Un episodio triste ha colpito nel pomeriggio di oggi la zona di Turbigo, in Provincia Di Milano. Un uomo, dalla probabile età intorno ai trent’anni e senza documenti, è stato visto barcollare vicino alle sponde del fiume Ticino prima di scomparire in acqua. I soccorsi sono arrivati rapidamente, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il fatto ha suscitato preoccupazione tra chi frequenta quella zona boschiva al confine tra Piemonte e Lombardia.
Il ritrovamento nel luogo noto come tre salti
L’episodio è avvenuto intorno al primo pomeriggio in località Tre Salti, un’area boschiva nota a cavallo tra Piemonte e Lombardia. Alcune persone che stavano passando hanno notato un ragazzo camminare in modo incerto, come se fosse stanco o sotto effetto di qualcosa. La scena è apparsa subito preoccupante, soprattutto perché il giovane ha poi perso l’equilibrio ed è finito nel fiume Ticino. Quella parte del fiume è piuttosto larga e la corrente può diventare pericolosa, soprattutto per chi non è un nuotatore esperto o si trova in difficoltà fisiche. Il tentativo dell’uomo di raggiungere la riva opponendo resistenza al flusso dell’acqua è stato vano, anche se ha lottato per qualche istante.
Un passante, intuendo il rischio immediato, è riuscito con una certa dose di fortuna a riportare il giovane a terra, sfruttando una corrente più lieve che lo ha spinto verso la riva. Subito dopo ha cercato di rianimarlo con tecniche di primo soccorso, ma senza successo. Sul posto sono arrivati rapidamente anche i vigili del fuoco, il personale medico del 118 e le forze dell’ordine, pronte a intervenire e a coordinare le operazioni. Il quadro che si è presentato ai sanitari era purtroppo già tragico, e dopo i controlli necessari hanno dovuto confermare la morte del ragazzo. L’identità resta sconosciuta per ora, poiché l’uomo non aveva con sé documenti e non si hanno ancora elementi certi sul suo passato o provenienza.
Una zona spesso scenario di incidenti fluviali molto preoccupanti
Il fiume Ticino in questa parte, specie intorno a Turbigo e la località Tre Salti, richiama molte persone per escursioni e passeggiate, ma può diventare insidioso. Le correnti, soprattutto dopo piogge o in alcune stagioni, tendono a diventare forti e imprevedibili. Non è raro che si registrino incidenti legati a cadute accidentali o a chi sottovaluta la forza dell’acqua. Proprio per questo la presenza e la collaborazione tra vigili del fuoco, medici e polizia è fondamentale. Negli ultimi anni, il territorio ha visto interventi mirati per mettere in sicurezza alcune aree, ma il rischio resta alto se non si sta attenti. Le autorità invitano a non entrare in acqua nei punti non autorizzati e a segnalare qualsiasi situazione sospetta o pericolosa.
Per ora, la mancanza di documenti e la scarsità di testimoni diretti rendono complessa l’identificazione ufficiale della vittima. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire i fatti e capire chi fosse il ragazzo, affidandosi anche a eventuali segnalazioni e controlli nelle zone limitrofe. Non vengono esclusi nemmeno problemi di natura medica o stato psicofisico alterato che potrebbero aver provocato il barcollamento e la caduta nel fiume. L’ipotesi principale però resta quella di incidente con annegamento causato dalla difficoltà di risalire la corrente. Nel frattempo, la salma è stata portata in obitorio per le verifiche del caso, mentre la polizia continua le indagini per spiegare meglio cosa sia successo prima della tragedia.
La comunità di Turbigo si stringe attorno a questo evento inatteso, che richiama ancora una volta l’attenzione sul rischio che può nascondere il territorio fluviale e sull’importanza di vigilare in queste zone frequentate da tanti.
