
A Roma, in piazza San Marco, un 19enne egiziano è stato arrestato dopo una rapina ai danni di un giovane che, grazie a una foto scattata con lo smartphone, ha permesso alla polizia di identificarlo. Le indagini continuano per trovare gli altri complici. - Unita.tv
Un episodio di rapina si è concluso con un arresto a roma, attorno alle due di notte in piazza san marco, nel centro storico. La vittima, dopo aver subito la sottrazione violenta di una collanina d’oro da parte di un gruppo di uomini, ha usato lo smartphone per fotografare uno degli aggressori. Quello scatto ha permesso alla polizia di individuare e fermare un 19enne egiziano con precedenti, che è stato poi bloccato nei pressi del lungotevere della farnesina. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando gli altri complici.
I dettagli della rapina in piazza san marco
L’episodio è avvenuto all’interno di piazza san marco, a roma, non lontano dal capolinea degli autobus. Un giovane che aspettava il bus è stato avvicinato da quattro uomini di origine nordafricana. All’inizio la scusa era una sigaretta, poi però la situazione è precipitata velocemente. I quattro hanno circondato la vittima, spingendola a terra e strappandogli la collanina d’oro che portava al collo.
Nonostante lo spavento e la violenza, la persona aggredita è stata abbastanza lucida da cercare di inseguire brevemente i malviventi fino a via delle botteghe oscure. Il rincalzo si è interrotto per paura, ma prima di chiamare aiuto, la vittima è riuscita a fotografare uno degli aggressori con il proprio smartphone. Questo semplice gesto è diventato un elemento chiave per la polizia.
Come la fotografia ha portato all’arresto
Dopo la chiamata al 112, gli agenti del primo distretto trevi sono arrivati sul posto e si sono affidati alle immagini scattate dalla vittima. Il volto dell’aggressore è stato rapidamente identificato grazie anche ai precedenti di polizia: si trattava di un ragazzo egiziano di 19 anni già fermato nei mesi scorsi per un tentativo di furto in un centro di accoglienza durante il quale aveva cercato di fuggire con alcuni telefoni cellulari.
Con queste informazioni, la polizia ha concentrato le ricerche e ha rintracciato il giovane lungo il lungotevere della farnesina mentre camminava senza destare sospetti. Durante una perquisizione, gli agenti hanno trovato nelle sue tasche un paio di forbici smontate con lame affilate. Queste forbici, probabilmente usate per intimidire, sono state considerate un ulteriore prova che ha confermato il coinvolgimento del ragazzo nella rapina di piazza san marco.
Provvedimenti giudiziari e indagini in corso
A seguito dell’arresto, la procura ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il 19enne. Il ragazzo rimane quindi a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa degli sviluppi del processo. Al momento le forze dell’ordine stanno lavorando per identificare gli altri tre uomini coinvolti nella rapina.
Le indagini si concentrano sull’individuazione del gruppo, che potrebbe aver compiuto altre azioni simili. La polizia ha riferito che la fotografia scattata con lo smartphone della vittima è stata decisiva per avviare la catena di controlli che ha portato al blitz sul lungotevere della farnesina. Intanto le ricerche continuano nel centro storico di roma e nelle zone limitrofe.
Il caso sottolinea l’importanza di quel gesto semplice ma tempestivo: immortalare i volti degli aggressori può fare la differenza tra un crimine impunito e un arresto riuscito.