Tatuaggi a Gorizia: quando il corpo parla di identità e cultura nella Capitale Europea 2025

Tatuaggi a Gorizia, espressione di identità nella Capitale Europea 2025. - Unita.tv

Luca Moretti

27 Agosto 2025

La mostra “Tatuaggi. Segni sulla pelle, tracce di identità” arriva a Gorizia nell’ambito di GO!2025, l’anno in cui la città è Capitale Europea della Cultura. L’esposizione esplora il tatuaggio come forma di espressione simbolica e antropologica, raccontandone la storia attraverso fotografie, video e testi. Dopo aver girato diverse città europee, questa tappa offre uno sguardo approfondito su una pratica che unisce corpo e memoria, rivelando storie di appartenenza e libertà.

L’arte del tatuaggio: un patrimonio inciso sulla pelle

Il tatuaggio ha origini antichissime, tracciabili in molte civiltà e in diversi angoli del mondo. Oggi spesso lo si guarda solo come una moda o una questione estetica, ma questa mostra vuole riportare l’attenzione alle sue radici culturali profonde. Il percorso mette in luce il tatuaggio come un’arte antica, un modo per comunicare e definire l’identità.

Dietro ogni tatuaggio c’è un significato: può essere un sigillo d’amore, un ricordo, una dichiarazione di libertà o un segno di appartenenza a un gruppo, un rito di passaggio. L’esposizione spiega come ogni segno sulla pelle racconti una storia personale e collettiva, che va ben oltre l’immagine. L’idea è far capire che il tatuaggio non è solo decorazione, ma un vero e proprio linguaggio culturale.

Da Milano a Gorizia: il tour europeo della mostra

La mostra è frutto di un progetto curato da Luisa Gnecchi Ruscone e Guido Guerzoni, con la collaborazione di Francesca Jurate Piacenti e Beatrice Corti. La prima presentazione è avvenuta nel 2024 al Mudec di Milano, dove sono stati raccolti materiali da varie collezioni italiane e condotte ricerche storiche approfondite. Da lì, la mostra ha girato l’Europa, passando per Marsiglia, Stoccolma e altre città, coinvolgendo istituzioni culturali di rilievo.

L’arrivo a Gorizia inserisce l’esposizione in un contesto speciale: GO!2025, il programma che celebra la città come Capitale Europea della Cultura. L’appuntamento è all’Auditorium della Cultura Friulana, dal 7 al 21 settembre, e si candida a diventare uno dei momenti clou della stagione culturale locale. Il passaggio da Milano a Gorizia conferma l’esposizione come un evento itinerante importante nel panorama delle arti del corpo e della riflessione sulle identità.

Gorizia capitale europea della cultura: il valore della mostra nel programma GO!2025

Il Comune di Gorizia, insieme a Gect Go/Ezts Go, ha voluto inserire questa mostra nel ricco calendario di GO!2025, che prevede tante iniziative dedicate alla cultura e alla promozione del territorio. La mostra ha un doppio obiettivo: attirare un pubblico variegato, dai curiosi agli appassionati di tatuaggi, passando per giovani e comunità locali transfrontaliere; e valorizzare l’identità culturale della città attraverso un’arte legata al corpo.

La vice sindaca Chiara Gatta ha sottolineato come il tatuaggio sia una delle forme artistiche più antiche, capace di raccontare non solo l’estetica ma anche storie di appartenenza e memoria. Questo progetto si inserisce in una strategia più ampia di GO!2025, che punta a mettere in luce la dimensione multiculturale e storica di Gorizia, crocevia di influenze e ideali diversi.

Il tatuaggio tra simbolo e antropologia al centro della mostra

La mostra racconta come il tatuaggio abbia attraversato secoli e continenti, assumendo significati diversi a seconda dei luoghi e delle culture. Si mette in evidenza il suo ruolo di segno identitario e sociale, capace di racchiudere storie intime e collettive. Foto e documenti portano alla luce vicende di tribù mediterranee, comunità urbane e subculture contemporanee.

Non è solo un racconto cronologico, ma un’occasione per capire il tatuaggio come veicolo di espressione culturale. Grazie a formati multimediali, il visitatore può entrare in contatto diretto con queste storie e riflettere sul corpo come supporto di una narrazione visiva che attraversa il tempo e lo spazio. La mostra invita a guardare oltre la superficie, fino ai legami profondi con la memoria, l’appartenenza e i cambiamenti sociali.

Un appuntamento importante per la scena culturale friulana nel 2025

Ospitata all’Auditorium della Cultura Friulana, la mostra sottolinea il legame stretto tra arte e territorio. Gorizia, Capitale Europea della Cultura, punta a trasformare eventi di nicchia in tappe di interesse per un pubblico internazionale. La mostra sui tatuaggi è parte di questa strategia, coinvolgendo pubblici diversi attraverso un tema che, pur affondando in tradizioni antiche, parla forte anche oggi.

L’apertura a settembre crea sinergie con altre iniziative, alimentando la festa culturale che anima la città e l’area transfrontaliera di Nova Gorica. Diffondere conoscenze sul corpo, la memoria e la cultura visiva arricchisce l’offerta culturale locale e stimola il confronto tra esperienze diverse.

Lo spazio espositivo accoglie testimonianze visive e narrative di lunga durata, ribadendo che i tatuaggi non sono solo decori, ma racconti da leggere. Gorizia diventa così un luogo dove passato e presente si incontrano, intrecciati nei segni che attraversano le identità umane.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Luca Moretti