La gestione dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale cambia dopo le dimissioni del precedente commissario. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha confermato la nomina del nuovo commissario straordinario, che guiderà l’ente fino alla fine di settembre. Il porto di Trieste resta al centro delle attenzioni istituzionali per il suo ruolo nel traffico marittimo nazionale.
Dimissioni di Antonio Gurrieri e reazioni ufficiali
Antonio Gurrieri ha lasciato l’incarico di commissario straordinario dell’autorità portuale di Trieste. La scelta ha sorpreso operatori e istituzioni coinvolte, dato il peso strategico dello scalo giuliano nell’economia marittima italiana. Alla notizia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rapidamente predisposto un piano per assicurare continuità nella gestione del porto, evitando vuoti di comando. La decisione di Gurrieri arriva in un momento delicato per le attività portuali, con numerose sfide legate alla logistica e all’intermodalità da affrontare.
Il ministero si è espresso tramite una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, specificando che la nomina di un nuovo commissario vuole mantenere ordinati i processi amministrativi e operativi dell’ente. L’intento è garantire stabilità e supportare gli operatori locali nel garantire il regolare funzionamento del porto, fondamentale per il commercio italiano e le rotte mediterranee. In questo contesto, la figura di Gurrieri, che ha guidato l’autorità negli ultimi mesi, lascia il testimone in un passaggio veloce ma cruciale.
Nomina di Donato Liguori a commissario straordinario e suo ruolo
Il ministro Matteo Salvini, in veste anche di vicepresidente del Consiglio, ha affidato la carica di commissario straordinario dell’Autorità portuale al dottor Donato Liguori. La nomina è ufficiale dal 30 luglio 2025 e confermata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso un comunicato pubblico. Liguori svolge attualmente il ruolo di direttore generale per i porti, la logistica e l’intermodalità, un profilo tecnico con esperienza consolidata negli ambiti fondamentali per la gestione portuale.
L’incarico affidato a Liguori durerà fino al 30 settembre, periodo in cui dovrà assicurare la prosecuzione dei servizi e preparare il terreno per individuare un presidente stabile per l’autorità. Il suo nome era già emerso nelle ultime settimane come possibile successore, e la conferma arriva a chiudere voci e indiscrezioni circolate tra addetti ai lavori e giornalisti. La competenza di Liguori in materia di logistica e infrastrutture marittime potrebbe aiutare l’ente a superare questa fase di transizione senza interruzioni.
Il ministero ha sottolineato l’importanza strategica dell’Autorità di Sistema portuale di Trieste, ricordando che garantirà il massimo supporto per mantenere la piena operatività. L’intervento tempestivo mira a non creare instabilità che potrebbero pesare sulle attività economiche legate al porto, fondamentale per il traffico merci e passeggeri dell’Italia nord-orientale.
Prospettive future per l’Autorità Portuale e impatto sulla comunità locale
Il passaggio di consegne fra commissari evidenzia che la struttura portuale di Trieste resta un pezzo centrale per la rete di trasporti italiana. Il ministero si è impegnato a velocizzare le procedure per la nomina di una guida definitiva, evitando lunghi periodi di incertezza che potrebbero rallentare progetti e investimenti. I principali operatori del porto, così come le istituzioni locali e regionali, osservano con attenzione la transizione per valutare i possibili effetti sulle attività commerciali.
Nel breve termine, Donato Liguori ha il compito di mantenere attive tutte le funzioni dell’autorità, sia sul fronte della gestione delle infrastrutture che in quello della politica dei traffici marittimi. Lo scalo di Trieste continua a essere un nodo cruciale per i collegamenti tra il Mediterraneo e l’Europa centrale, un ruolo che richiede coordinamento costante e una leadership chiara sia per adattarsi alle sfide logistiche sia per attrarre nuovi investimenti.
La comunità locale si aspetta segnali concreti da questa fase. Le questioni ambientali, la sicurezza dei traffici e gli sviluppi infrastrutturali sono temi al centro del dibattito pubblico. Il ministero ha promesso di garantire dialogo e supporto alle istituzioni territoriali, così da assicurare una gestione che non penalizzi l’economia e preservi i livelli occupazionali legati al porto. In attesa della nuova governance stabile, il lavoro del commissario Liguori sarà un punto di riferimento imprescindibile per mantenere la stabilità dell’ente.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi