L’Università di Trieste ha avviato “Let’s change! Il clima sta cambiando. Parliamone”, un’iniziativa che mette al centro mobilità sostenibile, transizione energetica e trasformazione degli spazi urbani, per rendere la città più resistente agli effetti del cambiamento climatico. Il progetto, attivo dal 3 settembre 2025 fino ai primi mesi del 2026, coinvolge la comunità con incontri pubblici, laboratori e proiezioni, rivolti soprattutto agli studenti delle scuole e dell’ateneo.
Mobilità sostenibile e transizione energetica: il progetto dell’università per Trieste
Al centro dell’iniziativa ci sono la mobilità sostenibile e la transizione energetica, temi fondamentali per ridurre l’impatto ambientale nelle città. Il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste vuole mettere insieme ricercatori, studenti e cittadini per discutere soluzioni pratiche, come l’uso di mezzi di trasporto elettrici e la creazione di infrastrutture verdi.
L’evento di apertura, in programma il 3 settembre 2025 al Caffè San Marco, si intitola “Trump, bus elettrici e trasporti alternativi” e si concentra proprio sulle dinamiche dei trasporti ecologici.
La mobilità sostenibile è ormai una priorità a livello europeo per raggiungere gli obiettivi climatici entro il 2030. L’uso crescente di autobus elettrici, piste ciclabili e mezzi alternativi fa parte delle strategie per abbattere le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria, specialmente in città come Trieste, che già soffre gli effetti del cambiamento climatico.
Questa serie di incontri vuole aprire un dibattito fondato su dati aggiornati, ma anche stimolare la partecipazione attiva della comunità.
Trieste e la sfida della riqualificazione urbana per resistere al clima che cambia
L’università guarda anche alla riqualificazione degli spazi urbani, con particolare attenzione al patrimonio edilizio e alle aree aperte, in particolare quelle lungo il mare. Negli ultimi anni Trieste ha visto aumentare allagamenti e ondate di calore, con impatti negativi sia sugli ecosistemi terrestri che su quelli marini.
Le soluzioni proposte puntano a rendere la città più capace di affrontare questi eventi estremi, attraverso una migliore gestione delle acque, interventi verdi e infrastrutture pensate per proteggere le aree urbane dai danni del maltempo.
Si parla di urbanistica climatica: un approccio che cerca di integrare metodi per ridurre gli effetti del riscaldamento globale e costruire città più vivibili, con spazi che favoriscano la salute dell’ambiente e delle persone.
Anche la riqualificazione del lungomare di Trieste rientra in questo progetto, insieme al miglioramento degli spazi pubblici e alla valorizzazione del paesaggio. Tutto questo per rendere la città più forte e più accogliente.
Coinvolgere i cittadini, portare la scienza nelle scuole e in università
Un punto chiave del progetto è il coinvolgimento diretto della comunità. Incontri, proiezioni e laboratori si svolgeranno in vari luoghi della città, pensati non solo per accademici e studenti universitari, ma anche per le scuole e la cittadinanza tutta.
La coordinatrice Elena Marchigiani spiega che l’obiettivo è creare un confronto aperto sui risultati degli studi scientifici, offrendo informazioni aggiornate per stimolare una riflessione collettiva sulle scelte da fare. L’ateneo non vuole solo diffondere dati, ma promuovere un dialogo che tenga conto delle reali esigenze della comunità locale.
La rettrice Donata Vianelli sottolinea come questa iniziativa vada oltre la semplice comunicazione: il confronto diretto con la città può dare nuovi spunti alla ricerca e favorire azioni più mirate per Trieste.
In particolare, l’inclusione degli studenti aiuta a costruire una maggiore consapevolezza ambientale nelle nuove generazioni, attraverso esperienze pratiche e momenti di confronto che mostrano il legame tra scienza e società.
Il calendario delle attività sarà aggiornato di continuo per mantenere alta la partecipazione e affrontare temi nuovi nel campo della sostenibilità e dell’adattamento al clima.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Luca Moretti