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Governo e ministero del turismo puntano al modello roccaraso per gestire il flusso turistico e la sicurezza

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Il governo italiano, attraverso il ministero dell’Interno e quello del Turismo, ha avviato un confronto per affrontare le problematiche legate all’aumento dei turisti in alcune località. L’idea principale è quella di replicare il cosiddetto “modello Roccaraso”, già applicato durante la scorsa stagione invernale nella cittadina abruzzese, al fine di garantire una gestione più efficace dei flussi turistici e assicurare l’ordine pubblico. Questo progetto coinvolge Prefetture, enti locali e diversi comuni noti per l’afflusso massiccio di visitatori.

Nascita del tavolo interministeriale per la gestione dei flussi turistici

Il 2025 ha visto l’insediamento al ministero del Turismo di un tavolo interministeriale dedicato alla sicurezza e alla regolamentazione dei flussi turistici nelle principali destinazioni italiane. A parteciparvi ci sono stati i ministri Daniela Santanchè e Matteo Piantedosi , insieme ai rappresentanti di numerosi comuni firmatari della Carta di Amalfi: tra questi Amalfi, Arzachena, Capri, Cortina d’Ampezzo, Pinzolo-Madonna di Campiglio, Polignano a Mare, Roccaraso ma anche Taormina, Positano e altri centri con forte richiamo turistico.

Confronto operativo e modello roccaraso

La riunione ha segnato l’inizio di un confronto operativo volto a condividere esperienze concrete raccolte sul territorio. Il modello Roccaraso è stato indicato come punto riferimento perché aveva permesso lo scorso inverno una risposta coordinata alle criticità causate dal sovraffollamento stagionale. Ora si lavora su strategie da estendere ad altre aree che presentano simili dinamiche.

Obiettivi strategici: sicurezza territoriale e distribuzione equilibrata dei turisti

Al centro delle discussioni c’è la necessità non solo di tutelare chi visita queste località ma anche chi vi abita tutto l’anno. L’obiettivo primario è definire un sistema che assicuri ordine pubblico senza penalizzare lo sviluppo economico legato al turismo.

Si punta a valorizzare le risorse culturali naturali preservandole dall’usura provocata da afflussi troppo intensi concentrati in pochi luoghi. Per questo motivo si sta pensando a soluzioni che favoriscano uno spostamento graduale verso aree meno frequentate ma con potenziale attrattivo significativo.

L’approccio integrato prevede inoltre interventi sulle infrastrutture locali affinché possano sostenere volumi crescenti senza compromettere qualità della vita o sicurezza pubblica. La collaborazione fra enti centrali ed amministrazioni locali assume quindi carattere prioritario nel disegnare nuove modalità operative sul campo.

Ruolo attivo dei sindaci nella mappatura delle esigenze territoriali

I ministri Santanchè e Piantedosi hanno richiesto ai sindaci presenti al tavolo una mappatura dettagliata delle specificità proprie delle loro comunità rispetto alle criticità turistiche attuali. Questi dati saranno fondamentali per individuare soluzioni calibrate sulla realtà provinciale piuttosto che uniformi su scala nazionale.

Questa fase consentirà inoltre agli uffici provinciali competenti una valutazione precisa degli interventi necessari o urgenti da mettere in atto. Saranno messe sotto osservazione varie componenti come capacità ricettiva, viabilità, presenza o meno forze dell’ordine dedicate, punti critici dove si concentra maggiormente il rischio ordine pubblico.

Il tavolo interministeriale continuerà ad incontrarsi periodicamente fino alla definizione completa del piano operativo. In questo modo sarà possibile aggiornarsi sull’evoluzione della situazione ed adattare le misure alle mutate condizioni stagionali o emergenziali.

Monitoraggio continuo ed evoluzione degli strumenti a supporto

Tra gli elementi cardine emersi dal confronto figura l’importanza dello sviluppo costante degli strumenti tecnici finalizzati al monitoraggio reale dei flussi turistici. Si pensa all’utilizzo combinato di dati provenienti da sistemi digitalizzati, telecamere intelligenti, sensori ambientali capaci di registrare presenze effettive minuto dopo minuto.

Parallelamente verranno promosse campagne informative rivolte ai visitatori su comportamenti responsabili da adottare durante la permanenza nelle località più affollate. Un turismo consapevole può contribuire significativamente a ridurre fenomeni quali degrado urbano o tensioni sociali.

Infine verrà posta attenzione allo sviluppo infrastrutturale mirato: parcheggi adeguati fuori dai centri storici, potenziamento trasportistico locale soprattutto nei periodi di punta, implementazione servizi essenziali come controllo accessi pedonali eccetera.

Questo approccio mira dunque ad accompagnare nel tempo un aumento ordinato delle presenze turistiche salvaguardando patrimonio culturale ambientale ed equilibrio sociale nei territori coinvolti.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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