Humanitas si canta: un coro contro il fumo per unire pazienti, medici e studenti
L’evento “humanitas si canta” ha riunito pazienti, personale medico e studenti per sensibilizzare sulla lotta al fumo, evidenziando i rischi delle sigarette e delle sigarette elettroniche tra i giovani.

L’evento “Humanitas si canta” ha unito pazienti, medici e studenti in un coro per sensibilizzare contro i danni del fumo e promuovere la prevenzione, con il supporto di esperti e centri antifumo. - Unita.tv
L’evento “humanitas si canta” ha messo insieme una folla di persone, tra pazienti, personale medico, visitatori e studenti, per cantare insieme nel segno di una causa importante: la lotta al fumo. Questa iniziativa si è svolta in occasione della Giornata mondiale contro il fumo, con un repertorio di brani famosi che fanno riferimento al cuore e al respiro, per sensibilizzare sui danni provocati dal tabacco e dalle sigarette elettroniche, soprattutto tra i giovani.
Un coro collettivo per mobilitare contro il fumo
La mattinata è stata animata da un coro formato da centinaia di persone che hanno cantato brani come Every Breath You Take, Brava, ’O Sole Mio e Cuoricini. L’obiettivo era duplice: creare un momento di condivisione e far riflettere sui rischi da fumo. Si è scelto di unire voci diverse, da chi ha vissuto l’esperienza della malattia a chi lavora nel campo sanitario, fino agli studenti e visitatori, per costruire un messaggio collettivo di attenzione alla prevenzione.
Il valore simbolico del canto
Cantare insieme ha anche un valore simbolico e pratico. L’attività motoria e respiratoria aiuta il benessere di cuore e polmoni. Questo gesto diventa così un modo concreto per ricordare che prendersi cura di sé è possibile e necessario. Humanitas, che ha promosso l’iniziativa, ha voluto sottolineare il ruolo che cultura e socialità possono svolgere nella sensibilizzazione sanitaria.
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I rischi nascosti delle sigarette elettroniche e classiche tra i giovani
I dati sulle abitudini di consumo del tabacco sono diventati preoccupanti, in particolare per la diffusione della sigaretta elettronica fra i più giovani. Secondo le rilevazioni recenti, molti ragazzi iniziano già a 13 anni, ignorando i rischi di dipendenza e danni fisici. L’e-cigarette, spesso percepita come meno pericolosa, si dimostra invece capace di compromettere la salute respiratoria e provocare problemi simili a quelli della sigaretta tradizionale.
Il dottor Stefano Aliberti, responsabile di Pneumologia di Humanitas, chiarisce che le conseguenze sui polmoni emergono fin dalle prime sigarette e tendono a peggiorare col passare degli anni. I sintomi, spesso silenziosi all’inizio, si manifestano in seguito con difficoltà respiratorie e patologie cardiache, che a lungo andare possono diventare gravi. La prevenzione in giovane età è dunque cruciale per evitare che si accumulino danni irreversibili.
L’allarme del dottor aliberti
“Le conseguenze sui polmoni emergono fin dalle prime sigarette e tendono a peggiorare col passare degli anni.”
Smettere di fumare: tempi e benefici per il cuore e i polmoni
Anche chi ha già iniziato a fumare può recuperare parte della salute andando avanti con il percorso di disassuefazione. Il prof. Aliberti descrive alcuni progressi concreti che si registrano dopo la sospensione del fumo. Dopo una sola settimana, infatti, il gusto e l’olfatto riprendono vigore, facendo tornare all’individuo sensazioni perdute. Un mese dopo, il respiro migliora, grazie alla riduzione della dispnea e a una maggiore capacità fisica.
A un anno dall’ultima sigaretta, il rischio di infarto si riduce drasticamente, riducendo quasi della metà la possibilità di eventi cardiaci acuti rispetto ai fumatori. Questi dati aiutano a smuovere chi pensa che ormai sia troppo tardi o che i danni già fatti siano irreparabili. Ogni momento, spiega il medico, è buono per cambiare.
Il ruolo dei centri antifumo e l’approccio empatico alla disintossicazione
Per chi desidera rompere con il tabagismo, affidarsi a centri specializzati rappresenta una scelta vincente. Il Centro Antifumo di Humanitas adotta un metodo basato sull’empatia, come spiega la dottoressa Licia Vanessa Siracusano, oncologa e responsabile del centro. Si lavora per far sentire il paziente accompagnato nel percorso di abbandono del vizio, senza giudizi o pressioni.
L’approccio del centro antifumo
L’approccio mira a costruire una relazione di fiducia, sottolineando che nessuno è solo nella difficoltà di smettere di fumare. Il sostegno psicologico e medico si intreccia così nel tentativo di ripristinare una salute compromessa e di migliorare la qualità della vita. L’esperienza insegna che questo cammino non è mai lineare, ma il supporto mirato consente di superare le ricadute e tenere la rotta verso la cessazione definitiva del fumo.