
Nel 2025, circa quattromila musulmani hanno celebrato la festa del sacrificio nei campi sportivi parrocchiali di Staranzano e Monfalcone, concessi dalla chiesa locale, suscitando però proteste politiche e un acceso dibattito sul rispetto dei simboli cristiani e la convivenza interreligiosa. - Unita.tv
La festa del sacrificio 2025 ha visto circa quattromila musulmani riunirsi per la preghiera collettiva nei territori di staranzano e monfalcone, nel goriziano. Dopo che i luoghi tradizionali per le celebrazioni erano saturi, la chiesa ha messo a disposizione i campi sportivi parrocchiali per ospitare i fedeli. L’evento ha però sollevato una forte reazione politica da parte di alcune figure locali, segnando una nuova pagina nelle tensioni tra comunità religioushe e amministrazioni sul tema degli spazi per il culto islamico in italia.
Preghiera collettiva nei campi parrocchiali, un gesto di convivenza a staranzano e monfalcone
Il 2025 ha confermato la necessità, per i fedeli musulmani di staranzano e monfalcone, di trovare spazi adeguati per le grandi occasioni religiose. Durante la festa del sacrificio, quasi quattromila persone si sono radunate per le preghiere, superando la capacità delle tradizionali moschee o luoghi legali di culto. Per questo, le parrocchie della zona, scegliendo un approccio di accoglienza, hanno concesso l’uso dei campi sportivi, offrendo così una soluzione concreta alle esigenze comunitarie.
Il sindaco di staranzano, marco fragiacomo, presente alla cerimonia, ha portato un saluto agli intervenuti, sottolineando l’importanza del dialogo tra religioni. Anche gli organizzatori hanno espresso gratitudine per la collaborazione ricevuta da chiesa e autorità locali, a dimostrazione di un clima di collaborazione che si era già registrato in occasioni precedenti, come la fine del ramadan. Questo gesto di apertura ha permesso uno svolgimento sereno delle celebrazioni, evitando tensioni o disagi per i partecipanti.
La protesta di anna maria cisint: le ragioni del dissenso e le accuse contro la chiesa
Posizioni di dissenso di anna maria cisint
Anna Maria cisint, europarlamentare della lega ed ex sindaca di monfalcone, ha espresso forte dissenso verso il prestito degli spazi parrocchiali per la preghiera islamica. La sua posizione si basa principalmente su due punti. Il primo riguarda l’accoglienza stessa: secondo cisint, concedere posti per la preghiera collettiva musulmana rappresenta una forma di cedimento che rischia di indebolire l’identità cristiana della zona. L’europarlamentare ha richiamato le sue battaglie che avevano portato, in passato, a chiudere i luoghi di culto islamici non autorizzati tramite interventi legali fino al consiglio di stato.
La seconda contestazione si è incentrata su una foto che mostra una statua di cristo coperta da un telo, elemento che cisint ha definito “grave e inaccettabile”. Ha accusato l’azione di scelte poco rispettose nei confronti dei simboli cristiani all’interno delle parrocchie. Inoltre, ha sottolineato che i presenti erano in gran parte uomini, per lei un segnale negativo sul bilanciamento della partecipazione sociale tra i sessi nelle celebrazioni.
Queste posizioni hanno provocato un acceso dibattito, specie tra chi giudica la disponibilità della chiesa una forma di apertura necessaria per facilitare la convivenza civile, e chi invece vede nell’accaduto un rischio per la tenuta culturale della comunità tradizionale.
La replica della chiesa locale: verifiche e chiarimenti dopo le polemiche
Don flavio, parroco della chiesa della beata vergine marcelliana di panzano, ha risposto con cautela alle accuse riguardanti la copertura della statua di cristo. Sentito dalla testata giornalistica rai fvg, il sacerdote ha affermato che verificherà con attenzione cosa sia accaduto, precisando che nessuno avrebbe dovuto coprire simboli religiosi cristiani durante l’evento. Ha quindi preso le distanze da quella pratica e ha assicurato una presa di posizione chiara a seguito dell’accertamento.
La disponibilità delle parrocchie ad ospitare i fedeli musulmani deriva da una volontà di favorire momenti di pace e dialogo, senza provocazioni o esclusioni. Gli eventi di staranzano e monfalcone si inseriscono in una serie di iniziative realizzate in passato, come il prestito degli spazi per la festa di fine ramadan, con l’obiettivo di evitare tensioni sociali e gestire insieme situazioni di emergenza legate agli spazi per la preghiera.
Impegno per il dialogo e il rispetto reciproco
L’appello della comunità parrocchiale e delle istituzioni locali è rivolto al rispetto e al dialogo reciproco, per affrontare con metodo le questioni riguardanti gli spazi religiosi. Nel frattempo, l’attenzione rimane rivolta alle prossime eventuali iniziative per garantire una gestione trasparente e condivisa di questi momenti collettivi.