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Il caso di villa pamphili e il falso nome di francis kaufmann: dall’arresto in grecia al film mai realizzato

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Il mistero legato all’omicidio di villa pamphili si infittisce dopo l’arresto in grecia di un uomo sospettato di essere il killer di madre e figlia. L’identità dell’uomo, che per anni ha usato un falso nome, emerge soltanto ora e rivela come sia riuscito a ingannare anche persone esperte del settore cinematografico. Dietro la copertura di un progetto filmico, la vicenda assume contorni più complessi e inquietanti.

Arresto a skiathos e il doppio nome del sospettato

Il 20 aprile 2025 a skiathos, isola greca, le forze dell’ordine hanno fermato francis kaufmann, l’uomo sospettato dell’omicidio avvenuto nel parco di villa pamphili a roma. Kaufmann non era noto alle autorità italiane con questo nome, ma aveva passato anni utilizzando la falsa identità di rexal ford. L’arresto è avvenuto dopo accurati controlli e confronti con immagini e testimonianze.

La polizia greca ha scoperto che rexal ford, nome con cui l’uomo si presentava in ambito professionale, non corrispondeva affatto alla sua vera identità. La sua permanenza in europa si è svolta nel segno di queste menzogne. L’uso di un secondo nome ha contribuito a confondere chiunque fosse entrato in contatto con lui, compresi professionisti che lo avevano conosciuto bene.

Inganno e false piste investigative

L’agenzia di cronaca sottolinea che francis kaufmann avrebbe potuto passare inosservato continuando a insistere sulla identità fittizia, se non fosse stato per il confronto fotografico nelle indagini. Questi elementi fanno luce su come la buona fede di chi lavorava con lui sia stata ingannata dando origine a false piste investigative.

La relazione con il produttore e il progetto filmico “food fight”

Tra le persone maggiormente prese in contropiede dall’inganno figura ian franses, produttore per una società internazionale di investimenti a londra. Franses aveva instaurato rapporti con rexal ford per la realizzazione di un film intitolato “food fight”. L’uomo aveva presentato il progetto come molto concreto e aveva chiesto aiuto per reperire fondi.

Franses racconta di aver conosciuto “ford” da circa quattro anni e di aver ignorato la sua vera identità, fidandosi della persona apparentemente affidabile. Il produttore ha ammesso con sorpresa che soltanto vedendo le immagini di francis kaufmann nelle ultime settimane ha realizzato di essere stato duplice ingannato.

Il film “food fight” era stato registrato nel database delle pellicole britanniche l’8 maggio 2025, poco prima del ritrovamento dei corpi nel parco romano. Il progetto non ha mai ricevuto supporto concreto e sembra oggi più che altro un tentativo di raccogliere fondi con false premesse. Franses ha confermato di aver avvertito le autorità dopo il riconoscimento del sospettato e di aver messo a disposizione tutte le informazioni raccolte nelle sue interazioni con l’uomo.

Inganno e presunti scopi illeciti

Il sospetto che il film “food fight” fosse una copertura per attività illecite o una trappola per isolare la vittima viene valutato da chi conduce le ricerche. Alcuni testimoni hanno descritto l’uomo come abile nell’inganno e nell’ottenere fiducia, qualità che ha sfruttato per muoversi liberamente e nascondere le sue reali intenzioni.

Il contesto delle indagini e le implicazioni dell’inganno

Le indagini sull’uccisione di madre e figlia a villa pamphili stanno continuando, con l’obiettivo di chiarire definitivamente il ruolo di francis kaufmann nell’episodio. L’emergere del doppio nome e delle false identità ha complicato i lavori degli inquirenti, costretti a districarsi tra dichiarazioni contraddittorie e una rete di bugie.

Gli investigatori stanno inoltre analizzando i contatti e le persone incontrate da kaufmann negli ultimi anni, sia in italia che all’estero. L’ipotesi di un coinvolgimento più ampio in episodi criminali non è esclusa. Le misure in corso vogliono stabilire una catena di responsabilità e individuare eventuali complici o reti di supporto.

Difficoltà investigative e avvertimenti

La vicenda mette in luce le difficoltà di contrastare chi si avvale di falsità ben orchestrate. I nomi falsi, i progetti filmici inesistenti e la capacità di ingannare professionisti esperti confermano quanto sia arduo per le forze dell’ordine ricostruire verità in casi simili. Allo stesso tempo, mette in guardia chiunque si imbatta in offerte apparentemente interessante o richieste di denaro per iniziative poco chiare.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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