funerali di guerrino casamonica nel rispetto della privacy, dopo la cerimonia spettacolo del 2015

La questura di Roma impone funerali privati per Guerrino Casamonica, evitando sfarzi simili a quelli di Vittorio Casamonica, in risposta alle preoccupazioni sulla criminalità organizzata e l’ordine pubblico.
La morte di Guerrino Casamonica ha portato la questura di Roma a imporre funerali privati e sobrii, per evitare le spettacolari esequie pubbliche legate al clan romano. - Unita.tv

La morte di guerrino casamonica, esponente di spicco del noto clan romano, ha riacceso i riflettori sull’evento funebre e sulle modalità con cui vengono celebrate le esequie di figure legate alla criminalità organizzata nella capitale. Dopo l’attenzione mediatica sollevata dieci anni fa dai funerali “spettacolo” di vittorio casamonica, la questura di roma ha disposto un rito più contenuto e riservato, per evitare possibili esibizioni pubbliche o gesti di sfarzo.

Decisioni della questura di roma per funerali in forma contenuta e privata

la questura ha stabilito che la cerimonia funebre di guerrino casamonica si svolga in forma privata, negando manifestazioni pubbliche e ostentazioni. il provvedimento è motivato dalle esperienze passate e dalla necessità di evitare celebrazioni che possano essere percepite come “eventi pubblici”. la questura ha notificato la decisione ai familiari più stretti e all’agenzia funebre incaricata, mettendo fine a possibili iniziative che ricordino i funerali di vittorio casamonica nel 2015.

L’ultimo funerale spettacolo

quell’ultimo evento funebre aveva attirato l’attenzione della cronaca per la sua composizione scenografica: una carrozza d’epoca trainata da sei cavalli neri, petali di rose lanciati da un elicottero, una banda musicale che eseguiva la colonna sonora del film “il padrino” e manifesti commemorativi. la cerimonia si era tenuta nella basilica di san giovanni bosco a cinecittà e aveva avuto grande risonanza mediatica.

la procura di roma, già ai tempi, aprì un’indagine per verificare eventuali abusi o violazioni nell’organizzazione di quei funerali che, vista la loro spettacolarità, sembravano oltrepassare il limite del rito religioso convenzionale.

per guerrino casamonica, è stata scelta una parrocchia del quartiere romanina, luogo più modesto per un rito che al contrario di quello del 2015 dovrà seguire norme più rigide riguardo alla partecipazione e all’esposizione pubblica.

Il profilo di guerrino casamonica: condanne, beni confiscati e radici familiari

guerrino casamonica, nato a marta nel 1966 e noto con il soprannome “pelè”, è stato ricoverato per una malattia grave presso il policlinico casilino di roma, dove si è spento all’età di 59 anni. il suo nome è legato a indagini della procura capitolina che hanno individuato il clan casamonica come organizzazione dedita a estorsione, usura, traffico di droga e intestazione fittizia di beni.

nel luglio 2021 guerrino ha ricevuto una condanna a dieci anni e due mesi di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e altri reati. quella sentenza è stata confermata in appello nel dicembre del 2022. assieme a suo padre giuseppe, ha subito il sequestro di beni per un valore superiore a tre milioni di euro, comprendenti immobili, automobili di pregio, argenteria e gioielli.

Beni confiscati e finalità sociali

tra le proprietà confiscate ci sono una villa in via roccabernarda, poi affidata a un ente pubblico con finalità sociali; la residenza in via flavia demetria, assegnata alla fondazione pangea onlus; una villa a monterosi in provincia di viterbo, riconvertita per scopi assistenziali e culturali dal comune locale. questa redistribuzione dei beni fa parte di una strategia per sottrarre al clan risorse materiali e ridurre la loro capacità operativa.

Il clan casamonica: aree di influenza e legami con altri gruppi criminali

la famiglia casamonica appartiene al gruppo sinti, comprende circa mille persone e ha radici profonde nel sud-est di roma. la loro zona di influenza comprende quartieri come romanina, anagnina, torre angela, tor bella monaca e si estende ai castelli romani. oltre roma, il loro controllo si spinge fino a ciampino, frascati e la parte alta della ciociaria.

un aspetto rilevante è la parentela e la collaborazione con il clan degli spada, gruppo noto nella zona di ostia. questa rete tra clan nomadi contribuisce a consolidare il controllo su attività illegali all’interno della capitale e dintorni.

Collaborazioni e territori

le inchieste sul cosiddetto “mondo di mezzo” hanno rivelato come i casamonica, insieme ad altre famiglie criminali, abbiano operato nella gestione di alcune aree di rom e campi nomadi, in particolare a castel romano. questa cooperazione ha intensificato la loro presenza nel tessuto urbano, rendendo difficile isolare e arginare le diverse forme di criminalità organizzata.

a dieci anni dai funerali che suscitarono scalpore, la questione rimane attuale sul piano della sicurezza e del controllo del territorio. la sproporzione tra celebrazioni pubbliche ed eventi privati continua a essere al centro di attenzioni da parte delle autorità, che cercano di bilanciare il diritto al lutto con la prevenzione di scenari di esibizionismo criminoso.