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i legali di sebastiano visintin bloccano nuovi accertamenti tecnici in procura a trieste

A Trieste, la riserva di incidente probatorio presentata dai difensori di Sebastiano Visintin ha bloccato l’affidamento di nuovi incarichi tecnico-scientifici, rallentando le indagini in corso.

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A Trieste, i difensori di Sebastiano Visintin hanno bloccato la nomina di nuovi esperti tecnici in un’inchiesta, presentando una riserva che sospende gli accertamenti in attesa di decisioni della procura. - Unita.tv

A Trieste, i difensori di sebastiano visintin hanno fermato la procedura per l’affidamento di nuovi incarichi tecnico-scientifici durante un incontro in procura. L’appuntamento, che si è svolto il 26 aprile 2025 davanti alla pm ilaria iozzi, avrebbe dovuto definire le verifiche affidate a esperti esterni; invece la presentazione di una riserva ha sospeso tutto. In questo articolo i dettagli su cosa è successo, chi sono i protagonisti coinvolti e le conseguenze di questo stop sulle indagini.

La riserva di incidente probatorio e l’incontro in procura

Il 26 aprile 2025 in procura a trieste si è tenuto un incontro convocato dalla pm ilaria iozzi, titolare dell’inchiesta che vede coinvolto sebastiano visintin. All’appuntamento erano presenti i legali del ragazzo, alice e paolo bevilacqua, che hanno presentato una riserva di incidente probatorio. Questa mossa ha interrotto automaticamente l’assegnazione di nuovi incarichi per accertamenti tecnici, una procedura che sarebbe dovuta partire in quella stessa giornata.

L’incidente probatorio rappresenta un passaggio previsto dal codice di procedura penale quando si rischia che elementi di prova possano venir meno o deteriorarsi. Rappresenta quindi un momento delicato che mira a garantire la stabilità e l’attendibilità dei dati utili alle indagini. La riserva presentata dai difensori di visintin ha così fatto sì che la procura dovesse fermare la nomina degli esperti tecnici, in attesa di decidere sul suo contenuto e se procedere in altro modo.

I nuovi esperti tecnici incaricati e il loro ruolo nel caso

La pm ilaria iozzi aveva convocato i legali per un atto specifico: affidare a esperti esterni l’incarico di condurre nuovi accertamenti tecnici su elementi rilevanti per l’indagine. Nello specifico, gli incarichi erano destinati a cinque professionisti: cristina cattaneo, stefano tambuzzi, elena pilli, rosario casamassima e oscar ghizzoni.

Questi esperti sono noti nel campo medico-legale e forense, con competenze che spaziano dall’anatomia patologica all’analisi forense più specifica. Il loro contributo poteva riguardare esami, rilievi o analisi legate alle circostanze di cui si occupa la procura, con la finalità di chiarire dettagli ancora non definiti o cause di eventi contestati a visintin. Era previsto un conferimento degli incarichi formale e immediato, non solo una valutazione di massima.

Eppure, l’intervento dei difensori ha fermato tutto. La procedura non ha avuto il tempo di completarsi quindi, come invece era stato riferito nell’immediatezza dai rappresentanti della procura, il conferimento non è stato eseguito, almeno per ora.

Conseguenze della riserva sull’iter delle indagini

Presentare la riserva di incidente probatorio significa chiedere alla procura una verifica su come vengono raccolti o tutelati elementi da usare in giudizio. Nel caso di sebastiano visintin, questa mossa ha bloccato la prosecuzione della procedura di nomina degli esperti, creando una pausa che può durare sino a quando la procura non si esprime sulla riserva stessa.

Sul piano pratico, è importante chiarire che finché la riserva resta pendente, i nuovi accertamenti tecnici non possono partire. Ciò allunga i tempi e può cambiare la strategia processuale, in attesa di risposte o nuove decisioni da parte del pubblico ministero e del tribunale.

Lo stop non significa però rinuncia ai nuovi esami. Piuttosto serve a tutelare la parte assistita da bevilacqua, perché si ritiene che ci siano questioni da chiarire prima di procedere. La procura si trova ora a dover valutare se accogliere la riserva oppure rigettarla e procedere, situazione che aggiornerà il percorso investigativo e giuridico nei prossimi giorni.

La vicenda sui contesti locali

In questo quadro, la vicenda resta seguita con attenzione, soprattutto in città e nei contesti locali coinvolti nelle indagini. Le prossime mosse ufficiali potranno portare a nuovi sviluppi, ma oggi l’attenzione resta sulla sospensione disposta e sulle modalità di gestione delle prove tecniche.