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I carabinieri scoprono a Caivano una piazza di spaccio in allestimento nel rione Parco Verde

I carabinieri di Caivano hanno sequestrato un appartamento nel rione Parco Verde, utilizzato per il traffico di droga, interrompendo i piani di una nuova piazza di spaccio in fase di allestimento.

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I carabinieri hanno sequestrato un appartamento nel rione Parco Verde di Caivano, destinato a diventare una base per lo spaccio di droga, interrompendo così un tentativo di consolidamento della criminalità locale. - Unita.tv

Nel cuore di Caivano, precisamente nel rione Parco Verde, i carabinieri della compagnia locale hanno fermato una nuova minaccia di criminalità legata al traffico di droga. Il blitz, parte di un servizio a largo raggio, ha portato al sequestro di un appartamento usato come base per una piazza di spaccio, ancora in fase di organizzazione. L’intervento riflette l’attenzione crescente delle forze dell’ordine nella zona, spesso al centro di operazioni contro il crimine organizzato.

Controllo nel rione Parco Verde di Caivano

Durante un’attività mirata al controllo del territorio, i militari hanno concentrato l’attenzione sul quartiere Parco Verde, noto per episodi di illegalità legati al commercio di sostanze stupefacenti. La zona, caratterizzata da blocchi abitativi che ospitano centinaia di persone, è stata setacciata per individuare punti di spaccio e altre attività illecite. Nel blocco C8-2, a pochi passi dalla chiesa di San Paolo Apostolo, è emerso un appartamento che aveva tutte le caratteristiche di un locale preparato per diventare un centro di distribuzione di droga.

Le verifiche sul posto hanno rivelato la presenza di sistemi di videosorveglianza attentamente installati per monitorare gli ingressi. Cancelletti e protezioni altrettanto robusti denotavano un tentativo di blindare l’accesso alla base illegale. Questi elementi confermano come i responsabili abbiano lavorato a lungo per allestire la piazza di spaccio, con l’intenzione di agire in modo organizzato e protetto. L’intervento dei carabinieri ha interrotto questo percorso, impedendo che la base diventasse operativa.

Appartamento sequestrato e proprietà

Le verifiche documentali sull’appartamento nel blocco C8-2 hanno mostrato che l’intestatario risultava deceduto. Si trattava quindi di un immobile disabitato, che non poteva essere regolarmente utilizzato. La sua condizione ha facilitato i piani di chi intendeva sfruttarlo come luogo nascosto per lo spaccio. Ora, dopo il sequestro deciso dai carabinieri, l’appartamento verrà restituito al Comune, che potrà decidere come gestire lo spazio.

Il fatto che l’immobile fosse vuoto ha contribuito a trasformarlo in un punto potenziale di riferimento per attività illegali. Nessuna presenza stabile o controlli abituali all’interno del blocco avevano finora ostacolato la messa a punto della piazza. L’intervento ha cambiato questo scenario, interrompendo la possibile base operativa prima che diventasse un nodo concreto del traffico di droga.

Operazioni a largo raggio nella lotta al traffico di droga

L’azione dei carabinieri a Caivano fa parte di una serie di controlli intensificati nei territori dove il fenomeno dello spaccio è radicato. Queste operazioni coinvolgono più reparti e puntano a disarticolare le reti criminali prima che possano consolidare nuove basi. Nel caso del rione Parco Verde, la scoperta dell’appartamento in allestimento conferma la strategia criminale di occupare immobili abbandonati o poco sorvegliati.

Bloccare questi tentativi all’origine è fondamentale per evitare che la droga raggiunga le strade e causi conseguenze devastanti per la comunità. Le misure di controllo e prevenzione puntano a garantire sicurezza e tranquillità ai residenti, spesso vittime indirette di queste attività. La restituzione dell’immobile al Comune si inserisce in un quadro più ampio, che vuole riqualificare gli spazi e impedire il ripetersi di simili episodi.

Ruolo geografico e contesto criminale del quartiere

Il rione Parco Verde a Caivano si trova vicino a punti chiave della città, come la chiesa di San Paolo Apostolo, un riferimento per la comunità locale. La vicinanza con luoghi di aggregazione evidenzia il rischio legato alla presenza di basi per lo spaccio in questi luoghi. La scelta dell’appartamento nel blocco C8-2, protetto da sistemi di sorveglianza, indica una volontà di agire in sicurezza e anonimato.

Il quartiere è noto da anni per la presenza di gruppi criminali che si dedicano al traffico di droga. Le continue operazioni delle forze dell’ordine dimostrano l’importanza di mantenere alta l’attenzione e di intervenire tempestivamente. Il sequestro del locale in allestimento rappresenta una piccola vittoria in una lotta che coinvolge tutta la comunità e le istituzioni. I fatti confermano la difficoltà e l’importanza di presidiare il territorio per proteggere i cittadini.