Una bambina di quattro anni, di madrelingua tedesca, è morta annegata la scorsa sera al Villaggio Europa di Grado, noto complesso turistico sul litorale del Friuli Venezia Giulia. La piccola era in vacanza con i genitori quando alcuni presenti l’hanno vista in mare e l’hanno subito soccorsa. Nonostante l’intervento rapido degli operatori di emergenza, compreso un elicottero del 118, tutti i tentativi di rianimazione sono stati inutili. Le autorità hanno avviato accertamenti per ricostruire l’accaduto e capire se ci siano responsabilità.
La tragedia sulla spiaggia del Villaggio Europa
L’incidente è avvenuto nelle ore serali all’interno del Villaggio Europa, a Grado. Secondo quanto riportato da Il Piccolo online, alcuni bagnanti hanno notato la bambina in acqua e l’hanno portata subito a riva. Sul posto sono arrivati rapidamente i soccorsi, sia via terra che con un elicottero del 118, per cercare di salvarle la vita. Purtroppo, dopo diversi tentativi, è stato confermato il decesso della piccola.
Il Villaggio Europa è una meta molto frequentata da turisti di diverse nazionalità, soprattutto tedeschi. Questo tragico episodio ha subito attirato l’attenzione di operatori e forze dell’ordine, che hanno aperto un’indagine per capire come siano andate le cose e quali condizioni abbiano portato alla tragedia.
Il Villaggio Europa e il turismo a Grado oggi
Il Villaggio Europa è uno dei punti di riferimento per chi sceglie Grado come meta di vacanza. La località balneare, molto apprezzata nel Friuli Venezia Giulia, ha visto negli ultimi anni un calo nel numero di turisti e nella durata media dei soggiorni, rispetto ai tempi pre-pandemia. Questo ha spinto le autorità locali a rilanciare campagne promozionali per attirare visitatori.
Grado è nota soprattutto per l’offerta rivolta a famiglie e turisti stranieri, in particolare tedeschi. La sicurezza nelle strutture ricettive, come campeggi e villaggi, resta un tema centrale per gli operatori e per gli enti che controllano le spiagge.
La tragedia riporta sotto i riflettori la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di garantire la sicurezza, soprattutto per i più piccoli, nelle località di vacanza.
Indagini in corso: Capitaneria di porto e Carabinieri sulle tracce della verità
Subito dopo la morte della bambina, la Capitaneria di porto di Grado ha avviato un’indagine per accertare le cause dell’annegamento. La Capitaneria è l’ente preposto alla sicurezza balneare e ha competenze specifiche per intervenire in questi casi.
A supporto è intervenuto anche il Nucleo radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Monfalcone, che sta lavorando per ricostruire con precisione quello che è successo. Le verifiche riguardano anche eventuali responsabilità legate alla sicurezza del villaggio e alle misure di sorveglianza sulla spiaggia.
Queste indagini sono fondamentali per capire come è avvenuto l’incidente e per individuare eventuali interventi che possano evitare tragedie simili in futuro. Le forze dell’ordine rimangono molto attente, perché tutelare turisti e residenti nelle zone marine è una priorità costante.
L’intera comunità di Grado è profondamente scossa da questo dramma, che riporta al centro il tema della vigilanza in spiaggia, soprattutto in luoghi con grande afflusso di turisti.
Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2025 da Serena Fontana