giovani chef e istituti alberghieri: come il vespucci di milano forma i talenti di domani
L’istituto alberghiero Vespucci di Milano offre agli studenti un’esperienza pratica con chef stellati, masterclass e eventi solidali, formando professionisti consapevoli nel settore della ristorazione.

L’istituto alberghiero Vespucci di Milano forma giovani chef attraverso esperienze pratiche, masterclass con chef stellati e iniziative innovative come concorsi e eventi solidali, promuovendo professionalità e passione nel settore della ristorazione. - Unita.tv
La formazione degli studenti negli istituti alberghieri assume un ruolo cruciale nel percorso verso carriere nel mondo della ristorazione. Il caso dell’istituto Vespucci di Milano mostra come la presenza di grandi chef e iniziative pratiche all’interno delle scuole possa offrire stimoli concreti ai ragazzi. Approfondiamo il modello milanese, dove ragazzi tra i 15 e i 18 anni imparano direttamente sul campo, tra corsi, masterclass e concorsi che segnano il passo verso un futuro professionale.
Il vespucci di milano, una scuola che parla ai ragazzi con l’esperienza diretta
L’istituto alberghiero Vespucci è stato il primo ad aprire a Milano nel 1962, e da allora continua a rappresentare un punto di riferimento per giovani appassionati di cucina e accoglienza. Il preside, Luigi Costanzo, mette in evidenza quanto l’incontro diretto con professionisti e chef di fama cambi il modo di approcciare il mestiere agli studenti. Nei corsi non si tratta solo di teoria, ma di quasi preparare una vera brigata di cucina, dove si lavora in gruppo e si impara da chi ha già fatto esperienza, tra ex studenti che oggi guidano cucine importanti e chef stellati.
Lavorare in gruppo e imparare dai migliori
Il valore di questa modalità didattica risiede nella possibilità per i ragazzi di capire concretamente quale strada seguire, mentre acquisiscono autonomia operativa. L’istituto mira anche a ribaltare un pregiudizio diffuso: gli alberghieri non sono una scelta di secondo piano, bensì percorsi di alta qualità che meritano pari rispetto rispetto ad altri indirizzi professionali. Si costruisce cosi, già all’interno della scuola, un senso di appartenenza e professionalità che si riflette nella motivazione e nelle ambizioni degli studenti.
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La scuola ospita masterclass durante tutto l’anno, proprio per mantenere alta la tensione e l’entusiasmo in vista della maturità e oltre. Tra i protagonisti, chef come Gaetano Trovato, due stelle Michelin all’Arnolfo in Toscana, che sponsorizzano questi momenti formativi come fondamentali per dare impulso ai giovani, spronarli e fargli vedere concretamente cosa significano queste professioni. La struttura si apre anche a momenti di riflessione, come parlare di orari di lavoro e sostenibilità, temi chiave per chi si affaccia ora a un mondo tradizionalmente impegnativo.
L’impegno di chef stellati e mentori per sostenere i giovani cuochi
Gaetano Trovato ha costruito la sua carriera affiancando giovani nella cucina del suo ristorante, spesso assumendo ruoli da mentore che proseguono anche fuori dall’ambito lavorativo. A Milano ha portato la sua esperienza durante le masterclass del Vespucci, confrontandosi con studenti che a volte si trovano di fronte a dubbi legittimi sulla strada da seguire. Trovato sottolinea la necessità di credere nei giovani e di dedicare loro tempo e opportunità, invitando altri chef d’Italia a fare altrettanto per diffondere motivazione.
Non è un caso che molti ex studenti del Vespucci, dopo aver lavorato sotto la guida di professionisti esperti, abbiano ora aperto ristoranti propri o intrapreso carriere come chef. Parlando con i maturandi, Trovato ha insistito sulle domande che più li preoccupano, come gli orari di lavoro e la possibilità di conciliare vita privata e professionale. In un ambiente noto per turni lunghi, si affaccia la volontà di trovare soluzioni più equilibrate.
Riconoscimenti e nuovi approcci al lavoro in cucina
Il premio Chef Mentore, assegnato l’anno precedente proprio a Trovato dalla guida Michelin, segna il riconoscimento di questo impegno verso i giovani. L’attenzione al tempo libero diventa quindi un aspetto da trattare apertamente: è possibile organizzare turni diversi senza sacrificare la qualità del lavoro in cucina. Questo approccio rende ancora più attuale l’idea che la formazione professionale negli alberghieri sia qualcosa da valorizzare e rispettare fin dai primi passi.
Iniziative didattiche e sociali per avvicinare gli studenti a esperienze concrete
Per tutto l’anno scolastico l’istituto Vespucci ha organizzato eventi che coinvolgono direttamente gli studenti con attività pratiche e sociali. Tra queste si segnala un pranzo solidale dedicato alla comunità di Sant’Egidio. L’evento, in calendario a breve, sarà caratterizzato da piatti preparati da ex studenti ora chef affermati come Giovanni Traversone, della Trattoria del Nuovo Macello, e Andrea Alfieri, del ristorante Da Noi all’hotel Magna Pars di Milano. La scuola ribadisce cosi come la solidarietà possa esprimersi anche attraverso il cibo, creando momenti di condivisione tangibile a beneficio della comunità.
Esperienze con live cooking e degustazioni tematiche
In aggiunta, sono previste sessioni di live cooking e degustazioni di olio extravergine d’oliva, condotte da esperti come Alessia Zucchi, in collaborazione con altri istituti alberghieri a livello nazionale. Questa rete rafforza la formazione, espandendola oltre il semplice ambito locale, e permette agli studenti di fare esperienza diretta con prodotti e tecniche di alta qualità. Incontri con chef stellati, come quelli di Contraste a Milano, permettono poi di guardare anche alle lezioni lasciate da chi non è più presente ma continua a influenzare chi oggi studia nelle aule.
Questi momenti contribuiscono a cementare il lavoro collettivo, stimolano interessi e permettono di coltivare una passione pratica che non rimane nei libri, ma si traduce in azione e scoperta. Il Vespucci si conferma un luogo dove non manca il confronto con la realtà vera della ristorazione, preparandosi cosi a sviluppare professionisti più consapevoli e pronti a fare strada.
Il concorso cocktail come tributo e stimolo creativo per gli studenti
Tra le novità proposte quest’anno, il Vespucci ha organizzato il primo concorso cocktail, dedicato alla memoria di Franco Gallo, docente storico e riferimento per la sala bar. La famiglia di Gallo ha partecipato all’evento, che ha coinvolto 12 studenti del triennio alberghiero selezionati da una commissione interna. L’iniziativa ha spinto i ragazzi a inventare cocktail originali, raccontando per ognuno una storia personale o legata alla loro esperienza.
Tradizione e innovazione a scuola
Questo concorso funge da stimolo a mettere in gioco idee e creatività, proponendo una formula di confronto e di valorizzazione delle capacità individuali. Secondo la professoressa Nadia Vecchi, che ha coordinato il progetto insieme ai colleghi, l’obiettivo è inserire l’iniziativa nel calendario scolastico in modo permanente, espandendo il coinvolgimento anche agli istituti vicini.
Per Franco Gallo il Vespucci era una seconda casa: qui ha insegnato a generazioni di studenti, inclusi i propri figli. La memoria del professore storicizza così una presenza che continua a ispirare. Attraverso questo concorso, la scuola porta avanti una tradizione che lega insegnamenti personali e professionali, consolidando l’identità di un istituto che non perde il contatto con la storia e le persone che lo hanno segnato.