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Una nuova sala polifunzionale nel Carcere Di Udine: teatro, aule studio e spazi aperti alla città entro fine 2025

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Nuova sala polifunzionale al carcere di Udine, pronta entro il 2025. - Unita.tv
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Nel carcere di Udine, entro la fine di questo anno, sarà inaugurata una nuova sala polifunzionale accessibile al pubblico. Questo spazio nasce da una collaborazione tra istituzioni locali, associazioni sociali, cooperative e università, con l’obiettivo di favorire il reinserimento dei detenuti e creare un luogo di incontro tra la struttura penitenziaria e la comunità esterna.

Un teatro modulare e aule studio per integrare cultura e socialità dentro il carcere

La sala polifunzionale che sorgerà nel penitenziario friulano avrà una superficie di circa 200 metri quadrati. Questa area è stata progettata con una forte attenzione alla modularità e flessibilità: potrà accogliere un teatro da 98 posti, diverse aule per lo studio e una hall che si affaccia verso l’esterno, quindi accessibile anche alla cittadinanza.

Il teatro esprime la volontà di portare eventi culturali e momenti di aggregazione dentro il carcere, un territorio che spesso rimane isolato dalla vita della città. Le aule studio saranno utili per attività formative rivolte sia ai detenuti sia a chi partecipa a iniziative aperte. La hall, infine, fungerà da ponte tra gli spazi interni e il mondo esterno, favorendo l’accesso e la dialogo con il pubblico esterno.

La realizzazione è stata possibile anche grazie a un contributo economico di 20mila euro donato dalla cooperativa sociale Dinsi Une Man, che ha voluto sostenere concretamente il progetto di apertura e riqualificazione.

Un progetto che cambia il ruolo del carcere, tra rieducazione e cittadinanza

Paolo Felice, presidente di Legacoop FVG, ha definito il progetto come “una visione alternativa” rispetto al ruolo tradizionale del carcere. L’idea infatti è lasciare alle spalle il concetto di sola detenzione per creare un luogo aperto alla città, dove promuovere la responsabilità condivisa e il reinserimento sociale dei detenuti.

Questo approccio è in continuità con altre iniziative portate avanti negli ultimi anni per trasformare la funzione della struttura penitenziaria e integrare la comunità detenuta con il resto della popolazione.

Anche Andrea Sandra, Garante comunale dei diritti delle persone detenute, ha sottolineato l’importanza di aprire un dialogo concreto tra due mondi fino a oggi separati. Le numerose richieste di utilizzo degli spazi da parte di enti e associazioni mostrano come questa apertura stia ricevendo un riscontro positivo e coinvolgendo vari soggetti interessati.

Un percorso iniziato nel 2021 verso una ristrutturazione più ampia del carcere

Il progetto della nuova sala polifunzionale si inserisce in un intervento complessivo di ristrutturazione dell’istituto penitenziario di Udine. Questo percorso è stato avviato nel 2021 e continua fino al gennaio 2026, con l’obiettivo di rispondere a bisogni concreti sia dei detenuti che del personale.

Nei primi anni sono stati riorganizzati spazi già esistenti, realizzate nuove sezioni destinate alla semilibertà, istituite aule scolastiche, ampliata la biblioteca, riqualificati ambienti di socialità e costruita una palestra. Questi interventi mirano a migliorare le condizioni di vita, favorire attività educative e sportive e creare occasioni per relazioni sociali.

La nuova sala polifunzionale rappresenta, secondo Bruna Gover, coordinatrice di Legacoop FVG, “un’impresa coraggiosa che segna una svolta storica”. Per la prima volta infatti, alcune aree del carcere saranno condivise con la cittadinanza, configurando una trasformazione nei rapporti tra dentro e fuori.

In questo modo, Udine apre una strada che potrebbe portare a nuove forme di collaborazione tra istituzioni penitenziarie e comunità, creando spazi pensati per rompere l’isolamento e promuovere incontri e progetti con impatto sociale.

Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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