La sfida d’esordio nella Serie A 2025/2026 ha visto Udinese e Hellas Verona affrontarsi in un match combattuto al Bluenergy Stadium di Udine. La gara si è chiusa sull’1-1, risultato che rispecchia l’equilibrio del confronto, segnato da tre traverse e tante occasioni da gol da entrambe le parti. Oltre mille tifosi ospiti hanno seguito con entusiasmo il pareggio dei veneti, mentre l’Udinese ha schierato una formazione con pochi cambi rispetto alla scorsa stagione. In campo ragazze emergenti e protagonisti noti hanno animato la partita.
Udinese schiera la vecchia guardia con un solo innesto tra i titolari
Per l’esordio in campionato l’Udinese si affida sulla sua esperienza, scegliendo una formazione praticamente riconfermata rispetto alla passata annata in Serie A. Runjaic punta solo su un elemento nuovo, Bertola, arrivato durante il mercato estivo e subito proposto come titolare. Questa decisione sembra indicare un atteggiamento prudente e la volontà di affidarsi a giocatori già rodati e conosciuti nel sistema di gioco del tecnico. La squadra friulana parte con un assetto collaudato, cercando di non stravolgere il suo modo di attaccare e difendere nonostante la novità rappresentata da Bertola.
L’impostazione tattica resta stabilita, mentre ogni giocatore sembra conoscere bene il proprio ruolo. Questi presupposti si riflettono in una gara dove l’Udinese mantiene il controllo senza rischiare troppo nel corso della prima metà del match. La fiducia nella linea titolare e la scelta di non rischiare eccessivamente all’esordio potrebbero essere un segnale di come la società voglia procedere nel campionato, puntando sulle fondamenta che hanno garantito la salvezza e qualche soddisfazione lo scorso anno. L’ingresso di Bertola arricchisce però il gruppo con nuove energie e prospettive da sviluppare nel corso della stagione.
Hellas Verona punta sul giovane gambiano Fallou e un 3-5-2 di copertura
Dall’altra parte, Zanetti propone alcune novità, soprattutto nella corsia destra, dando spazio a Fallou, un giovane gambiano giunto dalla Serie D con la Scafatese e ora promosso a un palcoscenico di alta levatura. Questa scelta evidenzia la volontà del Verona di coltivare giovani promesse, sperando che possano inserirsi progressivamente nel calcio di alto livello. Il modulo adottato è il 3-5-2, una formazione che tende a bilanciare fase offensiva e difensiva attraverso il centrocampo numeroso.
Sulla destra, Fallou si fa vedere con entusiasmo e voglia di mettersi in mostra, affrontando il salto di categoria nella massima serie con determinazione. In avanti il Verona schiera Giovane e Sarr, cercando di sfruttare la velocità e la mobilità dei due attaccanti per mettere in difficoltà la retroguardia friulana. Gli ospiti sembrano preparati a gestire la partita con attenzione, aspettando il momento giusto per colpire. L’esperienza dei veterani si combina così alla freschezza delle nuove leve in un progetto di rinascita tecnica e tattica forse destinato a durare alcune stagioni.
Partita equilibrata e prima frazione ricca di spunti ma senza gol
Il match parte con buon ritmo e livello tecnico, ben supportato dall’entusiasmo del pubblico presente, tra cui circa 1300 tifosi veneti. Il primo squillo arriva al 22’ grazie a un calcio d’angolo in cui Davis sfrutta una scivolata di Frese per servire Zemura, posizionato al centro dell’area. La conclusione del mancino dello zimbabwese però è imprecisa e termina fuori, fallendo l’opportunità di sbloccare il risultato.
L’Hellas Verona deve attendere il 41’ per creare un’azione insidiosa: Giovane parte in progressione solitaria e calcia rasoterra verso la porta, costringendo il portiere Sava a un intervento non semplice. Poco prima della fine del primo tempo, Davis della squadra di casa si gira con decisione ma manda alto un tiro che avrebbe potuto sorprendere la difesa veneta. La prima frazione si chiude con un equilibrio evidente sotto il profilo della manovra e delle occasioni, senza però regalare emozioni definitive agli spettatori. Il confronto tattico resta aperto e vivace in ogni reparto.
Ripresa con emozioni e gol sugli sviluppi da calcio d’angolo
Il secondo tempo riprende senza cambi nelle due squadre, ma con un Verona più determinato e pericoloso. Giovane si rende subito protagonista, prima al 50’ con un potente tiro dal limite neutralizzato da Sava, poi al 52’ con un sinistro a giro che trova la traversa a negargli la gioia del gol. L’intensità offensiva degli ospiti cresce e mette in difficoltà la retroguardia udinese.
Immediatamente dopo questa azione, l’Udinese sfrutta una ripartenza e conquista un calcio d’angolo dal quale nasce il vantaggio. Kristensen si eleva con uno stacco potente e insacca di testa da pochi passi, anticipando i difensori veronesi al 54’. Il gol sembrerebbe poter indirizzare la partita, ma il Verona non si arrende e risponde dopo 13 minuti con il pareggio. Giovane, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, lascia partire un traversone che Serdar devia di testa nel cuore dell’area e realizza da pochi passi il gol dell’1-1.
L’azione nasce da una lettura attenta dell’Hellas Verona, abile a sfruttare un momento di calo dell’Udinese. Nella dinamica delle sostituzioni, Mosquera entra al posto di Sarr per cercare più incisività, mentre lo sloveno Lovric esce in seguito allo spreco di un’occasione ravvicinata. I cambi e i coraggiosi tentativi degli allenatori rendono il finale vibrante e ricco di tensione.
Occasioni da gol, traversa e nervosismo negli ultimi minuti
La gara ha spazio per altre emozioni nel finale. Al 63’ Zarraga, subentrato a Lovric, prova la bomba da trenta metri, ma Montipò riesce a deviare con la punta delle dita, salvando la situazione e tenendo il punteggio in equilibrio. Il match, come sottolinea il numero di tiri e angoli conquistati, resta aperto a ogni risultato.
Zanetti inserisce Kamara sulla fascia, che al 74’ si rende protagonista di un’azione personale: servito da Bayo con un passaggio di tacco, Kamara calcia forte da pochi passi ma colpisce in pieno la traversa, fallendo una grande occasione per trovare il gol della vittoria. La palla sorvola la linea e termina fuori.
Gli ultimi minuti scorrono con intensità ma senza variazioni nel punteggio. L’Udinese rimane con l’amaro in bocca per un attacco a tratti inefficace, mentre l’Hellas Verona festeggia i punti raccolti in trasferta. Il match si chiude con l’impressione di un campionato ancora lungo, in cui entrambe le squadre dovranno migliorare e trovare continuità.
[1] Fonti ufficiali Serie A 2025/2026, comunicati Bluenergy Stadium
[2] Dati sulle scelte tattiche e formazioni ufficiali Udinese e Verona
[3] Resoconti della partita e statistiche reti, traverse e occasioni gol
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Davide Galli