Il 30% delle stazioni ferroviarie in lombardia non adatto a chi ha difficoltà motorie
Le stazioni lombarde presentano gravi problemi di accessibilità per persone con mobilità ridotta, con 127 fermate inaccessibili e 23 impianti non funzionanti, evidenziando la necessità di interventi urgenti.

In Lombardia oltre un terzo delle stazioni ferroviarie è inaccessibile o ha ascensori e scale mobili guasti, creando gravi difficoltà a persone con mobilità ridotta. - Unita.tv
Le barriere sparse nelle stazioni lombarde mettono in difficoltà chi si muove con fatica o ha disabilità. Su 422 fermate, 127 risultano inaccessibili o sprovviste delle attrezzature necessarie per persone a ridotta mobilità. Il problema riguarda sia la rete gestita da Ferrovienord, controllata dalla regione, sia quella di Rete Ferroviaria Italiana . La situazione fotografata a maggio 2025 rivela un quadro complesso, con impianti spesso rotti o assenti, soprattutto in alcune stazioni chiave della Lombardia.
Dati sulle stazioni lombarde e accessibilità per persone con mobilità ridotta
Nel territorio lombardo ci sono 422 stazioni ferroviarie, gestite da due soggetti principali: Ferrovienord, controllata dalla Regione Lombardia, che gestisce 116 stazioni, e RFI che ne gestisce 306. In totale, sono 118 le stazioni dotate di ascensori o scale mobili distribuendo 119 ascensori su Ferrovienord e una copertura adatta a circa il 70% dei passeggeri sulla rete RFI, composta da 69 stazioni con impianti di questo tipo.
Non tutte però necessitano di questi dispositivi, visto che in alcune, le banchine si raggiungono senza barriere architettoniche. Sono però 104 le stazioni che avrebbero bisogno di ascensori o scale mobili ma ne sono prive: 88 sono stazioni RFI e 16 di Ferrovienord. Questo numero rappresenta circa un quarto delle stazioni totali, evidenziando un problema diffuso sul territorio regionale.
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Il problema degli impianti fuori uso nelle stazioni più frequentate
Oltre alle stazioni prive di attrezzature, 23 stazioni lombarde hanno ascensori o scale mobili che non funzionano. Dieci fanno parte della rete Ferrovienord e tredici di RFI. Tra queste ci sono scali molto utilizzati come Milano Repubblica, Milano Porta Garibaldi, Milano Lancetti, Brescia, Rho Fiera e Cormano-Cusano. In queste stazioni, gli impianti elevatori guasti sono 44, ripartiti equamente fra le due reti ferroviarie.
Le cause principali di queste interruzioni sono la revisione programmata, lavori di potenziamento, guasti tecnici, necessità di sostituzione e atti vandalici. In certi casi i guasti si protraggono per mesi, lasciando chi ha difficoltà motorie senza mezzi per superare le barriere presenti, costringendo gli utenti a percorrere scale o percorsi non accessibili.
Implicazioni pratiche e richieste per migliorare l’accessibilità in lombardia
Chi ha problemi di mobilità o è costretto a spostarsi con bambini, valigie pesanti, o passeggini, trova spesso impossibile affrontare alcune stazioni senza ascensori funzionanti. Sono frequenti le segnalazioni di disservizi che riguardano sia la rete regionale sia quella statale. La gravità del problema risiede nell’attenzione scarsa o insufficiente riservata a quella fascia di viaggiatori che necessita assistenza.
Il consigliere regionale del Pd, Simone Negri, ha sottolineato la necessità che la Regione chieda alle società di gestione ferroviaria di intervenire con maggiore rapidità e concretezza. “Il primo passo è evitare che ascensori e scale mobili restino fuori uso a lungo, garantendo un accesso più agevole e adeguato a tutte le persone, senza distinzioni.” Lo scenario attuale, con oltre un terzo delle stazioni che presentano problemi severi o strutturali, limita fortemente la mobilità e costringe a continui disagi chi ogni giorno affronta il trasporto pubblico.