Un fenomeno inquietante coinvolge alcune zone al confine del Grande raccordo anulare a Roma Est, dove diversi giovani sono stati trovati in stato confusionale mentre vagavano sulle carreggiate. La sostanza in questione è la cobret, un derivato dell’eroina che si sta diffondendo rapidamente, portando a episodi di forte degrado urbano e rischi notevoli per la sicurezza di chi la assume e di chi si muove in quelle aree. Le autorità locali, impegnate nei soccorsi, mettono in guardia sulla crescita dei casi e sulle implicazioni di questa sostanza nelle periferie romane.
Il ritorno di una droga già cantata dal rap romano e la sua espansione dal sud al centro Italia
Nel 2005, il rapper Noyz Narcos, noto per i testi legati alle periferie romane, aveva già descritto la situazione delle zone degradate intorno al Grande raccordo anulare, anticipando quella che oggi viene testimoniata sul territorio. Il riferimento alla cobret, sostanza menzionata nel suo album di esordio, riprende una realtà che proveniva dalla Campania, precisamente da Scampia, nota per le difficoltà sociali e per essere epicentro della produzione di questo derivato di oppiaceo. La cobret, anziché essere una novità esplosa recentemente, circola da anni sul territorio italiano, ma ora assume una diffusione preoccupante anche nelle periferie romane, con quantitativi sempre più elevati e con una composizione chimica peggiorata rispetto al passato.
Questa sostanza nasce da un’eroina grezza, non raffinata, che si ottiene saltando alcune fasi di lavorazione rispetto all’eroina “classica” usata per il consumo. La sua origine è legata al papavero da oppio ma la cobret si differenzia per l’alta tossicità data dall’artificioso taglio con altre sostanze, alcune delle quali fortemente dannose e pericolose. La facilità di reperimento e il costo molto basso ne favoriscono la distribuzione in ambienti caratterizzati da forte disagio sociale. Il diffondersi della cobret ha provocato uno spostamento nel mercato dello spaccio, sostituendo l’eroina tradizionale nelle periferie più difficili.
Caratteristiche chimiche e effetti devastanti della cobret sulla salute dei consumatori
Il nome cobret si riferisce alla forma particolare, “serpentina”, che assume il fumo quando la sostanza viene inalata su un foglio di alluminio. Non si tratta di una sostanza leggera o meno tossica, come invece potrebbe sembrare a chi la assume per la prima volta o ne sottovaluta il rischio. Offre infatti un effetto fortemente sedativo, capace di annullare le percezioni e indurre uno stato simil-comatoso nel breve periodo. Questi effetti concorrono a isolare chi la usa dalla realtà circostante, spesso una realtà segnata da povertà, emarginazione e mancanza di punti di riferimento sociali.
Il potere depressivo del sistema nervoso centrale è molto più alto rispetto all’eroina comune e la dipendenza che si genera risulta più difficile da contrastare. Chi ne fa uso manifesta spesso crisi di astinenza violente, accompagnate da gravi sintomi psicologici. Non è raro che la cobret venga assunta insieme ad altre sostanze, come alcolici o eroina, aumentando così i rischi di overdose e di gravi incidenti, come testimonia uno dei giovani salvati da agenti della polizia locale romano. L’illusione che possa essere una droga “soft”, simile a uno spinello perché si inala e non si inietta, favorisce la sua diffusione anche tra chi teme l’ago.
Interventi della polizia locale e rischi lungo il GRA: spaccio e degrado nei pressi degli svincoli
Negli ultimi giorni sono stati diversi i giovani rinvenuti lungo la carreggiata interna del Grande raccordo anulare, in particolare verso la zona di Tor Bella Monaca. Questi ragazzi, spesso scalzi e in stato catatonico, sono stati recuperati da pattuglie della polizia locale appartenenti al Gruppo sicurezza pubblica emergenziale . Il fatto che si trovassero tutti più o meno nello stesso punto suggerisce l’esistenza di una piazza di spaccio ben attiva in quegli anfratti erbosi o tra le aree di sosta e svincoli, luoghi difficili da controllare e dove avviene lo scambio di sostanze.
Il percorso lungo il raccordo diventa così una zona ad alto rischio sia per la sicurezza stradale sia per la salute pubblica. Il rischio, infatti, non è soltanto quello che i giovani consumatori possano cadere vittime di incidenti stradali, ma anche che la loro condizione venga trascurata, con pericoli legati all’abuso di sostanze particolarmente aggressive. Il recupero e il soccorso degli agenti fanno emergere situazioni gravi, dove l’effetto della cobret si manifesta quasi come una forma di intorpidimento totale, costringendo chi la assume a perdere il contatto con ciò che gli sta intorno.
Allarme sociale e preoccupazioni per la diffusione tra i giovani al di fuori dei circuiti della tossicodipendenza
Le autorità riportano un crescente timore che la cobret si stia aprendo a una nuova fascia di consumatori, in particolare i più giovani che tradizionalmente non hanno avuto contatti con le droghe pesanti. Il prezzo basso e la modalità di assunzione per inalazione riducono le barriere psicologiche d’ingresso. A Napoli la situazione è stata segnalata come emergenza da molti anni, con studi e ricerche che evidenziano sia le problematiche sociali sia quelle sanitarie legate all’abuso della sostanza.
Gli effetti sulla neurologia e sulla psiche sono gravi e duraturi. Le crisi di astinenza richiedono un intervento medico complesso, e la dipendenza fisica e psicologica si manifesta con sintomi intensi e duraturi. Chi tenta di uscire da questa condizione affronta spesso ricadute e forti stati di craving. La cobret non è una novità, ma nella capitale e in altre grandi città italiane sta trovando nuovi spazi di diffusione con dimensioni preoccupanti. L’individuazione di centri di spaccio anche durante periodi di lockdown, come a Milano durante la pandemia, testimonia la forza di questa sostanza nel penetrare tra le comunità, soprattutto quelle più isolate o vulnerabili. Il futuro prossimo vedrà se e come le istituzioni locali riusciranno a contenere questa nuova ondata di consumo lungo le principali arterie e nelle periferie urbane.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Rosanna Ricci