La sospensione della fermata della linea Trenord S-13 a Novate Milanese ha scatenato la protesta di molti cittadini e rappresentanti politici locali. Dopo la raccolta di oltre 700 firme e un’interrogazione in Consiglio regionale, Regione Lombardia ha fornito chiarimenti sulle ragioni di questa decisione e sul futuro della linea. A quasi quattro anni dall’avvio dei primi interventi, la questione resta aperta e alimenta dibattiti sull’efficacia delle scelte attuate.
La raccolta firme e l’interrogazione politica per la fermata novatese
A Novate Milanese oltre settecento abitanti si sono mobilitati, firmando una petizione per ottenere il ripristino della fermata soppressa sulla linea S-13 di Trenord. Questa iniziativa civica ha portato al deposito di un’interrogazione da parte del gruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia, con la richiesta di spiegazioni dall’assessore ai Trasporti circa la motivazione dei tagli e le prospettive future per la linea.
Il capogruppo Pd di Novate, Giovanni Barbarito, ha sottolineato come gli utenti non abbiano notato alcun miglioramento nel servizio, contrariamente a quanto annunciato dalla Giunta regionale. La protesta dei cittadini riflette un disagio reale, causato da ritardi e cancellazioni frequenti nelle corse da e verso Novate. Il tono della richiesta mira a sollecitare un ripensamento sulla gestione del trasporto locale e un’attenzione maggiore alle esigenze del territorio.
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Le ragioni di regione lombardia dietro la soppressione della fermata
Regione Lombardia ha giustificato la sospensione della fermata novatese come una misura necessaria per alleggerire i tratti più congestionati della linea S-13. L’obiettivo dichiarato era il miglioramento dell’affidabilità del servizio ferroviario, cercando di ridurre le difficoltà che si manifestano in alcune corse particolarmente cariche.
Tuttavia, molti passeggeri hanno segnalato che, a distanza di mesi, i problemi di ritardo e cancellazione persistono. Questo solleva interrogativi sull’efficacia di quella scelta e sulla gestione complessiva delle linee ferroviarie regionali. La Giunta sembra consapevole dei disagi ma, al momento, non ha annunciato soluzioni immediate. L’intervento si inserisce in un contesto più ampio di revisioni e lavori strutturali sulle tratte, che però richiederanno tempi lunghi.
I tempi previsti per il ripristino e le opere a milano bovisa
Il possibile ritorno delle fermate soppresse, tra cui quella di Novate Milanese, è legato al completamento dei lavori di raddoppio dei binari nello snodo di Milano Bovisa. Questo progetto prevede la realizzazione di quattro nuovi binari per aumentare la capacità e ridurre i colli di bottiglia in una delle stazioni più trafficate della città .
Il problema è che queste opere non si concluderanno prima di almeno quattro anni, un lasso di tempo che appare molto lungo per chi ogni giorno dipende dalla linea S-13 per i propri spostamenti. La prospettiva rischia di alimentare ulteriori proteste e richieste perché la sospensione attuale pesa sulle abitudini di molti pendolari.
Giovanni Barbarito e altre figure politiche e associative fanno leva proprio sul sostegno della comunità per sollecitare interventi più rapidi o provvedimenti compensativi. La politica locale prova a tenere alta l’attenzione sulle problematiche di mobilità , invitando Regione Lombardia a non rimandare troppo le decisioni.
La posizione del pd e le altre questioni di mobilità a novate
Il Partito Democratico locale ha affiancato la battaglia per il ripristino della fermata novatese con una mozione volta a impegnare la Giunta rispetto alla situazione della linea S-13. La maggioranza che governa la Regione ha però introdotto in quella discussione un altro tema, quello della linea 89 di Atm, spostando così il focus.
Il Pd ha protestato per questa deviazione, chiedendo con un’altra interrogazione quali passi siano stati fatti per migliorare la linea 89, che serve la zona di Novate. La risposta è stata scarna: una semplice segnalazione via mail senza riscontro da parte dell’azienda di trasporti pubblici milanese. Questo non ha fermato il gruppo, che intende continuare a insistere per ottenere attenzione politica su entrambi i temi.
Nel frattempo, a Novate e nei dintorni, cresce la preoccupazione per le condizioni delle infrastrutture pubbliche e la qualità del servizio di trasporto urbano ed extraurbano. La questione delle fermate tagliate sulla S-13 rimane un simbolo del malessere percepito dai cittadini. Le proteste e le iniziative politiche si susseguono, mentre si attendono sviluppi concreti da Regione Lombardia e Trenord.