Furto al laboratorio di quartiere giambellino lorenteggio: sparito il materiale per la rassegna “scendi, c’è il cinema”
Un furto al laboratorio di quartiere Giambellino Lorenteggio mette a rischio la rassegna estiva “Scendi, c’è il cinema!”, ma la comunità si mobilita con una raccolta fondi per recuperare gli strumenti rubati.

Un laboratorio di quartiere a Milano rischia di fermare la rassegna estiva "Scendi, c’è il cinema!" dopo il furto di attrezzature fondamentali; la comunità ha avviato una raccolta fondi per sostenere il progetto culturale nato nel 2012 e importante per la socialità locale. - Unita.tv
Nel cuore di Milano, un progetto culturale nato nel 2012 rischia di fermarsi a causa di un furto ai danni del laboratorio di quartiere giambellino lorenteggio. Proiettore, casse audio, mixer e altri strumenti fondamentali per la rassegna estiva “scendi, c’è il cinema!” sono stati rubati nella sede di via Odazio. La comunità ha subito lanciato una raccolta fondi per sostituire il materiale necessario a mantenere viva un’iniziativa che da più di un decennio promuove cultura e socialità in un’area complessa della città.
Cosa è stato rubato al laboratorio di quartiere
Il furto è stato scoperto nella mattina successiva all’ultima serata organizzata, quando i volontari del laboratorio si sono accorti che mancava tutta la strumentazione tecnica necessaria. Proiettore, impianto audio, mixer, casse e il rappresentante più prezioso di tutta l’attrezzatura, un cassone pieno di cavi, prolunghe e soprattutto un pc portatile sono spariti senza lasciare traccia. Questa attrezzatura è stata raccolta in oltre 13 anni di attività e ha permesso la realizzazione di “scendi, c’è il cinema!”, la rassegna gratuita di cinema all’aperto nei cortili del giambellino.
Valore e impatto del furto sulla comunità
Il valore stimato della strumentazione rubata si aggira intorno a 12mila euro, una somma significativa per un piccolo laboratorio di quartiere che vive grazie all’impegno volontario e ai contributi della cittadinanza. Louisa, una delle promotrici, ha spiegato che “senza questi strumenti non sarà possibile organizzare le proiezioni estive che ogni anno accolgono decine di persone, comprese famiglie e anziani che trovano nel cinema all’aperto un momento di socialità e distrazione.”
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Di fronte a questo colpo, il laboratorio ha lanciato un appello pubblicando una raccolta fondi online. In poche ore sono arrivati oltre 2mila euro da circa settanta sostenitori, segno della solidarietà di chi crede nel progetto. È possibile contribuire visitando www.produzionidalbasso.com, la piattaforma scelta per la raccolta destinata a ricomprare tutto il materiale sottratto.
La rassegna estiva “scendi, c’è il cinema!” e il suo ruolo sociale
Il progetto “scendi, c’è il cinema!” nasce nel 2012 con l’obiettivo di avvicinare la cultura cinematografica agli abitanti del giambellino e del lorenteggio, quartieri caratterizzati da case popolari e condizioni economiche difficili. L’iniziativa offre un’alternativa ai luoghi tradizionali della cultura, installando uno schermo all’aperto nei cortili dove i residenti possono ritrovarsi attorno a una storia. In estate, quando le occasioni di svago mancano, il cinema gratuito diventa un punto di incontro per bambini, adulti e anziani.
Coinvolgimento della comunità e tutela del progetto
Attraverso questo progetto, le comunità cambiano ruolo e mostrano la loro capacità di organizzazione e partecipazione. Non è solo uno spazio per vedere un film, ma anche un momento di riappropriazione del territorio e di scambio sociale. Le case popolari si trasformano da luoghi marginali a centri pulsanti di vita culturale. Questo è un aspetto che i promotori sottolineano spesso, perché “scendi, c’è il cinema!” rompe la logica di spostare la cultura solo nei luoghi centrali o dedicati.
Il progetto si basa sul volontariato e sull’aiuto reciproco. Negli anni ha guadagnato il rispetto della città e di chi vive nei quartieri, tanto che tre anni fa ha ottenuto una vittoria importante contro le grandi produzioni cinematografiche. Il Consiglio di Stato ha confermato una decisione che proibiva ai colossi del cinema di ostacolare la distribuzione gratuita dei film alle piccole arene di quartiere, tutelando così un modello di accesso alla cultura più aperto.
La risposta della comunità e le prospettive future
Ora la priorità del laboratorio è recuperare la strumentazione necessaria per poter riaprire lo spazio alle proiezioni. Senza proiettore e impianti audio, “scendi, c’è il cinema!” non può continuare nella sua forma tradizionale. La raccolta fondi nasce proprio per questo, per mettere insieme la somma di 12mila euro entro i prossimi mesi, grazie al contributo di cittadini, associazioni e realtà locali.
Il gesto criminale ha scosso la comunità ma non l’ha fermata. I volontari stanno già pensando a come organizzare eventi per coinvolgere ancora di più il quartiere e portare alla luce quest’emergenza. Intanto la piattaforma di raccolta offre a chi vuole dare una mano un modo semplice per partecipare. I responsabili hanno segnalato il furto alle forze dell’ordine e attendono sviluppi anche sul piano investigativo.
Ruolo del laboratorio nella vita culturale di milano
L’esperienza del laboratorio di quartiere giambellino lorenteggio dimostra che la cultura può nascere e crescere in contesti difficili, basta solo sostenerla con azioni concrete e partecipazione. Il progetto, nato più di dieci anni fa, ha saputo diventare un punto di riferimento per molti abitanti, offrendo un momento di svago e inclusione. Ora la città è chiamata a rispondere per non lasciare che un furto blocchi un’iniziativa che ha radici profonde nel tessuto sociale milanese.