato in concessione gratuita alle associazioni della memoria antimafia

Il casolare di Peppino Impastato a Cinisi è stato affidato a tre associazioni per preservare la memoria civile e promuovere iniziative culturali contro la mafia, diventando un centro di impegno civico.
Il casolare di Peppino Impastato a Cinisi, simbolo della lotta antimafia, è stato affidato gratuitamente a tre associazioni per preservarne la memoria e promuovere iniziative culturali e civiche. - Unita.tv

Il casolare di Peppino Impastato a Cinisi, luogo simbolo della lotta contro la mafia dove il giovane giornalista fu assassinato, è stato consegnato in concessione d’uso gratuito a tre associazioni impegnate nel preservare la memoria civile. Questa operazione valorizza un sito carico di storia e testimonianza, ormai accessibile al pubblico per iniziative legate alla cultura antimafia e alla memoria attiva.

La consegna del casolare: un atto ufficiale per la memoria di Peppino Impastato

Questa mattina a Cinisi, in provincia di Palermo, è stato formalizzato il contratto di concessione d’uso gratuito per il casolare Peppino Impastato. Il bene passerà alla gestione congiunta di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato Onlus, il Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato Onlus e l’associazione culturale Peppino Impastato. Il contratto avrà una durata di sei anni, periodo in cui le associazioni si occuperanno di organizzare attività, eventi e la fruizione pubblica del luogo.

Il casolare rappresenta un punto di riferimento importante perché è il luogo dove, il 9 maggio 1978, fu trovato il corpo senza vita di Peppino Impastato, giovane giornalista impegnato a denunciare le infiltrazioni mafiose con la sua Radio Aut. Il sito è diventato così un pezzo vivo di memoria storica e civile, un centro da cui portare avanti, anche attraverso iniziative culturali, la testimonianza del suo coraggio.

Selima Giuliano, soprintendente per i beni culturali e ambientali di Palermo, ha descritto questo passaggio come “il frutto di anni di lavoro costante”. Prima l’iter per ottenere il vincolo sul casolare, poi l’esproprio e il restauro, e infine la formalizzazione della concessione alle associazioni. Ogni fase ha permesso di tutelare la struttura e renderla nuovamente accessibile.

Restauro e tutela del casolare affidato alla soprintendenza di Palermo

Il casolare è stato acquisito nel 2020 alla proprietà della Regione Siciliana ed è stato affidato alla Soprintendenza di Palermo per un progetto di recupero. L’intervento è stato finanziato con risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, con l’obiettivo di rispettare l’identità originale del luogo anche nelle aree esterne.

I lavori di restauro sono terminati nel 2023, sotto la supervisione dei tecnici della soprintendenza. Il progetto ha riguardato non solo la parte strutturale dell’edificio rurale ma anche l’area circostante, mantenendo le caratteristiche storiche e architettoniche coerenti con il valore simbolico del sito. Questo ha permesso di preservare il casolare come bene culturale, in modo tale che possa rappresentare un punto di riferimento stabile e duraturo per le future generazioni.

La tutela e valorizzazione del casolare nasce da una precisa volontà di trasmettere conoscenza e memoria. Nel cuore della Sicilia, sulla linea ferroviaria Palermo-Trapani, il sito si inserisce così in un percorso che collega luoghi legati alle vittime della mafia, riproponendo con forza la necessità di non dimenticare.

Un luogo di memoria e impegno civico nel cuore di Cinisi

Dal 1978 il casolare Peppino Impastato a Cinisi ha assunto un ruolo centrale per quanti vogliono ricordare la storia del giornalista ucciso per le sue denunce antimafia. Non a caso, è meta di continue visite e pellegrinaggi civili organizzati da associazioni e scuole che intendono mantenere vivo il suo esempio.

Il sito è parte del cosiddetto “percorso della memoria”, un itinerario che abbraccia luoghi che raccontano la lotta contro la criminalità organizzata in Sicilia. Oltre a conservare la memoria di Peppino Impastato, il casolare rappresenta anche uno spazio dove si proiettano dibattiti, iniziative culturali e incontri pubblici che stimolano la riflessione sulle mafie oggi.

Grazie alla nuova concessione, le tre associazioni avranno il compito di curare ogni aspetto legato alla gestione, promuovendo eventi educativi e momenti di confronto che permettano di allacciare il passato alla realtà contemporanea. Il casolare diventa così un centro propulsore di cultura civica, valore indispensabile per chi vive in Sicilia e non solo.