Il bunker bredda di milano nord riapre con una mostra sulle immagini di guerra tra passato e presente
Riapre il bunker bredda a Milano nord con una mostra dell’ecomuseo urbano che esplora l’impatto delle immagini in guerra, coinvolgendo giovani e offrendo un dialogo tra storia e tecnologia.

Il bunker Bredda a Milano Nord riapre con una mostra che esplora il ruolo delle immagini in guerra, unendo fotografie storiche, media contemporanei e contributi di giovani, per riflettere su memoria, propaganda e percezione dei conflitti. - Unita.tv
Il bunker bredda, situato a milano nord, ha riaperto i battenti con un allestimento curato dall’ecomuseo urbano di milano nord che invita a riflettere sul ruolo delle immagini in guerra. Tra fotografia storica e strumenti digitali contemporanei, la mostra approfondisce come la rappresentazione visiva influenzi la percezione dei conflitti, mettendo in luce l’importanza di interpretare con attenzione le fonti visive. L’iniziativa propone un percorso che spazia dai bunker antiaerei fino alla casa del parco nord, coinvolgendo anche giovani impegnati in servizi civili.
La casa del parco nord: audio, video e il coinvolgimento dei giovani nel racconto
Oltre al bunker, la mostra si estende nella casa del parco nord dove si possono ascoltare e vedere contributi multimediali realizzati da giovani impegnati in servizio civile. Questi materiali audio e video rappresentano testimonianze dirette e interpretazioni delle immagini di guerra, ribadendo il bisogno di una riflessione condivisa sulle narrazioni belliche. L’uso di media contemporanei aggiunge una prospettiva attuale e partecipata all’allestimento, creando un dialogo tra generazioni e modalità di comunicazione diverse.
La scelta di coinvolgere i ragazzi non è casuale: permette di comprendere come la memoria storica può essere trasmessa e reinterpretata, stimolando curiosità e consapevolezza verso un tema che riguarda tutti. I contenuti presenti nella casa del parco nord si combinano con le esposizioni fotografiche offrendo un’esperienza più completa e immersiva.
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Nel bunker bredda si sviluppa un progetto che parte dalla consapevolezza della diffusione delle immagini nei contesti bellici, mettendo a confronto quelle prodotte in epoche diverse. Agata cavigioli, responsabile dell’ecomuseo urbano di milano nord, sottolinea come la mostra intenda “smascherare l’uso propagandistico e manipolativo di alcune fotografie di guerra.” Le immagini di ieri spesso servivano a rinforzare un’ideologia di regime, mentre quelle odierne si avvalgono di strumenti come l’intelligenza artificiale per costruire narrazioni altrettanto complesse. Lo spazio del bunker ospita diverse installazioni e lavori fotografici, ciascuno progettato per mettere in discussione la veridicità e la provenienza di ogni scatto.
I visitatori possono attraversare un allestimento che racconta il senso di queste immagini, guardando sia le foto storiche sia quelle più recenti, con una particolare attenzione al processo creativo e al contesto di produzione. Questa doppia lettura aiuta a comprendere come la percezione dei conflitti dipenda anche dalla modalità di rappresentazione mediatica – un aspetto fondamentale per interpretare la storia e ciò che accade oggi nei teatri di guerra.
Le mostre ospitate e le aperture al pubblico: date e programmi delle visite guidate
Nell’ambito di questa iniziativa sono esposte anche la mostra “la storia dietro le immagini” della casa della memoria di milano e alcune suggestioni tratte dall’opera “data” dell’artista mariangela bombardieri. Queste esposizioni ampliano il discorso sulla lettura delle immagini e sulle modalità con cui la memoria delle guerre viene rappresentata e preservata.
Sono previste visite guidate ai bunker antiaerei domenica 8 giugno, con turni alle 16 e alle 17. Questi momenti consentono ai visitatori di scoprire gli spazi sotterranei, accompagnati da esperti che spiegano il valore storico e culturale del luogo e introducono i temi trattati nelle mostre. La riapertura del bunker bredda diventa così un’occasione per riflettere su come la memoria della guerra continua a essere raccontata attraverso immagini dal passato e dal presente, in un dialogo tra storia, arte e tecnologia.