Giovane muore improvvisamente durante partita di calcetto a Ovindoli: soccorsi e accertamenti in corso

Tragedia a Ovindoli, giovane colto da malore durante partita di calcetto. - Unita.tv

Elisa Romano

2 Settembre 2025

Un pomeriggio di gioco tra amici a Ovindoli, in Abruzzo, si è concluso tragicamente per Stefano Zorcolo, 33 anni, originario di Roma. Stefano, in vacanza, ha perso conoscenza improvvisamente mentre giocava a calcetto ed è caduto a terra.

La dinamica dell’accaduto e il soccorso

La partita si svolgeva all’aperto in un clima di svago. Stefano è crollato sotto gli occhi degli amici, che hanno subito chiamato il 118 e iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare . All’arrivo dei sanitari sono proseguite le operazioni di emergenza, ma il giovane non ha ripreso conoscenza.

L’intervento tempestivo dei presenti è cruciale in caso di arresto cardiaco, ma in contesti montani come questo la mancanza di defibrillatori automatici esterni può complicare il soccorso. Le linee guida raccomandano la diffusione di questi dispositivi per aumentare le possibilità di sopravvivenza.

Le cause del decesso

Dopo l’episodio, la salma è stata trasferita all’ospedale de L’Aquila, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono stati disposti accertamenti e non si esclude l’esecuzione di un’autopsia per chiarire le cause della morte.

Nei casi di decesso improvviso in giovani adulti durante attività fisica, spesso si riscontrano problemi cardiaci non diagnosticati, come cardiomiopatie o aritmie congenite. L’autopsia può escludere altre cause e contribuire a prevenire eventi simili. In Italia, questi esami post mortem sono prassi consolidata per supportare indagini mediche e giudiziarie.

Il contesto e le conseguenze sul territorio

Stefano aveva 33 anni, un’età in cui l’attività sportiva amatoriale è generalmente considerata sicura, ma episodi come questo evidenziano che non è sempre così. La morte improvvisa durante esercizio fisico, anche moderato come il calcetto, riguarda una parte di giovani e sottolinea l’importanza della prevenzione e dello screening cardiologico.

La notizia ha colpito profondamente la comunità locale, gli amici e chi lo conosceva. Quel momento di svago si è trasformato in dolore. L’episodio riporta l’attenzione sulla necessità di dotare le aree turistiche e montane di strumenti di emergenza adeguati, soprattutto dove i tempi di intervento possono essere più lunghi. Autorità e gestori di strutture sportive e ricettive potrebbero valutare controlli più rigorosi e una migliore disponibilità di dispositivi salvavita.

Il caso di Ovindoli sottolinea l’importanza di monitorare la salute anche di chi pratica sport a livello amatoriale. Questa tragedia invita a riflettere sulla prevenzione e sulla sicurezza durante l’attività sportiva.

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2025 da Elisa Romano