La città di Trieste introduce misure restrittive per arginare episodi di degrado e violenza legati al consumo di alcol nelle ore notturne. Una nuova ordinanza, firmata dal sindaco Roberto Dipiazza, limita la vendita e il consumo di bevande alcoliche in specifiche aree del centro città, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e tutelare le attività in regola. Le regole entreranno in vigore dal 1° agosto e saranno valide fino al 30 settembre.
Orari precisi per vendita e consumo alcolici in zona centrale di Trieste
Il provvedimento riguarda un’area delimitata che comprende piazza Perugino, via Settefontane, largo Sonnino e altre vie limitrofe come via Oriani e via Gambini. Nei confini stabiliti, i pubblici esercizi, le attività commerciali, le macchinette distributrici e le artigianalità alimentari dovranno chiudere le attività tra mezzanotte e le 5 del mattino. Dal canto loro, dalle 22 alle 5 è vietato a chiunque detenere o consumare bevande alcoliche, indipendentemente dal contenitore: bottiglie di vetro, lattine di alluminio o altri contenitori.
L’ordinanza copre anche il consumo su aree pubbliche o private a uso pubblico. La normativa intende decurtare la presenza di gruppi di persone che spesso causano disordini in strada, in particolare nelle ore notturne quando la vigilanza diventa più complessa. Il sindaco ha firmato questa misura urgente per arginare episodi che sono aumentati negli ultimi periodi, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità della zona.
Eccezioni e servizi consentiti: consegne a domicilio e consumo controllato
Le uniche deroghe riguardano la consegna a domicilio, che resta consentita anche tra le 22 e le 5, purché riguardi solo il trasporto delle bevande; e la somministrazione nei locali pubblici, possibile fino a mezzanotte. Il consumo è permesso solo ai clienti che si trovano nelle aree esterne di pertinenza degli esercizi pubblici. In questo modo, si mantiene un controllo sulle attività autorizzate, limitando il consumo incontrollato in strada.
Queste eccezioni rispondono all’esigenza di supportare le attività economiche legali, che rischierebbero di subire danni da una concorrenza non regolamentata. Gli esercenti possono quindi continuare a operare secondo le norme e attenendosi agli orari vigenti, riducendo la possibilità di assembramenti e comportamenti scorretti in spazi pubblici.
Amministrazione comunale e motivazioni alla base delle nuove restrizioni
La vicesindaca e assessora alle Attività produttive, Serena Tonel, chiarisce che il provvedimento rappresenta un sacrificio limitato ma necessario per difendere i gestori che rispettano le regole da chi, attraverso comportamenti fuori norma, può danneggiare l’immagine e il funzionamento degli esercizi. Già la scorsa estate erano state adottate misure simili, che avevano portato a una diminuzione dei casi di degrado e a un riscontro positivo da parte della cittadinanza.
L’assessora alla Sicurezza, Caterina de Gavardo, sottolinea l’importanza dello strumento normativo per contenere e prevenire episodi di violenza e disordine urbano. Il Comune vuole rispondere alle segnalazioni dei cittadini, interessati soprattutto ai disagi nelle ore serali e notturne, cercando un equilibrio tra tutela della sicurezza e diritto alla socialità nelle aree coinvolte.
Le restrizioni adottate cercano quindi di limitare le occasioni di disturbo e gli episodi critici, mantenendo aperte le vie a un vivace ma ordinato passeggio serale. Il bilancio tra apertura dei locali e ordine pubblico rimane al centro del dibattito, con il Comune che ha deciso di intervenire con misure concrete attive per alcuni mesi.
Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Matteo Bernardi