
Il 18 aprile 2025 nel lago Sinizzo, a San Demetrio ne’ Vestini (L'Aquila), sono in corso ricerche di un giovane disperso in acqua, con l'intervento di Vigili del Fuoco, sommozzatori, 118, forze dell’ordine e volontari. - Unita.tv
Nel pomeriggio di oggi, 18 aprile 2025, nel lago Sinizzo sono iniziate le operazioni di ricerca di un giovane segnalato come disperso dopo essere entrato in acqua. L’episodio è avvenuto nel comune di San Demetrio ne’ Vestini, in provincia di L’Aquila. Diverse squadre di soccorso e forze dell’ordine lavorano per localizzare e recuperare il ragazzo scomparso.
Il contesto dell’incidente al lago Sinizzo
Il lago Sinizzo si trova a pochi chilometri dal centro di San Demetrio ne’ Vestini, in un’area nota per la sua origine carsica. Si tratta di un bacino di modeste dimensioni, con un diametro di circa 120 metri e una profondità stimata intorno ai 10 metri. Verso le 13 di oggi, 18 aprile, un gruppo di amici ha riferito che uno di loro si è immerso nel lago senza più riemergere.
Non è chiaro se il giovane abbia subito un malore o altre difficoltà, ma la situazione è diventata subito allarmante. Il lago, nonostante le dimensioni ridotte, può risultare insidioso a causa delle sue caratteristiche geologiche e dei fondali variabili. I bagnanti e gli abitanti della zona hanno assistito all’allerta lanciata dai presenti che hanno immediatamente chiesto aiuto.
Le operazioni di soccorso e le squadre impegnate
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale della stazione di L’Aquila, che coordinano le attività subacquee. A supporto opera il gruppo sommozzatori di Teramo, specializzato in interventi in acque interne di difficile accesso. La presenza del 118 Abruzzo Soccorso, con la stazione di Navelli, garantisce l’assistenza medica immediata in caso di ritrovamento del ragazzo.
La zona è sorvegliata anche dai Carabinieri e dalla Polizia Locale che hanno circoscritto l’area per facilitare le operazioni di recupero. A fianco delle forze ufficiali, volontari locali hanno offerto aiuto nel presidio e nel coordinamento dei soccorsi. L’attività al momento è piuttosto complicata, anche per via della profondità e delle dimensioni contenute del lago che limitano manovrabilità e visibilità sott’acqua.
Le difficoltà e le caratteristiche del lago nel soccorso
Il lago Sinizzo è un bacino naturale di origine carsica, una particolare conformazione che comporta fondali irregolari e spesso imprevedibili. Gli esperti dei sommozzatori hanno sottolineato che la profondità non eccessiva, 10 metri, non esclude rischi legati a correnti subacquee o ad anomalie geologiche.
Le ricerche in questo tipo di ambiente possono essere lunghe e richiedere l’impiego di attrezzature specifiche per individuare eventuali ostacoli o cavità. La visibilità ridotta nell’acqua, legata anche al periodo primaverile, complica le immersioni e richiede cautela a chi opera. Per ora non è stata segnalata nessuna traccia definitiva del giovane disperso, ma le attività di ricerca continueranno finché le condizioni non miglioreranno o fino al loro esito.
Il ruolo delle autorità e la gestione dell’emergenza
Le autorità locali hanno attivato immediatamente il coordinamento delle forze arrivate sul posto, assicurando la comunicazione fra tutti gli intervenuti. I Carabinieri sono presenti per garantire l’ordine e raccogliere informazioni utili nella ricostruzione dell’accaduto. La Polizia Locale aiuta a gestire il traffico e l’accesso ai punti critici.
Il corpo dei Vigili del Fuoco assume la direzione tecnica dell’intervento subacqueo, mentre il 118 si prepara a intervenire nel caso il giovane venga trovato vivo o in stato di necessità medica. I volontari coadiuvano gli operatori, soprattutto nel mantenere le vie di perlustrazione accessibili e l’area sicura per i presenti.
Nel complesso, la situazione resta fluida e le operazioni di soccorso continueranno finché necessario, con l’obiettivo di mettere in sicurezza ogni possibile esito per il giovane disperso. La comunità locale segue con attenzione gli sviluppi, in attesa di aggiornamenti ufficiali.