Garlasco: La difesa di Andrea Sempio e la voce dell’avvocata Angela Taccia

Andrea Sempio, accusato per la terza volta dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco nel 2007, trova sostegno nell’avvocata Angela Taccia, sua amica e difensore da oltre vent’anni.
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Garlasco: La difesa di Andrea Sempio e la voce dell'avvocata Angela Taccia - unita.tv

La vicenda di Andrea Sempio, accusato per la terza volta dell’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco nel 2007, continua a far discutere. Al suo fianco c’è l’avvocata Angela Taccia, che lo sostiene da anni e lo descrive come una persona di grande valore umano. La loro amicizia, che dura da oltre vent’anni, si intreccia con una battaglia legale che ha segnato profondamente le loro vite. In questo articolo, esploreremo la relazione tra Sempio e la sua legale, i momenti chiave di questa complessa vicenda e le emozioni che ne derivano.

Un’amicizia che supera le avversità

Angela Taccia non è solo l’avvocata di Andrea Sempio, ma anche una sua amica di lunga data. La loro amicizia è iniziata nel 2005, quando Taccia fu presentata a Sempio dal suo fidanzato di allora. Inizialmente, Sempio non le prestò molta attenzione, ma Taccia, con determinazione, si fece notare. “Tu puoi anche ignorarmi, ma io so che saremo grandi amici”, gli disse, e così è stato. La loro connessione si è rafforzata nel tempo, condividendo momenti di vita quotidiana, feste e vacanze.

Quando la notizia delle indagini su Sempio emerse nel 2016, Taccia si trovava ancora in fase di praticantato nello studio dell’avvocato Massimo Lovati. Da quel momento, la sua vita professionale si intrecciò con quella di Sempio, portandola a difenderlo in un caso che ha avuto ripercussioni enormi. La sua testimonianza è carica di emozione, e Taccia non esita a descrivere Sempio come un’anima rara, un giovane che si preoccupa sempre degli altri, anche nei momenti più difficili.

Il dramma dell’accusa e le sue conseguenze

Il giorno in cui Sempio apprese di essere indagato, la situazione si rivelò devastante. Taccia ricorda vividamente quel momento: “Eravamo al bar, stavamo parlando di organizzare una cena di Natale, e all’improvviso la radio annunciò la svolta nelle indagini. Andrea rimase paralizzato”. La notizia colpì Sempio come un fulmine a ciel sereno, portando con sé un’ondata di panico e angoscia. Tornato a casa, trovò sua madre in lacrime, mentre la sua fotografia appariva in televisione, un’immagine che rappresentava un innocente travolto da un’accusa infamante.

La prima inchiesta si concluse con un’archiviazione, ma il peso emotivo di quell’esperienza rimase. Taccia ricorda come, durante quel periodo, l’avvocato Lovati spiegasse le strategie di difesa mentre lei, come praticante, scriveva gli atti. La seconda indagine, a cui Sempio fu sottoposto, si chiuse anch’essa senza coinvolgerli, lasciando entrambi in un limbo di incertezze.

La terza accusa e la determinazione di Sempio

La terza indagine su Andrea Sempio ha riaperto ferite mai completamente rimarginate. Dopo un periodo di apparente tranquillità, Sempio ricevette un avviso di garanzia, segnando l’inizio di un nuovo capitolo di ansia e preoccupazione. Taccia spiega che, nonostante la situazione, Sempio ha sempre mostrato una grande determinazione. “Lui voleva dare il suo DNA, ma io gli ho consigliato di aspettare”, racconta l’avvocata, evidenziando la complessità delle scelte legali in un contesto così delicato.

La decisione di opporsi al prelievo del DNA non fu semplice, ma Taccia sapeva che era fondamentale per la strategia difensiva. Sempio, pur essendo innocente, si trovava a dover affrontare un sistema giudiziario che lo considerava colpevole. La sua reazione di fronte ai carabinieri, pronta a collaborare, dimostra la sua integrità e la sua volontà di dimostrare la verità.

Un legame indissolubile

La storia di Andrea Sempio e Angela Taccia è una testimonianza di amicizia e resilienza. In un contesto di accuse e incertezze, la loro relazione ha saputo resistere alle tempeste. Taccia, che ha visto Sempio crescere e affrontare le sfide della vita, continua a lottare al suo fianco, non solo come avvocata, ma anche come amica. La loro storia è un esempio di come l’umanità e la solidarietà possano emergere anche nei momenti più bui, mentre la battaglia legale continua a delinearsi sullo sfondo di una vita segnata da eventi drammatici e inaspettati.