Gérard Depardieu in tribunale: l’attore affronta accuse di aggressione in un caso controverso

Gérard Depardieu, 76 anni, torna in aula al tribunale penale di Parigi per affrontare accuse di aggressione da parte di due donne legate al film “Le Volets Verts”.
Gérard Depardieu in tribunale: l'attore affronta accuse di aggressione in un caso controverso Gérard Depardieu in tribunale: l'attore affronta accuse di aggressione in un caso controverso
Gérard Depardieu in tribunale: l'attore affronta accuse di aggressione in un caso controverso - unita.tv

Gérard Depardieu, celebre attore francese, ha fatto la sua comparsa lunedì scorso davanti al tribunale penale di Parigi, segnando il suo ritorno sulla scena pubblica dopo un lungo periodo di assenza. La sua presenza, attesa con grande curiosità, ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, ma è stata anche segnata da un clima di tensione e incertezze legate alle accuse di aggressione che lo coinvolgono. A 76 anni, l’attore ha mostrato segni di fragilità, alternando sorrisi ai sostenitori a smorfie di dolore, dovute a problemi articolari. Accanto a lui, la figlia Roxane e l’ex compagna Karine Silla, insieme all’attore Vincent Perez, hanno assistito a una giornata di udienza che si è rivelata complessa e frammentata.

Le accuse e le denunce

Le accuse contro Gérard Depardieu sono state presentate da due donne, Amélie e Sarah, che hanno sporto denuncia a febbraio e marzo 2024. Amélie, una scenografa di 54 anni, e Sarah, un’assistente alla regia di 34 anni, hanno denunciato aggressioni avvenute sul set del film Le Volets Verts, diretto da Jean Becker e girato nel 2021. Nel film, Depardieu interpreta un attore in declino, tormentato dai suoi demoni interiori, un ruolo che sembra riflettere la sua attuale situazione personale e professionale. Le denunce descrivono episodi di violenza che avrebbero avuto luogo durante le riprese, creando un’atmosfera di grande preoccupazione e attenzione mediatica.

L’udienza e le strategie difensive

La prima giornata di udienza ha deluso le aspettative, poiché l’attore non ha potuto esprimere la sua versione dei fatti. Il suo avvocato, Jérémie Assous, ha monopolizzato il tempo a disposizione, presentando una lunga arringa di un’ora e quarantasei minuti, durante la quale ha sollevato eccezioni di nullità. Assous ha criticato la gestione del caso, sostenendo che i diritti di Depardieu fossero stati violati e che la custodia cautelare fosse stata disposta troppo rapidamente. Ha messo in discussione l’assenza di testimoni a favore dell’imputato e ha sottolineato che ben diciannove persone presenti sul set non avrebbero sentito nulla di anomalo.

Le testimonianze e le contraddizioni

Durante l’udienza, l’avvocato ha messo in discussione la credibilità delle testimonianze presentate dalle querelanti. Ha citato il racconto di Amélie, che ha descritto un episodio in cui sarebbe stata bloccata da Depardieu e toccata in modo inappropriato. La scenografa ha affermato che senza l’intervento di altri, la situazione avrebbe potuto degenerare. Tuttavia, il corpo di sicurezza di Depardieu ha dichiarato di non essere stato presente, creando ulteriori dubbi sulla veridicità delle accuse. Assous ha insistito sul fatto che la dimensione ridotta del set avrebbe reso impossibile un’aggressione non notata da altri.

La reazione del pubblico e le tensioni in aula

La tensione in aula era palpabile, con il pubblico diviso tra sostenitori di Depardieu e sostenitori delle querelanti. L’udienza ha visto anche momenti di forte emotività, come quando l’attrice Anouk Grinberg ha espresso la sua indignazione, costringendo il presidente del tribunale a farla allontanare. La penalista Claude Vincent, che rappresenta Sarah, ha criticato la lunghezza dell’arringa di Assous, sottolineando che in un caso diverso, il tempo concesso non sarebbe stato così generoso. La giornata si è conclusa con la presentazione di richieste istruttorie da parte della difesa, alimentando ulteriormente le polemiche e le tensioni tra le parti coinvolte.

L’udienza di lunedì ha messo in luce non solo le accuse contro Gérard Depardieu, ma anche le dinamiche complesse del sistema giudiziario francese, sollevando interrogativi sulla gestione dei diritti degli imputati e delle vittime. Con il processo che continua, l’attenzione rimane alta su questo caso che coinvolge uno dei volti più noti del cinema francese.